Grotte di Frasassi: il gioiello della speleologia italiana

Le grotte di Frasassi sono tra i luoghi di interesse più importati delle Marche. Si tratta di un insieme estremamente complesso di cavità sotterranee che furono scoperte intorno agli anni Settanta del Novecento.

Dopo la nostra visita alle grotte di Toirano siamo andati a scoprire la bellezza e l’imponenza delle strutture calcaree che nel corso dei millenni che si sono formate all’interno delle cavità delle grotte di Frassassi che offrono agli occhi dei turisti panorami assolutamente indimenticabili, completamente alieni dallo scorrere del tempo nel mondo circostante.

Grotte di Frasassi - esterno
Grotte di Frasassi – esterno – Photo credit: roy.luck on Visual Hunt / CC BY

Viaggio alle grotte i Frasassi

Le Grotte di Frasassi possono essere esplorate da chiunque: ai classici percorsi per turisti si affiancano laboratori didattici per i bambini ma vengono anche organizzate due esperienze esplorative di difficoltà crescente, adatte a chi ha una certa esperienza in fatto di speleologia e un po’ di dimestichezza con l’attrezzatura da speleologo (che viene fornita gratuitamente al momento di cominciare uno dei due percorsi).

Immergersi negli abissi delle grotte che si estendono al di sotto del comune di Genga sarà, comunque, un’esperienza indimenticabile e surreale, in qualche caso addirittura mistica.

La storia della grotte di Frassassi

Il dottor Mario Marchetti, cofondatore del Gruppo Speleologico  Marchigiano CAI di Ancona, “inciampò” nell’ingresso delle Grotta del Fiume nel 1948. A partire da quel momento il gruppo Speleologico Marchigiano di Ancona si impegnò nella costante e sistematica esplorazione speleologica delle cavità al di sotto del territorio di Genga.

La scoperta più sensazionale avvenne però molti anni dopo: soltanto nel 1971, a opera di un gruppo di esploratori provenienti da Jesi. All’epoca gli esploratori allargarono il cunicolo ribattezzato Strettoia del Tarlo per rendere più agevole l’esplorazione delle diramazioni profonde dei cunicoli: durante una delle spedizioni che seguirono, gli speleologi jesini stabilirono di seguire il corso del vento che si insinuava nei cunicoli e raggiunsero quello che venne ribattezzato Terrazzino del Brivido. Affacciati su un’enorme cavità sotterranea che era impossibile illuminare o esplorare con i mezzi che avevano a disposizione, gli speleologi decisero di lanciare un sasso per stimare l’altezza della grotta: fu misurata approssimativamente in un centinaio di metri. 

Grotte Frasassi interno
Grotte Frasassi interno – Photo credit: oRi0n on Visual hunt / CC BY-NC-SA

Quell’enorme cavità, oggi la più famosa dell’intero complesso, prese il nome di Abisso Ancona a celebrazione dell’origine degli speleologi che ebbero la fortuna e l’onore di scoprirla. Successivamente si stimò che l’Abisso Ancona avrebbe potuto contenere l’intero Duomo di Milano e che pertanto si potesse annoverare tra le grotte più grandi mai scoperte nel sottosuolo italiano.

A partire da quel momento la notorietà delle grotte di Frasassi crebbe a dismisura e grandi energie furono dedicate alla loro completa esplorazione. Oggi nella sua interezza il complesso misura oltre 20 Km, 3 dei quali sono stati resi accessibili ed esplorabili dai visitatori comuni.

Le zone principali

Come già detto, sono molte le cavità più o meno grandi che compongono l’articolato insieme delle Grotte di Frasassi. Le principali e più celebri hanno nomi estremamente suggestivi, che ne descrivono evocativamente l’aspetto:

L’abisso Ancona

Se di certo è una delle cavità sotterranee più ampie d’Italia e D’Europa, l’Abisso Ancona è probabilmente anche una delle grotte più ampie del mondo. Misura 180 metri di lunghezza e 120 metri di larghezza. Contrariamente a quello che stimarono i primissimi esploratori dell’Abisso, la cavità non è alta “solo” cento metri, ma misura ben 200 metri d’altezza nel punto più distante dal suolo.

Quest’enorme struttura cava si è originata a partire da crolli e smottamenti che hanno progressivamente distaccato grandi porzioni di roccia: i residui delle frane giacciono da millenni sul fondo dell’Abisso Ancona e danno una misura tangibile di quanto potenti siano stati i movimenti tellurici che hanno minato la struttura originaria della cavità.

Le Cascate del Niagara

Dominano l’Abisso Ancona le bianchissime formazioni di calcite conosciute come Cascate del Niagara. Questa formazione, di dimensioni imponenti e dall’andamento stratificato, ricorda lo scorrere continuo di cascate d’acqua su terrazzamenti di roccia: da qui il nome che gli speleologi hanno deciso di utilizzare per indicarlo.

I Giganti

Al centro dell’Abisso Ancona si eleva un impressionante gruppo di stalagmiti che si è sviluppato nell’arco di millenni. Le strutture che lo compongono sono alte fino a 20 metri, hanno un diametro variabile tra i 2 e i 5 metri e sono considerate universalmente le stalagmiti più importanti dell’intero complesso ipogeo.

Sala dei Duecento

Contrariamente a quanto si può essere portati a pensare, i duecento a cui fa riferimento il nome di questa porzione delle grotte di Frasassi indica al numero di speleologi coinvolto nella sua esplorazione, ma semplicemente alla lunghezza della galleria espressa in metri.

Il Castello delle Streghe

A colpire la fantasia di chi si entra nella Sala dei Duecento è la formazione irta di stalagmiti simili a guglie conosciuta con il nome di Castello Rosso o Castello delle Streghe. La suggestiva illuminazione messa a punto dai curatori delle Grotte rende la somiglianza con un castello gotico in rovina ancora più evidente.

Obelisco e Spada di Damocle

L’Obelisco è una stalagmite di enorme importanza, poiché ha fornito per decenni agli speleologi un punto di riferimento costante per orientarsi all’interno della grotta. Alto 15 metri, si è formato sulla base di una roccia crollata dalla volta della cavità. La Spada di Damocle è una stalattite perfettamente candida lunga oltre 7,40 metri. Il colore è caratteristico della calcite, materiale da cui la Spada è composta in gran parte.

Gran Canyon

Quest’area delle grotte di Frasassi si è guadagnata  il nome di Gran Canyon a causa del fatto che presenta cavità allagate dall’acqua della falda freatica presente sul fondo della grotta e che deriva dall’acqua del fiume Sentino.

Canne d’Organo

Nel Gran Canyon si è sviluppato un gruppo di stalattiti ravvicinate e parallele costituite da concrezioni conico – lamellari che hanno la particolarità di risuonare con diverse tonalità se colpite delicatamente dall’esterno con un corpo metallico.

Sala Infinito

Questa sala ha una pianta grossomodo circolare che portò gli speleologi che tentarono le prime esplorazioni a perdere ripetutamente l’orientamento e a girare in tondo per diverse volte prima di riuscire a identificare un passaggio d’uscita dalla sala, in un percorso apparentemente senza fine.

grotte di Frasassi stalagmiti
grotte di Frasassi stalagmiti – Photo credit: oRi0n on VisualHunt / CC BY-NC-SA

Visitare le Grotte di Frasassi

Le Grotte di Frasassi presentano una temperatura costante per tutto l’anno che si attesta sui 14° mentre il tasso di umidità si attesta sul 100%Date le condizioni climatiche particolarmente rigide e il suolo spesso scivoloso, è consigliato ai turisti di dotarsi di un abbigliamento molto caldo e di scarpe comode. 

Il percorso aperto ai visitatori comuni dura circa 1 ora e 15 minuti. I visitatori portatori di handicap motori potranno esplorare l’Abisso Ancona e la Sala dei Duecento, mentre tutti gli altri potranno usufruire dei camminamenti artificiali costruiti nel 1974 appena prima dell’apertura al pubblico del complesso delle grotte.

Percorsi Avventura

Dal 1993 sono stati istituiti due percorsi speleologici di diverso grado di difficoltà che permettono ai visitatori più avventurosi di esplorare parti delle grotte non fornite di illuminazione e di camminamenti.

Il Percorso Azzurro è il più semplice, destinato a coloro che hanno qualche esperienza di speleologia, seppure molto vaga; il Percorso Rosso presenta invece difficoltà di livello superiore ma rimane comunque accessibile a persone di media corporatura e che presentano un normale livello di salute. Risulta invece impraticabile per persone obese, claustrofobiche o affette da malattie circolatorie a causa della strettezza di alcuni cunicoli, lunghi circa 20 metri.

I due percorsi si dipartono dal termine dei percorsi artificiali destinati alle visite turistiche ordinarie, quindi chi sceglie di fare un’esperienza speleologica delle grotte di Frasassi potrà comunque godere del percorso turistico.

Orari delle Grotte di Frasassi

Il complesso delle Grotte di Frasassi è tenuto aperto tutto l’anno dal Consorzio di Frasassi, che gestisce l’afflusso turistico al sito e ne cura l’integrità fin dai tempi della sua scoperta.

Gli unici giorni in cui le Grotte di Frasassi rimangono chiuse al pubblico sono il 4 Dicembre, il 25 Dicembre e il periodo che va dal 10 al 30 Gennaio.

  • Dal 1 Marzo al 31 Ottobre le Grotte rimangono aperte dalle 10.00 alle 17.00 e l’ingresso è consentito allo scoccare di ogni ora. Da Luglio a Settembre si aggiunge un’entrata alle 18.00 mentre nel solo mese di Agosto sono previste entrate continuative con un ingresso ogni 10 minuti. 
  • Nei ponti le Grotte saranno aperte con orario continuato dalle 9.30 alle 18.00, mentre l’entrata dei visitatori sarà organizzata con frequenza variabile.
  • Da Novembre al 28 Febbraio le grotte saranno aperte dalle 11.30 alle 15.30 nei giorni feriali. Il Sabato gli unici orari in cui è consentito l’accesso sono: 11:30, 14:30, 16:30
  • Domenica e festivi, nonché nel periodo delle feste Natalizie fino all’Epifania le grotte saranno aperte ogni ora dalle 10:00 alle 17:00

percorsi speleologici si tengono in genere nei week end e nei giorni festivi e, sempre a livello indicativo, partono alle 9.30 o alle 15.00. Vanno prenotati esclusivamente al numero 0732 90090. Il consorzio accetta anche la prenotazione in giorni feriali da parte di gruppi formati da un minimo di 10 a un massimo di 25 – 30 persone.

Nel giorno in cui la visita è stata prenotata i visitatori dovranno presentarsi in biglietteria un’ora prima rispetto all’orario di partenza.

Biglietti Grotte di Frasassi

Il biglietto intero per visitare le Grotte di Frasassi è di 18 Euro a persona.
I biglietti ridotti, a cui hanno diritto varie categorie di visitatori tra cui speleologi tesserati CAI, giornalisti e professori, costano invece 15 Euro.

ragazzi tra i 6 e i 14 anni pagano un biglietto di 12 Euro mentre le visite guidate costano 100 Euro più il biglietto d’ingresso alle grotte.

percorsi speleologici costano invece 40 Euro (Percorso Azzurro, della durata di 2 ore) o 50 Euro (Percorso Rosso, della durata di circa 3 ore).

Come arrivare alle Grotte di Frasassi?

Il modo più pratico per raggiungere le Grotte di Frasassi è certamente l’automobile: sarà necessario prendere l’Autostrada A14 e uscire ad Ancona Nord. Da qui la Strada Statale Ancona – Roma permetterà di uscire a Genga dopo circa 25 minuti di percorso.

La stazione ferroviaria di Genga – San Vittorio Terme è la più vicina al sito e si trova sulla linea ferroviaria Ancona – Roma.

Grotte di Frasassi il gioiello della speleologia italiana
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