Visitare l’isola di Montecristo si è rivelata una esperienza più che interessante, trattandosi di una tra la più inaccessibili isole del Parco Nazionale Arcipelago Toscano del quale fa parte anche per essere una Riserva Naturale Biogenetica riconosciuta dal Consiglio d’Europa alla fine dello scorso secolo.
Montecristo da riserva di caccia a luogo romanzesco
L’isola, dall’originario nome di Oglasa, è caratterizzata dalla leggenda per la quale il suo nome sia collegato a San Mamiliano che, fatto prigioniero e schivo, riuscendo a fuggire si rifugiò in una grotta di quest’isola che fu chiamata la Grotta di San Mamiliano o anche Grotta del Santo, ribattezzando in questo modo l’isola in Mons Christi e quindi Montecristo.
Lasciando da parte le storie, è un dato di fatto che Montecristo fu una esclusiva riserva di caccia del re Vittorio Emanuele III di Savoia prima di divenire Riserva Naturale.
Isola di Montecristo alla ricerca del tesoro di Edmond Dantes
Ma anche chi ignora queste nozioni, l’isola è legata al famoso romanzo d’appendice di Dumas (Il Conte di Montecristo) che narra di un mitico tesoro celato dentro l’Abbazia di San Mamiliano eretta dai benedettini nel XVII secolo.
Isola di Montecristo Area protetta
L’isola di Montecristo si trova in una zona a tutela integrale nella riserva naturale dell’arcipelago toscano.
Zona a tutela integrale
L’area è tutela al 100% sia l’intero territorio che il mare fino ad un chilometro dalla costa, compreso anche lo scoglio d’Africa (anche detto formica di Montecristo).
Per questi motivi, l’accesso è fortemente regolamentano sia via terra sia via mare. In particolare, in mare c’è il divieto assoluto sia di balneazione sia di circumnavigazione.
Come visitare Montecristo
Ogni anno sull’isola sono ammessi soltanto mille visitatori, 600 studenti e 400 adulti.
Le escursioni sono consentite esclusivamente dal 1 aprile al 15 luglio e dal 31 agosto al 31 ottobre. E per visitarla occorre chiedere uno speciale permesso al Corpo Forestale dello Stato di Follonica (GR).
I tempi per avere tale permesso sono particolarmente lunghi, quindi chi avesse intenzione di visitare Montecristo dovrebbe richiederlo con molto anticipo.
A montecristo sono vietate la pesca, la balneazione e la navigazione entro mille metri dalla costa. Inoltre non è possibile pernottare sull’isola. Le visite guidate si svolgono soltanto lungo gli unici tre sentieri esistenti.
Isola di Montecristo come arrivare
L’isola ha una modesta superficie di soli 10,4 kmq costituita da rocce granito di colore grigio rosato e da una particolare forma piramidale che incute un senso di solidità e che originano due vette: Cima dei Lecci e Monte Fortezza.
Si raggiunge solamente attraverso il Corpo forestale dello stato da Porto santo Stefano o dall’isola d’Elba.
Impressione di inaccessibilità che ha la sua ragion d’essere dal momento che tutte le sue coste sono a picco sul mare e non offrono semplici approdi tranne Cala Maestra sul lato occidentale dell’isola.
La natura rigogliosa di Montecristo
Grazie a questa particolare configurazione a Montecristo hanno prosperato flora e fauna e, fortunatamente, sono rimaste quasi integre come un tempo e risulta interessante a tutti gli appassionati naturalisti e agli amanti del birdwatching.
È possibile vedere esemplari di gabbiano corso, aquila reale, corvo imperiale e berta minore.
Se la fauna aviaria è abbondante, l’ambiente marino offre fondali dalla inimmaginabile bellezza che sono composti da vaste zone di anemoni di mare, posidonie e coralli.
L’abbazia di San Mamiliano
L’isola è disabitata tranne qualche agente della Forestale che ha il compito di vigilare il territorio ma fino al Cinquecento c’erano dei monaci che vivevano nell’antica abbazia di San Mamiliano della quale restano solamente dei ruderi nella località chiamata il Convento. C’è anche la grotta dove la leggenda dice che vi abbia soggiornato il santo però l’unica struttura presenta è Villa Reale, dove risiedono gli agenti del Corpo Forestale dello Stato e che in parte è dedicata ad un minuscolo Museo Naturalistico.
Dovendo visitare l’isola, devi sapere che questa appartiene alla zona di
tutela 1 (insieme allo Scoglio d’Africa che si trova a largo di Montecristo) e
questo significa che fino ad un chilometro dalle coste è assolutamente vietato
fare il bagno e prelevare qualsivoglia materiale vegetale e geologico.
Le visite sono ovviamente contingentate e il loro limite annuo ammonta a sole
duemila persone con totale esclusione del periodo che va da metà aprile a metà
maggio per tutelare integralmente l’avifauna presente.
Il compito di tutelare Montecristo tocca al Comando dei CC per la tutela della
biodiversità dei Parchi e al Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano.
Se vuoi visitare Montecristo devi riservare una escursione giornaliera presso quegli operatori autorizzati che hanno la possibilità di accedere al calendario disponibile e con la presenza di una guida locale.