L’anno del Gallo
Il capodanno cinese 2018 è iniziato il 16 febbraio, dando inizio all’anno del Cane. Io ho avuto la fortuna di trovarmi nella Chinatown di Londra durante quello del 2017, ovvero il 28 gennaio, in cui si festeggiava l’inizio dell’anno del Gallo. Le celebrazioni, della durata di due settimane, sono proseguite fino al 2 febbraio.
Per il popolo cinese questa è una ricorrenza importantissima, che viene celebrata con grandi pulizie delle case, feste, cene e doni in denaro ai bambini.
Il capodanno cinese ha luogo ogni anno in una data diversa perché si basa sul calendario lunare, e di solito cade tra il 21 gennaio e il 20 febbraio. Lo zodiaco cinese si muove in un ciclo di 12 anni, ognuno caratterizzato da uno specifico animale. Ad esempio, i precedenti anni del Gallo sono stati 1945, 1957, 1969, 1981, 1993 e 2005 .
Lanterne rosse a Chinatown
La Chinatown di Londra è situata nella City of Westminster, intorno a Gerrard Street. In realtà durante il mio soggiorno avevo già notato le lanterne rosse che decoravano gran parte della zona del West End, ma certo non mi aspettavo di finire nel bel mezzo di un delirio collettivo che attira qualcosa come 700.000 visitatori, facendone la manifestazione celebrativa del capodanno cinese più frequentata al di fuori dell’Asia. Anche se le celebrazioni si concentrano nella zona di Soho, tutta l’area circostante, e parliamo di una zona veramente molto vasta, il sabato in cui iniziava la manifestazione era stata chiusa al traffico e io mi sono potuta godere la rara esperienza di camminare nel bel mezzo di Charing Cross Road senza rischiare la pelle. E mi sono anche goduta la vista di centinaia di agenti di Scotland Yard (Dio, quando mi piacciono!) che pattugliavano le strade a piedi e a cavallo, splendidi nelle loro uniformi nere con le giacche giallo fosforescenti con su scritto METROPOLITAN POLICE.
Draghi e tamburi
Folla. Immensa, compressa, multiforme. multicolore e multietnica che si raduna dalle dieci di mattina alle sei del pomeriggio nel giorno d’inizio dei festeggiamenti. Questi iniziano con una parata che la mattina parte da Charing Cross Road e arriva fino a Shaftesbury Avenue, e proseguono in vari punti, come Trafalgar Square e Leicester Square, con esibizioni di vario genere, comprese danze tradizionali e moderne.
La gente si comprime sui lati delle strade, ammirando i tipici draghi, mascheroni indossati da varie persone a formare una figura allungata, che danzano a scatti al ritmo forsennato dei tamburi. Ora, il problema, o almeno, è quello che è capitato a me, è che è praticamente impossibile vederli, tanta è la calca! Ogni tanto sono riuscita a cogliere un guizzo di piume colorate che saltavano verso l’alto. Il vantaggio, comunque, è che questi mini-show si ripetono incessantemente in diversi punti della zona, quindi con un po’ di fortuna può capitare di ammirarne uno in prima fila.
Un angolo di relax
Incredibile ma vero, alla manifestazione del capodanno cinese partecipano anche associazioni religiose e spirituali, alcune delle quali danno la possibilità di provare determinate pratiche. Sono rimasta sbalordita alla vista di un signore e una signora che meditavano placidamente, seduti a terra a gambe incrociate, nel bel mezzo del caos… Ma la vera meditazione implica anche il sapersi estraniare dal mondo esterno, quindi, chapeau.
… e per finire, il cibo degli déi
Mi sono un po’ persa d’animo quando, all’ora di pranzo, ho notato che di fronte a tutti i ristoranti, dal semplice fast food al più elegante, si snodavano lunghe code di avventori. Ma, nemmeno a dirlo, a Londra tutti sono organizzatissimi e nessuno viene mai lasciato a pancia vuota! Io e la mia amica abbiamo scelto un ristorante a caso, non conoscendone nessuno, e siamo capitate davvero bene. Il Viet Food di Wardour Street, infatti, si è rivelato semplicemente eccezionale, sia per gli interni tradizionali curatissimi, sia per il cibo, semplicemente favoloso. Zuppe, involtini vegetali, carne e piatti di mare: tutto bello da vedere (e fotografare) ed estremamente gustoso. Consigliatissimo!
Capodanno Cinese a Londra
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