Forte Prenestino
Street art musica underground nel cuore di Roma

Un posto magico, fuori dal tempo. Non riesco a pensare a Roma senza pensare al Forte Prenestino. Al centro di Centocelle, nella periferia sud-est di Roma, un centro sociale, un parco e una serie di cuniculi da cui nascono disegni, musica, pensieri, feste. Un meandro di tunnel e spazi aperti che di notte si anima di gente di tutti i tipi, e di giorni ospita attività sociali dai corsi di lingua per stranieri al doposcuola per i ragazzi del quartiere, dalle sperimentazioni teatrali al tiro con l’arco.

forte prenestino ingresso

Anche l’ultima volta che sono passato per Roma, in occasione dei miei 40 anni, ho fatto un salto al Forte. Il Forte, come tutti a Roma chiamano il Forte Prenestino. Anche se di fortini simili sparsi per la capitale ce ne sarebbero 15: forti militari fatti costruire nella seconda metà dell’Ottecento da re Umberto I di Savoia per avere un sistema difensivo per Roma. In realtà tutte le strutture costruite furono abbandonate quasi subito (quello sulla Prenestina servì per un paio d’anni come deposito di munizioni) e caddero nel degrado. Uno dei pochi che ha resistito è appunto il Prenestino, e il perchè è tutto nella sua storia.

L’ingresso del Forte Prenestino

Ma andiamo per ordine. L’ingresso principale del Forte è in via Federico Delpino, nel quartiere Centocelle (quello raccontato da Pasolini nei suoi libri e nei suoi film, ma su questo torneremo). Si entra attraverso un parco, uno spazio verde urbano con incorporato un centro anziani. L’ingresso è quello originario: si passa su un ponte per attraversare il fossato e si entra nel bastione che sembra tanto una sorta di castello in stile prussiano.

Forte Prenestino tunnel entrata
Forte Prenestino tunnel di entrata

Una volta dentro ci si rende conto che non è un posto come un altro. Murales e decorazioni avvolgono tutti i tunnel di ingresso. Si rimane affascinati ad osservarli tutti, passando da uno spazio aperto all’altro. Due gli spazi all’aperto, enormi, ai lati dei tunnel. In entrambi, la sera, si svolgono attività sociali come concerti o feste. Nei cuniculi invece c’è la vita di tutti i giorni del Forte Prenestino.

La Storia

Per capire il Forte bisogna capirne la storia. Nel 1976 l’area passa dal Ministero delle Finanze al Comune di Roma. Ma permane nel suo stato di degrado e di abbandono. La prima occupazione avvenne nel 1977, ma durò solo pochi mesi. La storia vuole invece che il 1º maggio del 1986, in occasione della Festa del non lavoro, organizzata già da alcuni anni negli spazi del parco pubblico attiguo al Forte, alcuni giovani del quartiere Prenestino-Centocelle occupano il Forte Prenestino, una struttura di circa 13 ettari, composta da molti ambienti e di grandi spazi verdi.

I ragazzi all’interno ripuliscono la grande discarica di rifiuti che negli anni il Forte era diventato, effettuano lavori di ristrutturazionee la struttura diventa socialmente vivibile. Di fatto l’occupazione – che prosegue ininterrotta dal 1986 – lo ha reso l’unico dei Forti di Roma che a tutt’oggi sia stato rifunzionalizzato e reso fruibile alla cittadinanza. Un bel articolo di Repubblica ne racconta i passaggi salienti. Da allora ad oggi tutto si regge sull’autofinanziamento e sulle serata a tema a sottoscrizione. A questo link si possono trovare maggiori dettagli sulla storia del Forte prima dell’occupazione.


Arte e Musica

L’arte al Csoa Forte Prenestino (centro sociale occupato e autogestito) si respira solo entrando. Le pareti sono piene di murales di alta fattura che regalano un aspetto unico agli interni. Murales che negli anni hanno sostituito quelli precedenti, regalando un quadro sempre nuovo agli occhi dei visitatori.

Non a caso qui da anni si svolge in festival Crack! che vede proprio il fumetto in primo piano. E non a caso al Forte Prenestino è cresciuto artisticamente Zero Calcare, protagonista di molte locandine dei concerti dello stesso Forte Prenestino e di un volume in occasione dei 30 anni di occupazione.

zerocalcare forte prenestino

Al Forte Prenestino sono nati artisti come Zero Calcare e gli Assalti Frontali

Ma al Forte non si respirano solo arti visive (non ho neanche parlato delle numerose statue realizzate con materiali di riciclo sparsi qua e là per il Forte). Ma anche e soprattutto musica. È per la musica, per i concerti, che ho conosciuto la prima volta questo luogo, quando ero ancora un liceale. Da qui sono passati tanti musicitisti italiani e non, come i 99 Posse, i Suicidal Tendence, AfterHours, Dave Grohl prima dell’esperienza nei Nirvana. Ma qui sono anche nati e cresciute band che si sono affermate nel panorama nazionale, come gli Assalti Frontali, gruppo che ha visto la sua nascita proprio nella sala prove di Centocelle. Ma soprattutto tanta musica del panorama underground romano, tanti giovani alle prime armi, o cantanti comprovati ad esibirsi quasi in incognito al Pub 12 de Tutto. Le occasioni per trovarsi di fronte alla buona musica sono tante, da concerti ai ritrovi improvvisati di jam session all’interno della sala da the.

Mangiare e bere al Forte

Ovviamente le sale più conosciute, oltre alle aree concerti, sono quelle che offrono ristoro. In genere la zona bar, specie in estate durante le feste, si sposta anche all’esterno. Ma dentro la birreria del Forte (il Pub 12 De Tutto), la Sala da The e l’Enoteca sono dei veri e propri punti di riferimento. Serate fredde in inverno e notti insonni in estate: al Forte trovi sempre qualcuno che ti offre una birra o una bevanda calda. I prezzi sono popolari e la sala da The è davvero molto fornita.


Chi ci vive

Io ho sempre considerato il Forte un posto di tutti. Con una sola regola da rispettare: il rispetto degli altri. Da ragazzo me lo dipingevano come posto ‘da zecche comuniste’. Vero, in parte.

Un posto illegale per necessità e per scelta

Perchè si trova al centro di un quartiere dove – non me ne vogliano gli abitanti – abbondano i ‘coattelli’. Che sono tra i frequentatori del Forte, assieme a gente con giacca e cravatta e ai punk con la cresta fuxia.
Ci sono mamme e papà coi bambini e coppie di ragazzetti. Un posto che non ha eguali. Non solo a Roma.
Ovviamente c’è chi al Forte vive. Sono quelli che organizzano, che puliscono, che sistemano dopo le feste, che si fanno in quattro per far sì che tutto riesca. Di loro dicono:

Il Forte Prenestino è un centro sociale occupato e autogestito dal 1986… è un centro sociale, un luogo di socialità, incontro divertimento e organizzazione del tempo collettiva, di scambio di idee, visioni, energie, saperi. È occupato, era abbandonato al degrado ed è stato riaperto, abitato, attraversato e vissuto senza autorizzazioni che mai sarebbero arrivate. Un posto illegale per necessità e per scelta. E’ autogestito, sperimenta un’organizzazione del proprio spazio e delle proprie attività basata sulla libera associazione di individui uniti da una progettualità e da un’etica condivisa”.

Altre info sul Forte Prenestino sul loro sito.

Attività sociali al Forte Prenestino

Nelle mille sale che si trovano ai lati dei tunnel tante attività diverse. Dalla sala cinema alla sala per le prove musicali. Durante il giorno sono infatti innumerevoli le attività svolte al Forte Prenestino: palestra, corsi di cinema, di fotografia e di fumetti, corsi di circo e di acrobatica, alpinismo orizzontale, yoga, box. E ancora corsi di musica, corsi di italiano per stranieri e di lingua per italiani, doposcuola per i ragazzi. Negli anni alle attività storiche infatti se ne sono aggiunte tante altre. In rare occasioni viene aperta anche la parte sotterranea, con altri incredibili cuniculi e tante piccole celle. Quella è la zona che in genere viene lasciata aperta in occasioni di mostre o degustazioni particolari.


Dove si trova il Forte Prenestino

Il Forte Prenestino si trova a Centocelle, precisamente in via Federico Delpino. Per arrivarci è comoda l’auto visto che ci sono tanti posti gratuiti in zona (la cosa non vale in occasioni di feste o concerti particolari, in quel caso conviene biciclette o scooter). Ma ci si arriva anche con il tram n.14 che parte poco distante dalla stazione Termini e effettua fermata in via Palmiro Togliatti: da lì è una camminata di 10 minuti.

Un giro al Forte Prenestino

Ed ora dopo aververlo raccontato ve lo mostro velocemente. Ecco un video 360° che ho realizzato a fine marzo. Spero di farvi un’idea (magari in futuro farò un altro video di notte, con qualche concerto e tanta gente all’interno) Muovete il mouse da computer o spostate l’inquadratura da smartphone per vedere tutto quello che c’è intorno.


Forte Prenestino Roma

forte prenestino
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