Passione Toscana,
tre province in due giorni

La passione toscana ci porta sempre a cercare un momento, un’occasione (portafogli permettendo), buona per una fuga dalla routine.
L’idea di un piccola fuga nel sud della toscana approfittando delle vacanze di Pasqua delle bambine ci stuzzicava da un po’, ma all’ultimo momento tutto stava per saltare perché Andrea era al lavoro anche il giorno di Pasqua, ma la mia determinazione ha fatto la differenza.

Pasquetta in Toscana con i figli

Partendo la mattina di pasquetta potevamo sempre goderci una due giorni all’avventura. Abbiamo optato per la Maremma per la sua bellezza ma anche perché le previsioni la indicavano come l’isola di sole in mezzo alle nuvole e perché la merenda di Pasquetta doveva essere per noi assolutamente sulla spiaggia.

Abbiamo optato per la Maremma  per la sua bellezza! 

Abbiamo cominciato la solita ricerca su internet con un po’ di dispiacere devo dire che ho ricevuto risposta da un terzo delle strutture contattate (forse al completo, però magari ditelo, col cavolo che la prossima volta vi cerco di nuovo).

Devo necessariamente fare un ringraziamento alla signora Fabiola dell’Agriturismo Campospillo di Magliano in Toscana (sicuramente nostra prossima base per l’esplorazione della campagna Toscana), che pur essendo al completo, mi ha indicato il Borgo Magliano Resort che si rivelerà per noi un punto d’appoggio ottimale.

La carovana parte al mattino, dopo aver fatto ricca provvista di cibi e bevande per il pranzo, verso destinazione ignota, ci fermeremo dove più ci piace.

All’uscita della superstrada a Rosignano, usciamo e proseguiamo decisamente a sud: Donoratico, San Vincenzo, Baratti… ancora verso sud.

Arrivati a Punta Ala usciamo dalla superstrada e optiamo per la spiaggia di Scarlino anche perché le bambine iniziano a lamentarsi per la fame e sono impazienti di giocare in spiaggia.

Spiaggia di scarlino kite
kite surf

Un posto tranquillo, con spiaggia e pineta… ci siamo gettati sui viveri come fossimo reduci da un mese nel deserto, poi ci siamo dedicati alle passeggiate sulla spiaggia, alle partite a carte, alla caccia alla conchiglia più bella e all’osservazione dei coloratissimi kitesurf.
Qualcuno avrebbe voluto azzardare un tuffo ma l’acqua era veramente troppo fredda.

Sfacciamo l’accampamento e proseguiamo il nostro viaggio: Magliano stiamo arrivando.


Borgo Magliano Resort

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Una volta giunti a Borgo Magliano Resort prendiamo possesso dell’appartamento (essenziale ma comodo e carino)

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Il Resort è in ottima posizione con vista su Magliano e panoramica mozzafiato sul mare dell’Argentario…ci siamo goduti un tramonto stratosferico rilassati a bordo piscina!!! Questa volta non siamo riusciti a dissuadere i bambini dal tuffo in piscina!!! Come dargli torto, erano tre piscine panoramiche davvero invitanti.

Magliano dove mangiare

ristorante Poventa

Dopo una doccia veloce andiamo all’esplorazione del Borgo.
Per le vie del piccolo centro di Magliano abbiamo rubato al tramonto anche l’ultima parte del suo spettacolo osservandolo dalle mura – ancora in parte percorribili – che circondano il paese.

Non avendo prenotato non è stato così immediato trovare un posto per la cena, andare all’avventura ci piace molto ma alcune volte ha i suoi contro.
In questo caso la fortuna ci ha assistiti ed abbiamo cenato al Ristorante Poventa, un ristorante semplice ma ben strutturato, cucina tradizionale e servizio hanno dato una più che ottima impressione.
Avevo chiesto un vino a me sconosciuto, come sempre preferisco vini locali inediti o di cantine poco famose… sfortunatamente era terminato, ma il proprietario ha saputo consigliarmi una bottiglia alternativa risultata poi molto buona.

L’assenza di inquinamento luminoso ci ha permesso di ammirare un cielo pieno di stelle.

Usciti da tavola con il sorriso sulle labbra e con la voglia di non far finire ancora la giornata, abbiamo percorso ancora un po’ le vie di Magliano, in un’atmosfera niente male. Ci siamo fermati a bere qualcosa a “La Cantina di Cecco” un locale carino e informale.
Proseguendo la nostra passeggiata abbiamo intravisto il Pub di paese che ci è sembrato molto “londinese” e pieno di giovani… strano per un piccolo borgo medievale! Vista l’ora abbiamo deciso di rientrare al resort e lì ci siamo goduti un altro spettacolo… l’assenza di inquinamento luminoso ci ha permesso di ammirare un cielo pieno di stelle.

L’olivo delle Streghe

Ulivo delle streghe

Dopo una colazione frugale siamo andati nel bellissimo uliveto centenario, al centro del quale spicca l’ulivo delle streghe!!! Una pianta che dall’esame del carbonio è collocabile tra 2500 e 3000 anni fa!!! A dir poco incredibile!

Il nome “Olivo delle Streghe” risale al medioevo quando si racconta che intorno al maestoso albero si riunivano tutte le streghe della Maremma. La festa, alla quale partecipavano anche fauni e centauri, si svolgeva la notte del Solstizio d’estate per San Giovanni, tra il 23 e il 24 giugno.
Un’altra leggenda narra di una strega che ogni venerdì, danzava intorno all’albero, costringendo così la pianta a contorcersi fino ad assumere le forme attuali.

Al di là delle storie di streghe, è emozionante trovarsi al cospetto di questo albero millenario circondato da altri vecchi ulivi, tra i quali è riconoscibile, oltre che per le dimensioni, anche per una recinzione che lo protegge dai numerosi visitatori, alcuni dei quali avevano il vandalico vizio di asportarne qualche rametto come ricordo della vista.


Volterra città etrusca

Decidiamo di partire alla volta di Volterra, una città che vale sempre la pena visitare, per i suoi tesori nascosti e non… è un misto tra città e borgo, molti negozi veri si confondono tra quelli turistici, lo stesso vale per i ristoranti, che visto il passaggio pomeridiano non abbiamo testato.

L’alabastro è pressoché ovunque, visto che qui si estrae e lavora da sempre… tra le molte cose da vedere, reperti archeologici ed opere d’arte, senz’altro non si può perdere la pinacoteca dove, tra gli altri, è esposto uno dei quadri più famosi di Rosso Fiorentino, ovvero la “deposizione della croce”.

Volterra

Bolgheri è sempre una garanzia

Come poter finire questo giretto eno gastronomico appagando la nostra passione toscana senza fare un salto al delizioso paese di Bolgheri?

Dopo appena un’oretta di auto siamo sul magnifico viale tanto caro al Carducci, cinque chilometri di imponenti cipressi che ti conducono al piccolo borgo cinto in parte dalle mura del suo castello.

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Purtroppo però negli anni, proprio per il suo fascino internazionale, è divenuto molto frequentato e come spesso accade, gli incassi diventano prioritari su tutto il resto… infatti le piccole osterie di un tempo sono oramai da cercarsi altrove… ma questa è un’altra storia…

La fotogallery della nostra vacanza

Toscana
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