Siete mai stati in Garfagnana? Io ci sono spesso per diletto e per lavoro e non mi stanco mai. Quindi il mio consiglio è quello di prendervi il tempo e visitare le bellezze di quest’isola verde della Toscana. Siamo in provincia di Lucca praticamente tra le Alpi Apuane e l’ Appennino tosco-emiliano al confine con la Lunigiana. Sotto c’è la Versilia con le sue lunghe spiagge.
La Garfagnana è attraversata dal fiume Serchio e è una terra che offre davvero tanto. Possiamo dividerla bassa, media e alta valle. La Garfagnana è varia, offre paesaggi che incantano. Dalla visione delle Alpi Apuane con il loro colore grigio al verde intenso dei boschi e dei prati.
Bellezza a non finire
La cima più alta della Toscana è qui ed è il monte Prado (2054 m), si trova al confine tra la Garfagnana e l’Emilia-Romagna, mentre la cima più alta delle Alpi Apuane, il monte Pisanino (1947 m), si trova interamente in alta Garfagnana.
La storia di questa terrà parte dalle popolazioni liguri poi scacciate dai Romani che fondarono le colonie di Luni e Lucca.
Il centro più importante è Castelnuovo di Garfagnana che si trova più in basso e in totale sono 15 i comuni della Garfagnana. Careggine, Camporgiano, Castiglione di Garfagnana, Fabbriche di Vergemoli, Fosciandora, Gallicano, Minucciano, Molazzana, Piazza al Serchio, Pieve Fosciana, San Romano in Garfagnana, Sillano Giuncugnano, Vagli Sotto e Villa Collemandina.
IO adoro sentire il dialetto garfagnino che è comunque un dialetto toscano ma diverso secondo la zona. C’è il “basso garfagnino” che fa parte del gruppo garfagnino-alto versiliese, e le parlate dell’Alta Garfagnana, con influssi gallo-italici dai dialetti settentrionali.
Cosa vedere in Garfagnana
Tra parchi, laghi, borghi, rocche, eremi, e santuari e panorami in Garfagnana non c’è modo di annoiarsi.
Castelnuovo Garfagnana è il centro principale. Di fondazione longobarda nel 1300 era un luogo di transito, nel XVII secolo la troviamo sotto gli Estensi. Da vedere c’è molto come la Rocca Ariostesca dove L’Ariosto fu Governatore dal 1522 al 1525, per la provincia estense di Garfagnana.
Domina sulla città la Fortezza di Mont’Alfonso con una vista a 360° che spazia dalle Alpi Apuane, con il gruppo delle Panie, fino all’Appennino Tosco-Emiliano. Con 1120 metri di circuito murario, dotato di ben 7 baluardi, per l’importanza storica e le soluzioni architettoniche militari innovative adottate, Mont’Alfonso è l’esempio più significativo di nucleo fortificato dell’intera Valle del Serchio.
A Castiglione di Garfagnana, invece, troverete castello, in pratica un paese fortificato ancora intatto. L’unico sempre legato a Lucca dal 1371 ed è ancora maestoso. Consiglio di entrare da una delle porte e godersi questo borgo seguendo le mura. Si incontrano i torrioni dell’Orologio, della Brunella, dei Fattori, di San Michele e di San Pietro. Ci sono belle chiese da visitare e tante storie. Il Castello del Leone, questo il vecchio nome, è una perfetta immagine di un glorioso passato. Per info turistiche ecco il numero della pro loco 347 2789387
Ancora rocche
Un’altra rocca, quella di Camporgiano che fu costruita intorno al XV secolo dalla potente famiglia di Ferrara. Davanti, sull’altra sponda del Serchio c’è la Fortezza delle Verrucole. Oggi la rocca è privata ma si può visitare ma, nel suo torrione principale, la Civica Raccolta di Ceramiche Rinascimentali,
E ancora si può fare un salto alla Rocca di Cascio un altro baluardo difensivo a forma di quadrilatero irregolare. Cascio lega il suo nome ad una eccellenza gastronomica della Garfagnana, la famosa “Criscioletta”. “Criscioletta viene fatta farina di grano duro, la farina di Granoturco , cioè mais, acqua, sale.
Se vi piacciono le Rocche vi segnalo: la rocca di Ceresana, la Rocca di Sassi, la Rocca di Trassilico poi le fortificazioni di Piazza al Serchio.
Se amate i borghi…
Se invece amate i piccoli borghi suggerisco il piccolo Borgo di Perpoli che sorge sopra un colle terrazzato che sovrasta il corso del fiume Serchio tra Castelnuovo di Garfagnana e Gallicano. Il borgo di Sillico un borgo con tanti edifici rinascimentali, e la parrocchiale dedicata a San Lorenzo. Si sviluppa ad anelli concentrici intorno alla collina, alla cui sommità si trova la torre medioevale oggi ormai un rudere.
Il Borgo di Sassorosso deve il nome allo sprone di marmo rosso a cui è addossato. E tutto qui è costruito con quella pietra rosata che al tramonto acquista una luce particolare.
Garfagnana terra di laghi
Che sinoa naturali o artificiali in Garfagnana si contano molti laghi. Dal balneabile Lago Di Gramolazzo a quello di Vagli con il suo paese sommerso. I laghi sono una delle cose da vedere in questo territorio. Il laghetto di Prà di Lama è l’unico di origine naturale con acqua che sgorga ad una temperatura di 30 °C
. Un lago con una storia recente nato da sé il 15 agosto del 1828. Ci furono dei boati e al posto di una sorgente termale con un bel prato attrezzata a scopo terapeutico si formò un laghetto che piano piano si richiuse. Poi nel 1943 ci furono altri sprofondamenti del terreno e si formarono 10 sorgenti e così ancora. Oggi le acque escono a temperatura di 37 gradi e son considerate miracolose dagli abitanti della zona.
E poi ci sono le Alpi apuane…
Dal basso verso l’alto così si può procedere per visitare questo territorio. Ma ci sono così tante cose da vedere che è davvero difficile consigliare. Sicuramente una cosa da fare è visitare le Grotte del Vento a Fornovalasco, dove si mangiano sublimi trote di montagna. Siamo nella regione storica della Garfagnana, nel parco delle Apuane. La Grotta del Vento è un mondo sotterraneo unico e si visitano con delle guide. Ci vuole impegno e il percorso può durare anche tre ore ma si vedono ambienti come il Lago dei cristalli, la Sala del Ciondolo, il baratro dei Giganti, il fiume Acheronte, la Sala delle Meraviglie. Ricordatevi che la temperatura in grotta è sempre di 10 gradi circa.
Cosa mangiare in Garfagnana
Tanto, di tutto e tutte cose buone e adatte alle belle passeggiate che si possono fare. Dal Granoturco 8 file della Garfagnana, chiamato“Formenton”,con cui fare la polenta gialla, alle trote. La Garfagnana è un’oasi di biodiversità e non a caso qui ci sono molti coltivatori custodi delle vecchie piante. In Garfagnana si mangiano formaggi eccelsi e molti sono i caseifici, che danno vita a un pecorino d’eccellenza, quello ottenuto lavorando il latte crudo delle pecore garfagnine, una razza locale, patrimonio genetico in via di estinzione, che la Regione Toscana insieme ad alcuni allevatori sta cercando di recuperare alla produzione.
Ci sono i fagioli che crescono lungo la valle del Serchio, varietà locali come il giallorino, lo scritto, il fico o il mascherino. E ancora salumi e specialità come il biroldo e il vino che oggi sta riprendendo un suo posto anche in Garfagnana.