Stoccolma con i bambini

Qualche tempo fa ho trascorso una settimana a Stoccolma con il mio compagno e la nostra bambina, che al tempo aveva 4 anni. È stata un’esperienza emozionante, divertente e istruttiva, e – più importante di tutto – la bimba si è divertita tantissimo. Quando stavo programmando il nostro viaggio a Stoccolma ho provato a consultare vari siti internet per conoscere in anticipo i posti in cui avrei potuto portarla, ma a parte qualche veloce informazione, non ho trovato niente di particolarmente esauriente, conseguentemente abbiamo dovuto “improvvisare”.

Stoccolma
Stoccolma

Una vacanza a Stoccolma in famiglia

L’esperimento è decisamente riuscito, quindi ho pensato di mettere a disposizione di altri genitori che viaggiano con i pargoli al seguito la mia breve esperienza. Parlerò dei posti dove siamo effettivamente stati e di altri che so per certo essere adatti ai più piccoli, anche se questi ultimi li tratterò meno esaurientemente.

Tanto per cominciare ecco alcuni consigli pratici:

Se decidete di andare a Stoccolma con i bambini, vi consiglio di fare come abbiamo fatto noi e di sottostare a tutta una serie di regole non scritte che ci hanno facilitato molto il nostro soggiorno.

Portate sempre un passeggino

Anche per i più grandicelli portatevi SEMPRE un passeggino: indipendentemente dalla quantità di energia dei bambini che inizialmente insistono per camminare da soli, c’è inevitabilmente il momento in cui scatta la lagna del “prendimi in braccio, sono stanco”.
I migliori sono gli ultraleggeri pieghevoli: potete anche portarli come bagaglio a mano in aereo, li lasciate ai piedi della scaletta e li ritrovate all’arrivo nella stessa posizione.

Acqua e snacks sempre a portata di mano

Quando vi avventurate per la città, munitevi di acqua e merenda in anticipo. L’urlo feroce di fame/sete può scattare in qualsiasi momento e non tutti hanno il sangue freddo di entrare in un supermarket pieno di prodotti sconosciuti con scritte incomprensibili e scegliere qualcosa che soddisfi immediatamente le necessità dei bambini.
Devo dire che i 7 Eleven (ce n’è uno ogni 50 metri!) sono l’ideale per fare un rapido rifornimento di acqua, succhi di frutta e snack, anche se non sono molto propensa a sfamare i bambini con dolci o roba confezionata, ma in caso di emergenza va bene tutto…

Spiccioli in tasca per le toilette

Le toilette sono tutte a pagamento, quindi rifornitevi di monete da 10 SEK e di pazienza, perché spesso ci sono code. Sono tutti molto puliti e accoglienti (nonché dotati di fasciatoio); consiglio quelli dei grandi magazzini. Nei ristoranti e nei musei ovviamente non si pagano, ma non è che uno si possa infilare in un ristorante solo per usare il bagno, e per entrare nel museo c’è comunque da pagare il biglietto prima.

Ristoranti per bambini a Stoccolma

Nei ristoranti, sia quelli convenzionali che i self service dei musei, c’è sempre un menù apposito per bambini, con una discreta scelta. Noi siamo un caso a parte: la mia principessa è campata a pizza e wurstel per una settimana, perché rifiutava tutto il resto.
Non so, probabilmente è il tipo di cottura e la presentazione dei piatti, perché mi rifiuto di credere che i polli svedesi abbiano un sapore diverso da quelli italiani, ma tant’è…

Alcuni ristoranti forniscono un simpatico kit a ogni bambino con giochetti tipo labirinto, memory con tessere da staccare e matite colorate con un piccolo album. Lo trovo molto carino, anche perché i piccoli per qualche minuto sono troppo impegnati per lagnarsi, sparecchiare e fare la gimcana tra i tavoli. E voi non siete quel genere di genitori che ficca in mano lo smartphone ai piccoli per tenerli tranquilli, vero?

Biglietti per bambini a Stoccolma

I bambini sotto i 6 anni non pagano praticamente niente: giusto l’aereo e il cibo! Hotel, trasporti e musei per loro sono completamente gratuiti!
Dopo queste considerazioni di carattere generale, che potranno evitare a chi mi legge qualche disagio, passiamo al nostro soggiorno!

Stoccolma all’aria aperta

Gamla Stan Stoccolma
Gamla Stan Stoccolma

Il primo giorno abbiamo girato tutto il centro storico, Gamla Stan, a piedi: è un dedalo di vicoletti, alcuni dei quali veramente angusti, caratterizzati da case alte e strette dai colori ocra, mattone, giallo-arancio. Strapieno di negozietti, un po’ troppo turistici a dire la verità, che noi abbiamo debitamente saccheggiato comprando delle cose “assolutamente indispensabili”: una renna di peluche con la felpa della Svezia, un elmetto di plastica dotato di corna da vichingo e tanti bei magneti per frigo raffiguranti il cavallino Dala.

Con immensa lungimiranza, poi, abbiamo scelto per il pranzo un ristorante italiano, anche perché, come ho detto, mia figlia all’epoca disdegnava qualsiasi cosa che non rientrasse nel pasto tipico del bambino italiano, quindi ce la siamo cavata così. Poteva andare peggio.

Il giorno dopo, seguendo la fedele Lonely Planet, siamo andati a Skansen, ubicato a Kungliga Djurgården. Si raggiunge con la metropolitana (Tunnelbana) linea rossa, direzione Ropsten.

Skansen Stoccolma
Skansen Stoccolma

Siamo scesi a Karlaplan e poi abbiamo preso il bus n° 44, la fermata è subito fuori dalla stazione della metro.

Skansen fu fondato nel 1891 dall’etnologo Artur Hazelius ed è il primo museo all’aperto al mondo: è una ricostruzione in miniatura dell’intera Svezia, dal caratteristico villaggio lappone (Samevistet) dell’estremo nord al tipico podere della regione Scania (Skånegården) dell’estremo sud. Vi è rappresentata tutta la Svezia con oltre 160 abitazioni e poderi di tutto il paese e di varie epoche.

C’è anche una sorta di zoo (che ho avvicinato con estrema diffidenza, ma vi assicuro non sembra tale, non ci sono gabbie né sbarre, bensì ampi spazi aperti sebbene delimitati) con animali nordici come alci, orsi, linci, lupi, ghiottoni e foche.

Lo zoo comprende anche un terrarium, una casa delle scimmie e uno zoo per bambini, con animali domestici che si possono toccare. In alcuni giorni della settimana in particolari zone del parco ci sono esibizioni di danze folcloristiche e concerti. Noi ne abbiamo vista una in costume davvero suggestiva.

Inoltre abbiamo potuto ammirare molti artigiani all’opera in botteghe, ricostruite alla perfezione, dove è possibile anche acquistare prodotti di qualità. Ma la cosa che mi ha colpito di più sono i figuranti in costume che “abitano” le case e spiegano (in svedese e inglese, che tutti là parlano benissimo) come si svolgeva la vita nell’epoca che raffigurano. Belli e bravi!

Per vedere tutto il parco ci vuole un bel po’ di tempo, secondo me vale la pena starci un giorno intero. Ci sono anche degli spazi giochi e svariati punti ristoro, e devo dire che il tutto è stato estremamente gradito dalla bimba, che per la prima volta ha avuto un incontro faccia a faccia con uno scoiattolo.

Gröna Lund Tivoli Stoccolma
Gröna Lund Tivoli Stoccolma

E visto che l’isola di Djurgården si era rivelata così ricca di attrazioni, ci siamo tornati più volte, una delle quali per andare al Gröna Lund Tivoli.
Come mamma ero sicura di aver testato la mia pazienza al massimo delle possibilità. Sbagliato.

In questo paese dei balocchi è stata ulteriormente messa alla prova. Intendiamoci: il Tivoli, uno dei Luna Park più antichi dell’Europa (è stato fondato nel 1883!) è una fonte di puro divertimento, brivido, sorpresa e meraviglia!

Il Luna Park apre alle 11 ed è sempre pieno ogni giorno

Ci sono attrazioni come il “Fritt Fall”, una caduta libera da 80 metri (che personalmente non farei nemmeno sotto minaccia), che sono difficili da trovare altrove, e in più si gode di uno splendido panorama di Stoccolma.

Non mancano centinaia di giostre e giochi per i più piccoli, che non pagano niente fino ai 3 anni, e dai 3 ai 6 pagano solo le corse (naturalmente molte attrazioni richiedono un’altezza minima per potervi accedere). Il punto è che il Luna Park, che apre alle 11, è sempre strapieno in qualsiasi giorno della settimana: ergo per ogni attrazione è necessario fare almeno 40 minuti di coda.

Ipotizzate di essere già provati dalla stanchezza (girare per Stoccolma è splendido ma non certo riposante), di aver trovato un giorno di sole a picco e di tenere per mano un esserino che non conosce assolutamente i concetti di “pazienza” e “aspettare” e tirate le vostre somme… Ad ogni modo ne vale assolutamente la pena.

È possibile comprare una tessera per tutte le attrazioni valida per tutto il giorno, che però è personale e non cedibile (è un braccialetto a chiusura ermetica) a 399 SEK, oppure un carnet con 20 coupon per 380 (che conviene quando pagano sia i bambini che gli accompagnatori).

Si trova a una fermata di bus prima di Skansen, per cui il percorso per arrivarci è il medesimo. Ora, considerato che i più piccoli non possono salire sulle attrazioni più spericolate come il “Fritt Fall”, vi toccherà girare nelle tazze stile Disneyland e sul brucomela. Che, vi garantisco, va veramente molto veloce, quindi qualche piccolo brivido è garantito.

Vicino al nostro albergo c’era un grande parco, in corrispondenza del Museo dell’Osservatorio (Observatorie-Museet), fermata Rådmasgatan.
Qui, come in tutta la città, c’è anche un bellissimo spazio giochi gratuito per bambini. Ci sono molti giochi, solidi e puliti, e molti ragazzini di tutte le età e di tutte le etnie. Sono rimasta incantata a vedere il mix etnico-culturale di bimbi, compresa la mia, che giocavano insieme incuranti delle barriere linguistiche!

Escursioni in barca

Essendo a Stoccolma con la piccola, noi abbiamo optato per la più breve delle escursioni, quella del canale storico, perché per una creatura di 4 anni c’è sempre il rischio che l’entusiasmo di fare un giro in barca venga surclassato dalla noia di stare 40 minuti seduta ferma.

È andata bene, in quanto i “voglio scendere!” sono cominciati solo poco prima del rientro. Non che si veda granché della Stoccolma storica, ma è comunque un tour interessante in quanto permette di conoscere la storia più recente della città, e le zone verdi sono veramente molto belle. Ci sono molte altre possibilità, comunque, e le brochure di “Stockholm sightseeing” si trovano nelle hall di tutti gli alberghi. La zona dove ci siamo imbarcati noi è presso Stadshusbron, la City Hall, ma ci sono anche altri punti; le partenze ci sono ogni ora in alta stagione. Noi abbiamo pagato 198 SEK a testa (la bimba ovviamente gratis). Una voce guida in molte lingue, compreso l’italiano, fornisce delle interessanti spiegazioni.

Fjäderholmarna
Fjäderholmarna

Un’altra escursione che consiglio, che noi però non abbiamo fatto, è quella alle isolette che si raggiungono con dei traghetti. La più vicina è Fjäderholmarna, a 25 minuti di navigazione per 295 SEK. Le partenze sono da Nybroplan (ogni mezz’ora) o da Slussen (ogni ora) in alta stagione. Negozietti di artigianato e ristoranti accolgono i turisti per una giornata di relax.

I musei di Stoccolma

A Stoccolma ci sono circa 70 musei; capirete che se il vostro soggiorno si limita a una settimana la scelta diventa assai ardua! Io ne ho selezionati 3, pensando soprattutto alla bimba (mi ricordo che mi annoiavo mostruosamente quando da piccola i miei mi trascinavano a vedere quadri e statue che a me sembravano tutti uguali), ma ne avrei voluti vedere molti altri.

Naturhistoriska riksmuseet
(Museo di storia naturale)

Naturhistoriska riksmuseet stoccolma
Naturhistoriska riksmuseet Stoccolma

Fermata Tunnelbana T-Universitetet. Fondato nientemeno che da Linneo, è stato recentemente rinnovato ed è… semplicemente incredibile! Appena entrati nel Naturhistoriska riksmuseet siamo stati accolti da imponenti scheletri di dinosauri, compreso un T-Rex, ai quali seguono sale e sale dedicate alla flora e alla fauna suddivise per ecosistemi.

Ma la cosa più entusiasmante, sia per me che soffro di una forma abbastanza avanzata di sindrome di Peter Pan, che per mia figlia, sono le tecnologie interattive che consentono di eseguire di persona piccoli, divertenti esperimenti.

Ad esempio la sala dedicata al clima permette di capire come si formano le turbolenze grazie a del vapore mosso da uno speciale aspiratore; ma il pezzo forte è il viaggio nel corpo umano. Ogni apparato del corpo (circolatorio, uditivo, olfattivo, digerente ecc.) è illustrato in modo semplice e intuitivo ed è dotato di apparecchi che permettono le misurazioni del battito cardiaco, dei riflessi, della vista e dell’udito e così via.

In ogni settore ci sono giochi che permettono di imparare divertendosi, come riposizionare gli organi in un manichino di plastica, provare il brivido del buio completo, soffiare, toccare, saltare… Ora anche in Italia sta prendendo piede il museo interattivo, e questo è ottimo, visto che i bambini hanno una curva dell’attenzione decisamente breve, ma se possono toccare con mano, sperimentare, esattamente come ha potuto fare la mia.

Moderna Museet
(Museo di arte moderna)

Moderna Museet Stoccolma
Moderna Museet Stoccolma

Il Moderna Museet Si trova a Skeppsholmen, e si raggiunge col bus n° 65 che parte dalla Stazione centrale. Non sapevo se la piccola avrebbe gradito la mia idea, ma è stata una scelta un po’ egoistica: volevo vederlo assolutamente! Invece devo dire che si è divertita anche lì: forme, colori e accostamenti inusuali suscitano la curiosità di chiunque, figurarsi quella dei bambini. Inoltre per quelli un po’ più grandi, diciamo delle scuole elementari, ci sono dei giochi divertenti da fare costituiti da fogli consegnati all’ingresso: domande divertenti, caccia al “tesoro”, ecc.

Quando mi sono trovata davanti ad alcuni Picasso ho preso in braccio l’erede e le ho detto “guarda bene questi quadri, ce ne sono pochi al mondo”. Personalmente sono rimasta davvero impressionata dai molti dipinti di autori famosissimi; non solo Picasso, ma anche Mirò, Munch, Kandinsky e molti altri: non mi aspettavo certo di trovarli in un museo che è sì bellissimo ma non certo uno dei più famosi del mondo.

In più abbiamo visitato sezioni fotografiche, assistito a installazioni video e guardato con la testa piegata di lato alcune  opere decisamente “assurde” (di quelle che fanno pensare: “potrebbe farlo chiunque!” Peccato solo che l’idea sia venuta prima all’artista che ci ha fatto una montagna d soldi), tra cui un mucchio di bottiglie di ketchup rovesciate per terra…

Il bookshop del museo, poi, è favoloso. Abbiamo trovato anche dei giocattoli (sebbene, ovviamente, molto particolari) e album da disegno con i capolavori esposti da colorare, e una miriade di oggetti di design che possono essere anche divertenti, come una serie di calamite coloratissime per il frigo (che si sono aggiunte alla collezione sul suddetto elettrodomestico nella mia cucina!).

Leksaksmuseet
(Museo del giocattolo)

Non fate come noi che siamo rimasti fregati da una cartina del Touring che ne indicava la vecchia posizione. Seguite invece subito la guida Lonely Planet, che lo pone correttamente a Södermalm.
Ci si arriva col bus n° 2 che si prende dalla stazione metro di Slussen, nella parte bassa (nei pressi dello Stadsmuseum). Il bus ci ha lasciati proprio davanti al Leksaksmuseet.

In realtà il museo del giocattolo è annesso a quello dei trasporti (Spårvägsmuseet), che personalmente ho trovato più interessante. Il Leksaksmuseet consiste infatti solo in un paio di stanze con alcune vetrine piene di giochi degli anni ’60 e ’70, che ovviamente non si possono toccare.

Ad ogni modo ci sono alcuni spazi gioco per bambini. Il Museo dei trasporti invece è costituito da vecchi autobus e vagoni di tram, su molti dei quali si può salire e far finta di guidare. Un simpatico trenino (a pagamento), porta i visitatori in giro per la struttura.
In realtà si può fare benissimo a meno di visitare entrambi, ma come sempre l’importante è che i bambini si divertano. Errore assolutamente da evitare (noi invece l’abbiamo commesso): mangiare al piccolo self service del museo. Non lo fate, fidatevi.

Fare shopping a Stoccolma

Beh, non si vive solo di cultura e aria pura! Ogni tanto anche il lato consumistico che sonnecchia (si fa per dire) dentro ognuno di noi deve essere soddisfatto… Noi non disdegniamo affatto lo shopping, e devo dire che siamo rimasti molto colpiti dalla varietà dell’offerta di Stoccolma al riguardo! Vi segnalo alcuni punti vendita che faranno la felicità dei bambini.

Åhléns City Stoccolma
Åhléns City Stoccolma

Nella piazza della Sergels Torg c’è un enorme centro commerciale, Åhléns City, che si snoda per svariati piani, sia sopra che sottoterra. C’è solo l’imbarazzo della scelta, ma la mia fanciulla ha adorato il megastore di giocattoli che si trova al primo piano, il Br-leksaker.

Sappiate solo che se finite lì dentro sarà veramente molto, molto dura uscirne… In quasi tutti i grandi magazzini, ad ogni modo, c’è un settore giocattoli. Ad esempio all’NK, non lontano, c’è un ampio spazio con tanto di tavolini a disposizione su cui fare le costruzioni Lego, di cui abbiamo abbondantemente usufruito.

Gamla Stan Stoccolma
Gamla Stan Stoccolma

Anche Gamla Stan ha dei negozietti davvero molto originali. Ne abbiamo trovato uno di giocattoli, su Lilla Nygatan, che è una vera meraviglia! Si chiama Krabat & co  Ci sono moltissimi giochi di legno, case delle bambole, costruzioni, pupazzi di tutti i tipi, giochi educativi. È caro come il fuoco, ma fornisce una valida alternativa ai soliti giochini di plastica che suonano appena li guardi.

Ovviamente Stoccolma offre moltissimi altri luoghi da visitare, ma se siete in compagnia di uno o più bambini in età prescolare, questi sono i più consigliati.


Stoccolma con i bambini

Stoccolma con i bambini pint

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