Tonnara ormai diroccata ma molto bella da vedere soprattutto per il suo posizionamento all’interno dell’oasi naturale di Vendicari.

Consiglio di avere con voi durante la visita Cappello acqua e occhiali da sole.

Di origine araba sono i anche i seguenti termini: RAIS (capo della tonnara), MUCIARA (barca piccola da lavoro), MARFARAGGHIU (termine corretto con cui indicare la struttura di lavorazione del pesce e ricovero degli attrezzi).

La tonnara di Vendicari, detta anche Bafutu, ossia anticamente del Capo Bojuto, fu una tonnara di ritorno, cioè una tonnara che pescava i tonni e gli sgombri che dopo la stagione degli amori ritornavano in mare aperto.
Nei periodi di massimo splendore arrivo a contare fino a 44 tonnaroti e 2 rais più una cinquantina di terrazzini che si occupavano della riparazione e trasformazione del pescato.

Notizie certe della tonnara di Vendicari o Bajuto si hanno solo a partire dal 1600 quando nell’isola si attiva un processo di liquidazione e privatizzazione del regio patrimonio, al fine di rimpinguare le casse dello stato, tonnare comprese.

Per raggiungere la Tonnara di Vendicari, bisogna accedere all’ingresso principale della Riserva. Passando lungo la passerella in legno, attraverso i capanni di osservazione per il birdwatching, arriverete alla spiaggia di Vendicari: Subito a destra, noterete l’antica tonnara con il complesso delle case dei pescatori e la Torre Sveva.

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