Girovagando per le Marche

Premetto che nel tempo, per motivi di lavoro che poi si trasformano sempre in diletto, sono stata spesso nelle Marche. Ogni volta ho scoperto un nuovo volto di questa piccola ma importante regione della nostra Italia.

In giro con amici, un tempo le Marche mi hanno deliziato con il loro panorama in tutte le stagioni, da quelle dei cachi succosi a quelle più assolate. Così ho deciso di partire per godermele senza meta partendo dalla costa centrale.

La costa delle Marche è tutta bella ma il Conero ha il fascino dei colori spettacolari. Per chi viene dalla Toscana godersi l’alba è un evento e quindi è proprio nelle Marche che mi sono goduta  più di una meravigliosa alba dal Conero

Riviera del Conero
Vista spiagge del Conero – Foto Capanni

Dal  Conero verso sud

In tempi lontani il Conero era immerso in un clima maldiviano, così mi dicono e voglio crederci perché i colori son proprio quelli. Questo promontorio a picco sul mare è pieno di grotte, calette, insenature.  Verde per i boschi e blu per il mare e bianco per la roccia.


Sirolo e Numana due posti da visitare.

Sirolo è un borgo medioevale con vicoli e scorci. Vi consiglio la piazzetta  perché si gode di un panorama unico e c’è vita tra bar che fanno aperitivi e gelaterie aperte fino an notte.
Vicino ci sono le spiagge più famose e ben attrezzate la spiaggia delle Due Sorelle, San Michele e l’impedibile  spiaggia Urbani con le rocce bianche che sono uno spettacolo unico.

alba sul Conero
Alba sul Conero – Foto R. Capanni

Numana

Vicinissima a Sirolo e fondata dai Piceni, oggi Numana in estate è una cittadina di mare. In bassa stagione offre molto meno ma più tranquillitò anche se ne vale sempre la pena. C’è la Numana alta e quella bassa che sono unite da una delle strade più famose oggi con tanti scalini, fiori e le case di pietra chiara. Sotto ci sono il porto e le spiagge, bar, ristoranti e insomma non manca il divertimento.

I Borghi delle Marche

Il mare piace a quasi tutti ma la bellezza delle Marche a mio avviso si trova all’interno. Amo il mare ma non quello affollato e per me folla vuol dire almeno 10 persone. Quindi optiamo per l’interno. I borghi e le piccole città eleganti sono tanti in questa regione e son tutti ben tenuti e si affacciano su un panorama di colline dolci. Per esempio Corinaldo  con le sue mura, Gradara  dove aleggiano Paolo e Francesca di dantesca memoria e molti altri.

Girovagando per le Marche

Girovagando, a noi piace girare senza meta,  siamo capitati ad Offagna, uno dei borghi più belli d’Italia. Stradine e castello le abbiamo potute vedere con una guida giovane e ben preparata. Una rocca importante quella di Offagna, un’opera difensiva tra le maggiori della difesa di Ancona. Tra le altre cose è impressionante come questa solida struttura possa essere stata costruita, con i mezzi del 1400, in soli due anni.

La rocca di Offagna
Rocca di Offagna – Foto R. Capanni

Da Offagna a Camerano

Da Offagna a Camerano  ci son pochi chilometri e vale la pena farli. Camerano, la capitale del Rosso Conero, 85% Montepulciano e 15% Sangiovese dal bel colore rosso rubino e il sapore deciso, ma anche la città delle grotte. Grotte anzi una città sotterranea scavata dall’uomo non si sa quando e utilizzata da sempre per tanti usi, da quelli di conservazione delle derrate alimentari ai riti e funzioni religiose. Per visitarle bisogna prenotare la visita.

grotte di Camerano
grotte di Camerano – Foto di R.Capanni

Castelfidardo

Anche Castelfidardo conosciuto perché è qui si si è fatta l’Italia ( c’è il museo del Risolgimento periodo stroico che io adoro ma non credo tutti) ma anche patria della fisarmonica. Nel museo della Fisarmonica, che consiglio vivamente di visitare ( prenotazione) ho scoperto come questa cittadina abbia mantenuto centinaia di lavoratori costruendo questi strumenti e come, ancora oggi, serve i migliori e più famosi musicisti di piano e chitarra.

Museo della Fisarmonica Foto Roberta capanni
Museo della Fisarmonica – Foto R. Capanni

Loreto

Lasciato Castelfidardo  ci sian diretti  verso sud perché Loreto e la sua Basilica valgono comunque una visita. Siamo arrivati nel pomeriggio e abbiamo fatto il tramonto. Visitato il santuario, che ha comunque una atmosfera mistica forte, ci siamo imbattuti in un cielo dal blu spettacolare che sarà difficile scordare.

Loreto foto Roberta capanni
Loreto – Foto R. Capanni

Recanati

Il giorno siccessivo abbiamo pensato che  ci sono i luoghi che vanno visti per forza e allora abbiamo puntato su Recanati, patria del Leopardi. Qui dopo aver girato per strade e stradine siamo saliti sulla torre del Borgo facendo quei 132 scalini che poi si aprono su una vista a 360 gradi sul territorio circostante.

Recanati Torre del Borgo
Recanati – Torre del Borgo Foto di R. Capanni

Molte tempo prima ero stata a Montelupone un borgo delizioso dove si trova uno dei 70 piccoli gioielli, cioè teatri, sparsi per la regione. Eravamo indecisi se andare ancora a sud verso Fermo per salire a Montelupone ma visto che sia questo che Fermo erano per me città già visitate, abbiamo optato per andare a vedere un altro luogo dove ci aspettava un altro piccolo teatro bomboniera.

Matelica

Matelica ci ha portato nell’interno perché la meta erano in Monti Sibillini. Matelica, in provincia di Macerata,  la città del Verdicchio e di Enrico Mattei dalle origini antiche e dal nome misterioso. Questa cittadina, che come tante ha subito danni dei terremoti che hanno scosso negli anni questa terra, ci ha colpito per molte cose, soprattutto i mosaici. Protetti da uno speso vetro, i pavimenti di domus millenarie si possono ammirare anche passeggiando sul corso o all’interno di alcuni negozi. Tante le testimonianza anche nelle cantine delle case private.

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Mosaici sul corso a Matelica – Foto R. Capanni

Cibo marchigiano

Facile sarebbe dire olive all’ascolana ma invece iniziamo da i Vincisgrassi. Cosa sono? Lasagne un po’ diverse, buone e con tanta storia alle spalle. Pasta sfoglia all’uovo e un ragù non di carne macinata e una besciamella soda.

Tra i salumi il ciauscolo non teme confronti. Una lavorazione artigianale e storica di una bontà incredibile che tra ricordi di belle giornate e degustazioni serie, mi fa venire l’acquolina in bocca.

I maccheroncini di Campofilone (in provincia di Fermo) sono un’altra delle specialità Sono finissimi e ricordano un po’ i tajarin piemontesi ma con meno uova.

Poi coniglio in porchetta a chi piace ( io amo accarezzarli) e la crescia un impasto quasi per pizza che si cuore sulla griglia e poi si farcisce con erbe di campo.

Sulla costa da assaggiare il brodetto e lo stoccafisso all’anconetana.

Se siete in giro per un tour gastronomico vi segnalo la Festa del Prosciutto di Carpegna Dop dal 15 al 17 luglio per questo 2022 nel nod della regione in provibncia di Pesaro.

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