La scoperta del Borgo Dora è stato ciò che più ci ha colpito durante il nostro soggiorno torinese. Il quartiere, a ridosso dell’omonimo fiume, vanta un’antica e significativa storia
Proprio qui sorsero le prime industrie capaci di sfruttare la corrente elettrica dell’acqua. Da allora questo piccolo gioiello, incastonato in una meravigliosa città, ha saputo rinnovarsi e adeguarsi ai grandi mutamenti del tempo.
Entrare a Torino un bel pomeriggio d’agosto vuol dire trovare una città di portici, di stucco rosa e giallo, di innumerevoli caffè … i campanili in cotto, la luce morbida e gialla, la gamma di colori, la suggestione dei suoni.
(Henry James)
Visitare Torino
Torino ho iniziato a conoscerla e ad amarla nell’anno dei giochi Olimpici invernali, il 2006. Allora era tirata a lucido, piena di novità e restaurata come una città dalla seconda giovinezza, consapevole e sfavillante. In quel primo viaggio, come nei successivi, ho seguito i classici percorsi da turista, mentre nell’ultimo soggiorno ho avuto la possibilità e il piacere di entrare più profondamente nell’anima della città.
Avevamo voglia di fare una mini vacanza alla fine dell’estate, cercando un luogo capace di soddisfare anche le esigenze dei nostri figli, ossia la curiosità del settenne e i ritmi della nostra neonata di tre mesi. Benjamin ha da tempo una grande passione per l’antico Egitto, alimentata da costruzioni e Playmobil che rievocano i fasti faraonici dell’antica civiltà. Quindi abbiamo pensato di tornare a Torino per visitare qualche museo e rivedere luoghi ormai noti, con occhi diversi e assecondando i bisogni dei bambini.
Piazza Borgo Dora
Abbiamo scelto per la prima volta di usufruire di un appartamento proposto da AirBnB per conciliare meglio le nostre esigenze di spostamenti e routine quotidiane. Optato per un accogliente bilocale nel Borgo Dora, un quartiere nel centro di Torino ma facilmente accessibile con l’auto e con molti parcheggi gratuiti (elemento indispensabile per i “traslochi” che si fanno per i neonati anche solo per un paio di notti fuoricasa!).
Borgo Dora il quartiere interculturale di Torino
Oggi è il quartiere dove l’integrazione e l’intercultura sono fatti e non parole. Ciò è visibile a colpo d’occhio nei numerosi negozi di varia provenienza etnica che animano la vita di quartiere. Tra queste spicca un forno-pasticceria arabo-francesce, “La Gourmandise” in Corso G. Cesare, capace di offrire a ogni ora del giorno prelibatezze dolci e salate che racchiudono tutta la storia del Mediterraneo nei sapori amabilmente coniugati insieme.
Il mercato di borgo Dora
Il gusto come strada del dialogo fra le culture prosegue il suo viaggio nel mega mercato di Porta Palazzo, il più grande mercato all’aperto di tutta Europa. È composto da bancarelle di ogni genere e da uno spazio al chiuso ospitato nell’Antica Tettoia dell’Orologio (restaurata nel 2017 in occasione del centenario): qui si può fare il giro del mondo in poche bancarelle, dall’eccellenza del Sud Italia alla Romania, dalle bontà arabe all’industria casearia piemontese. Di fianco è possibile visitare il palazzo Palatino, ristrutturato su progetto di Fuksas nel 1998, che ospita negozi d’abbigliamento. Durante gli scavi per la realizzazione del progetto sono state trovate proprio qui le antiche ghiacciaie della città.
L’altra anima che caratterizza il Borgo Dora e sempre legata alle bancarelle, è l’antiquariato di uso quotidiano. Numerosi negozi caratterizzano la via Dora alternati a gustose e tipiche trattorie. Gli appuntamenti per il mercato delle Pulci sono due: il Balon (sabato dalle 7 alle 19) e il Gran Balon (ogni seconda domenica del mese, dalle 7.00 alle 19.00). Le iniziative dei due mercati sono visibili sul sito del Balon.
La capacità di riproporsi e reinventarsi tipica delle grandi città Europee, trova nel Borgo Dora una bellissimo esempio. Ad esempio gli Arsenali sono stati trasformati in luoghi culturali. In prossimità del fiume nei vecchi depositi di armi, troviamo un centro culturale per la pace (Sermig) realizzato con il lavoro volontario di numerose persone dal 1983. Dall’antica fabbrica di armi dismessa è sorto così un luogo improntato al dialogo, all’accoglienza, con numerose e frequenti iniziative rivolte soprattutto ai giovani.
Dinanzi al Sermig c’è un piccolo parco giochi con il pallone aereostatico “Turin Eye” per godere del panorama torinese da un’altezza di 150 mt.
Borgo Dora e la scuola di scrittura presieduta da Baricco
Accanto si trova la scuola di scrittura Holden presieduta da Baricco e ospitatata presso la Caserma Cavalli e dove in passato si fabbricavano bombe. L’istituzione propone un’attività formativa sullo story telling a 360 gradi dalla narrativa ai nuovi media digitali e mettendo a disposizione una fornitissima biblitoeca.
Fatto qualche passo in direzione Via Dora ci si trova nel cortile del Maglio, corrispondente alla parte sud dei vecchi arsenali. Qui numerose associazioni si occupano di eventi culturali per riqualificare l’intero borgo. Pub e locali si affacciano sulla piazza al coperto del cortile, mentre i muri adiacenti sono arricchiti da una naturale street art gallery a cura della GoArtFactory.
Borgo Dora Torino – punti di interesse
Altri punti di interesse nel quartiere sono la galleria Umberto I ( ex Ospedale Mauriziano, riadeguata nel 1888), il parco archeologico di porta Palatina, l’hammam al bab ( un vero e proprio bagno turco situato nel centro culturale italo-arabo) e, infine, il complesso del Cottolengo in via Valdoccofondato nel 1832 da san Giuseppe Cottolengo.
In questo scorcio di città, emerge un’anima urbana una variegata, capace di coniugare passato, presente e futuro anche nei quartieri storici, dove il fascino di antichi reperti e la freschezza delle arti moderne, scandiscono una riqualificazione animata da una brulicante popolazione e offrendo così una città dal volto dell’accoglienza che ha saputo fare delle differenze un’identità inclusiva.
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