Ecco un matrimonio ben riuscito. Quello tra le antiche pietre di Peccioli e l’arte contemporanea. Visitare Peccioli è come fare un salto nel passato senza mai dimenticare la bellezza che anche il presente può offrire. Questo borgo toscano in provincia di Pisa lo avevo già visitato qualche anno fa ma, visto che le innovazioni qui son di casa, ho voluto toccare con mano le novità.
Raggiumegere Peccioli è facile. Si prende la “superstrada” FI-PI-LI che unisce le tre città toscane uscita Pontedera-Ponsacco a 15 chilometri dal paese, proseguire sulla SS439 in direzione Volterra, quindi deviazione per Peccioli dopo la località Selvatelle. In autobus: da Pisa: CPT extraurbano, destinazione Pontedera, e ancora CPT extraurbano, destinazione Legoli oppure Montelopio.
A Peccioli capoluogo è possibile parcheggiare al Parcheggio Multipiano in Viale Mazzini 41/b e raggiungere comodamente il centro storico grazie agli ascensori panoramici.

Passeggiare in un vortice di colore
La prima cosa che si incontra è la coloratissima passerella panoramica, inserita in un vortice arcobaleno che conduce fino al terrazzino panoramico che offre la vista sulla Valdera.
Un’opera che guarda al futuro, una struttura tecnologicamente avanzata, abbinata alle costruzioni artistiche di Patrick Tuttofuoco e installate attorno alla struttura. Un gran bel vedere e anche un’emozione passeggiare sull’alta struttura a cui si accede con un ascensore che si trova proprio davanti al comodo parcheggio sotterraneo.
Peccioli è Il borgo antico, nato attorno ai ruderi dell’antico castello medievale, immerso nella campagna. Il borgo si trova in alto ma la serie di comodi e modernissimi ascensori ci permettono di arrivarci agevolmente. Qui antico e moderno fanno a gara.

Un paese coraggioso e ricco
Peccioli è un paese ricco e lo deve ad una scelta fatta tempo fa, non facile ma coraggiosa. Ospitare una discarica in una parte del suo territorio. Qui sono nati i giganti opere d’arte intitolate “presenze” che arrivano a 9 metri, uomini enormi a veglia del territorio.
Usciti dall’ascensore prima di salire ancora più su e arrivare nel borgo, ci siamo goduti il panorama seduti su una panchina che offre la possibilità di ricaricare il cellulare.

Il borgo, che con il caldo intenso durante il giorno sembra quasi assopito, ma che sul far della sera si anima, è una serie di vie, di palazzi, vicoli con i vasi di fiori fuori dalla porta. Poi ci sono inaspettati chiassi illuminati “serpenti” di luce da artisti Elisabetta Cardella, Massimiliano Precisi e Luca Serasini blu. E ancora gallerie d’arte dove nuovo e antico si incontrano.

Camminare sospesi avvolti dal panorama
Peccioli oggi ti sorprende sempre di più, come le scritte al neon Dai su fammi un sorriso e Ma che voglia di prenderti per mano, realizzate rispettivamente con la grafia di Matteo Madonna e Andrea Bottai, i titolari delle imprese che hanno realizzato il restauro del Palazzo Senza Tempo.
Davanti si apre la grande terrazza sospesa. 20 metri di altezza per questo spazio di 600 metri quadrati che si lancia nella campagna toscana. L’assenza visiva di barriere, la balaustra è in vetro, danno una sensazione di spazio grandiosa.
Il borgo antico di Peccioli
Il borgo antico offre il caldo abbraccio della pietra. Abbiamo trovato la Pieve dedicata a San Verano di Cavaillon avvolta nei teli per il restauro ma l’avevo già vista e ne avevo ammirato la bellezza in altre visite a Peccioli. La nota curiosa è la facciata che si apre sulla vallata e non sulla piazza del Popolo.
Qui si trova il Palazzo pretorio con tutti i 19 stemmi appartenenti alle famiglie notabili e ai podestà, e si dipartono altre vie da cui partono i vicoli che scendono lungo la collina e si aprono sul panorama mi rendono ancora più felice di essere tornato a Peccioli.

Il respiro delle piazze produce cielo
A Peccioli il respiro delle piazze produce cielo è così in piazza del Popolo dove il blu diventa il colore che riempie gli occhi grazie all’idea dell’ Artista Paolo Parisi. Ampia terrazza che si apre sulla piazza dove prendere un caffè, sorseggiare armonia.
Proseguendo si arriva alla chiesa della Madonna del Carmine, eretta sulla Piazza del paese che all’epoca era detta Piazza del Fosso. Come molte strutture fu rimaneggiata a metà del 1800 a causa del disastroso terremoto che nel 1846 colpi le colline pisane.
Peccioli è anche teatro
Nato nel 2007 il Teatro di Fonte Mazzola a Peccioli può ospitare 2000 persone! Qui c’è un altro dei Giganti che guarda i tanti spettacoli. Siamo fuori dal centro storico e mi ripropongo di tornare l’anno prossimo per il Festival 11 Lune che si svolge a luglio.
La nostra passeggiata è continuata tra chiassi e panorami con un bel gelato alla Caffetteria Gelso d’Oro con un bel panorama e vista sull’ Anfiteatro.
Infine, prima di goderci Peccioli by night con le sue luci al neon abbiamo goduto dei buoni piatti dell’Osteria Caffè Haus!