Andare nella capitale sabauda per visitare Il Museo Egizio di Torino ci ha dato la possibilità di ammirare un’antica civiltà al centro di una proposta moderna.
Torino, città magica anche per i numerosi musei che ospita, vanta un’accoglienza a trecentosessanta gradi.
È possibile visitare alcuni musei tenendo testa a un settenne curioso e una neonata da allattare?
Sì, perché i musei della città piemontese eccellono in quanto servizi rivolti alla famiglie.
Un museo che ripensa a se stesso è un’istituzione culturale viva, dinamica e moderna, che mira a diffondere conoscenza.
Christian Greco (direttore del Museo Egizio)
Nell’ultima nostra visita, ci siamo concentrati su due Musei: il museo Egizio e il museo del Cinema.
Gli Egizi esercitano da sempre un fascino magnetico su mio figlio, la nostra casa è piena di cimeli e giochi che rievocano i fasti faraonici.
Da insegnante ho sempre “temuto” il Museo di Torino: troppo grande (10 mila metri quadrati!), ho sempre supposto che fosse molto impegnativo per numero di reperti e non volevo correre il rischio di un’esperienza museale noiosa… mi sono dovuta ricredere!
Dove si trova il museo Egizio di Torino
L’ubicazione del Museo Egizio è centrale rispetto ai punti di interesse della città, a pochi metri si estende la splendida piazza San Carlo che offre, tra l’altro, numerosi punti di ristoro.
Si trova in Via Accademia delle Scienze, 6 nei pressi del Palazzo Reale di Torino, altra meraviglia della città.
Il Museo è ben collegato coi mezzi pubblici e propone dei pacchetti famiglia molto interessanti, oltre a un ventaglio di promozioni adatte a ogni occasione (San Valentino, Over 60, last minute, festa del papà, festa della mamma, giornata internazionale della donna, solo per citarne alcune).
Museo egizio bambini – Family tour
Per i bambini è previsto un percorso facilitato della durata di novanta minuti, il “Family Tour”.
Armati di mappa cartacea e app specifica installata nella smart guida che viene consegnata alla biglietteria, i giovanissimi visitatori scopriranno la storia dell’Egitto e le caratteristiche sociali, economiche, politiche e artistiche della grandiosa civiltà seguendo le avventure di alcuni bambini e inseguendo la zampetta, simbolo del loro percorso, impressa sulle varie teche.
Le fasi della storia proposta sono racchiuse in alcuni dei reperti più significativi: una vera caccia al tesoro dal sapore archeologico!
La visita al MuseoEgizio è felicemente fruibile con i bambini, che grazie alla sua concezione cercherà di farli appasionare alla storia evitando di annoiarli. Non è solo un’immersione totale in una civiltà antica dal fascino intramontabile, ma anche la possibilità di vivere un’esperienza notevole in un concetto di Museo capace di rinnovarsi continuamente.
Torino Museo Egizio
Il museo egizio si estende su quattro piani ed è stato recentemente restaurato, raddoppiando la superficie espositiva e rinnovando l’allestimento. Prova ne sono le scale mobili che ricalcano, su progetto dello scenografo premio Oscar Dante Ferretti, la risalita del fiume Nilo.
Museo egizio di Torino Mappa
Piano sotterraneo
Nel piano sotterraneo sono a disposizione biglietteria e bookshop. Nei servizi è disponibile anche un fasciatoio utile per il cambio dei neonati. Sono visibili alcune statue che ricostruiscono la storia del Museo.
Secondo Piano
Salendo al secondo piano inizia la visita vera e propria: il Museo è a portata di famiglia anche per l’alta accessibilità che garantisce, i passeggini e le carrozzine possono circolare facilmente in tutte le aree museali.
Nel secondo piano sono conservati reperti dal periodo predinastico al Nuovo Regno, con la ricostruzione interessante della tomba di Iti e Neferu. Un lungo corridoio di affreschi susciterà l’interesse e l’immaginazione dei più piccoli, e non solo!
Primo Piano
Il primo piano è caratterizzato, fra l’altro, dalla galleria dei sarcofagi con alcune mummie. Le testimonianze raccolte in questo spazio arrivano fino all’epoca Romana e Tardo Antica.
La disposizione delle mummie, così come quella di tutti i reperti presenti nel Museo, segue un preciso ordine cronologico. Adulti e bambini, vinto un primo momento di “impressione”, scopriranno pertanto che inizialmente i defunti venivano adagiati sul fianco sinistro in posizione fetale, senza essere bendati. Successivamente cominciarono a essere disposti con il corpo allungato (pertanto anche i sarcofagi cambiarono forma) dopo essere stati trattati con tecniche di imbalsamazione sempre più raffinate. Alcuni allestimenti ricostruiscono l’esatta posizione dei reperti, sia manufatti che umani, così come sono stati scoperti dagli archeologi nel momento in cui hanno aperto le relative tombe: è quasi possibile rivivere le loro stesse emozioni al momento della scoperta!
Grazie alle numerose iscrizioni ritrovate insieme ai reperti, di molte mummie è stato possibile risalire all’identità: fa un certo effetto sapere che ciò che guardiamo in una vetrina un tempo è stato un essere umano con un nome, un ruolo, una storia, ricreabili anche grazie agli oggetti di uso quotidiano che venivano sepolti insieme al defunto.
Piano Terra
La vista si conclude al piano terreno, dove si estende quella che per me è la vera e propria perla dell’esposizione: la galleria dei Re. Qui statue di faraoni e figure mitologiche si alternano, in un gioco di luci e ombre strategico, frutto del recente restauro.
Museo egizio di Torino – La Storia
Il Museo Egizio di Torino è il più antico museo del mondo dedicato interamente alla cultura dei Faraoni. Il tutto ha vita quando a seguito della spedizione di Napoleone in Egitto, tutte le corti d’Europa si mostrano interessate ad avere reperti e testimonianze degli antichi Egizi. Francia, Impero Britannico, gli austro-ungarici e anche i Savoia cominciano a inviare spedizioni e ad acquistare reperti dai vari esploratori presenti in terra egiziana.
Giovanni Battista Belzoni e Bernardino Drovetti
Tra i più importanti esploratori dell’epoca due italiani: Giovanni Battista Belzoni e Bernardino Drovetti che alimentarono la loro rivalità per molti anni.
Il primo era un esploratore padovano dal quale George Lukas ha preso spunto per creare il personaggio di “Indiana Jones”. Dopo varie peripezie Belzoni conosce il console britannico al Cairo Hanry Salt, propenso a trovare ricchezze e reperti per il British Museum dopo che la spedizione napoleonica in Egitto aveva acceso l’attenzione su quella storia. Condusse tre grandi spedizioni in Egitto con scoperte importantissime.
Anche Bernardino Drovetti era italiano, ma si trovava in Egitto come ufficiale dell’esercito napoleonico nel 1798.
Da lì iniziò la sua carriera diplomatica che lo portò ad essere console generale dal 1811.
Fu un grande collezionista di reperti prelevati soprattutto dalla città di Tebe e la sua prima collezione fu venduta al Re di Sardegna nel 1824, creando il nucleo originario del Museo Egizio di Torino.
Il primo fu guidato dalla sete di scoperta, il secondo invece dai profitti che queste scoperte potevano generare. La rivalità tra Belzoni e Drovetti era basata sullo spionaggio durante le campagne, su minacce e sabotaggi, ma il dato di fatto è che i due italiani furono i precursori dell’egittologia moderna.
Nel 1824 la collezione Drovetti fu acquistata dal re Carlo Felice e ospitata a Palazzo Nobili e nel 1832 il museo aprì al pubblico.
La campagna di Ernesto Schiapparelli
Tra il 1903 e il 1937, Ernesto Schiapparelli, direttore del museo di Torino, condusse una campagna di scavi che portò in Italia oltre 30.000 reperti.
Oggi il museo Egizio di Torino rappresenta la più grande realtà Egizia del mondo fuori dall’Egitto e aggiungerei visitabile in sicurezza rispetto a quello Egiziano, dichiarato dallo stesso museo del Cairo “succursale” collegata.
Raggiunge oggi circa un milione di visitatori annui, posizionandosi come il primo museo visitato in Italia, il nono in Europa e il quattordicesimo nel mondo.
Il museo Egizio Oggi
Il design degli spazi e dell’allestimento, l’utilizzo di tecnologie moderne, la messa in atto di soluzione artistiche innovative, hanno come comune denominatore il cercare di incontrare le esigenze di ogni tipo di visitatore, cercando di comprendere la grande sfida dei poli museali della nostra epoca.
Ciò che serve a un Museo oggi non è solo soddisfare il visitatore nel presente, ma garantire stimoli per innescare il desiderio di tornare a visitare il museo e le mostre temporanee altre volte.
In questo senso il Museo Egizio è un interessante esempio di rinnovamento e messa in gioco continua. Per esempio, il direttore attuale, Christian Greco, ha ribadito la necessità di cambiare lo statuario che anima la galleria dei Re progettata da Ferretti perché, sebbene abbia numerosi consensi da parte dei turisti, è, secondo gli esperti egittologi, troppo decontestualizzata.
Il futuro del Museo è tutto da scrivere.
Museo egizio Torino orari e biglietti
L’orario museo Egizio di Torino è il seguente: Il ME di Torino è aperto tutti i giorni, Il Lunedì dalle 9:00 alle 14:00 e gli altri giorni dalle 9:00 alle 18:30. La biglietteria chiude un’ora prima dell’orario di chiusura.
Consultate il sito ufficiale del Museo Egizio perché durante l’anno ci sono innumerevoli promozioni per un ingresso ridotto o addirittura in qualche caso gratuito.
Museo Egizio costi del biglietto
Il biglietto intero ha un costo di euro 15, ma l’offerta è molto differenziata per incentivare la visita: Bambini fino a 5 anni gratuiti, da 6 a 14 anni il costo è di solo 1 euro e da 15 a 18 anni il biglietto costa 11 euro.
Museo egizio Torino durata visita
Come in tutti i museo di notevole importanza e con un numero di reperti quasi infinito la visita protrebbe durare giorni, ma sappiamo tutti che dopo qualche ora il livello di attenzione e di interesse si abbassa.
Chiaro che non è possibile, quindi, cercando di organizzare la visita, sono necessarie almeno 3 ore per avere almeno l’idea della sua magnificenza.
Molte sono anche le formule con visita guidata che suggerisco sempre e specialmente se si riesce a formare un piccolo gruppo di persone hanno quasi il costo dell’audioguida.
4 risposte
Bell’articolo per il museo più antico sulla civiltà egizia. Per saperne ancora di più ti consiglio di leggere questo post e ti suggerisco di farti accompagnare da una guida turistica di http://www.CiceroGO.com
https://www.cicerogo.com/itinerartis/musei/museo-egizio-torino/