Street art e vintage shopping a Londra

Quando ti rechi a Londra per l’ennesima volta perché adori ogni risvolto di questa incredibile e poliedrica metropoli, cominci a stufarti degli stessi posti strapieni di turisti che ingolfano i marciapiedi carichi di sacchetti dello shopping e ti metti a cercare alternative

Lontano dalla folla

Shoreditch da quartiere malfamato a trendy, riferimento per la comunità hipster

Questo è esattamente ciò che mi è successo, ed è anche il motivo per cui, un bel giorno di ottobre, mi sono ritrovata nel quartiere di Shoreditch, nell’East End.
Avevo letto qualcosa al riguardo: sapevo quindi che un tempo questa era una zona industriale, e che nel diciannovesimo secolo era davvero molto malfamata, con crimine, prostituzione e povertà a go-go. A partire dalla fine dello scorso secolo, invece, come molti Borough di Londra investiti dal fenomeno dell’espansione del centro, la gentrification, Shoreditch ha cambiato la sua identità, diventando un quartiere trendy, pieno di negozietti e locali alla moda. Nonché sede naturale degli hipster


 Brick lane: Mattoni e mercati

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La prima impressione positiva l’ho ricevuta dalle costruzioni in mattoni: le case un tempo popolari (oggi quotate milioni, di sterline) e le ex fabbriche con alte ciminiere, tutte riconvertite in magazzini, negozi, locali. Da appassionata di esplorazioni urbane, la sensazione di ritrovarmi proiettata nel passato, agli inizi dell’era industriale, con quella bella aria greve di fumi di carbone, mi ha subito messa di buonumore. Ed è con questo stato d’animo che sono entrata nell’Old Spitalfields Market, credendo che ciò che ne avevo letto, ovvero che ospitasse bancarelle “etniche” a tema a seconda del giorno della settimana, rispondesse al vero.

Insomma, almeno qualche artigiano che vendesse prodotti lavorati a mano me l’aspettavo! E invece quasi tutti propongono magliette stampate in serie con gattini punk e amenità simili… Ci sono anche oggetti molto belli, come gioielli d’argento e accessori in pelle, ma per il resto niente di che. Mi ha colpito, tra tutti, lo stand di un signore che offre servizi di riflessologia plantare: ti sdrai comodamente sulla poltroncina, con una mascherina sugli occhi e le cuffie nelle orecchie, e per un po’ ti fai massaggiare i piedi. Sei praticamente in mezzo alla strada, ma che importa: Londra è anche questa!


Il regno del vintage a Londra

In realtà cercavo un negozio in particolare, e l’ho trovato proprio dietro lo Spitalfields: si chiama Absolute Vintage ed è il regno del vintage shopping a Londra. Appena entri le tue narici vengono colpite da quel particolare odore di vecchie scarpe che si percepiva un tempo nelle botteghe dei ciabattini.

E non puoi fare altro che perderti in mezzo a una miriade di scaffali e attaccapanni pieni zeppi di vestiti, borse, calzature appartenuti a chissà chi. Ottima l’idea di suddividere gli articoli per epoca: sono rimasta particolarmente incantata dal settore anni ’30. Cose indossate da persone vissute più di ottanta anni fa! I prezzi sono scandalosi, ma devo ancora trovare un qualsiasi posto economico, a Londra.

Il labirinto dell’usato

Tutto intorno all’Absolute Vintage c’è un vero e proprio labirinto di vicoli strabordanti di negozietti e bancarelle che offrono qualsiasi cosa, purché usata. Dal telefono in bachelite, a libri, stampe, dischi in vinile, grammofoni, fotografie… Sembra quasi di esplorare il relitto di un transatlantico affondato con un carico di ricordi post-bellici. Non sono una fanatica di Instagram ma mi piace scattare e pubblicare foto: be’, lì non ho potuto farne nemmeno una perché è rigorosamente vietato, come ricordano i numerosi cartelli scritti in più lingue, nemmeno fosse un’area militare.


 Graffiti famosi (e non)

Pazienza: nel resto del quartiere c’è materiale in abbondanza da ritrarre. Basta perdersi per le strade circostanti, infatti, per ritrovarsi nel regno della street art. Artisti famosi e perfetti sconosciuti hanno disseminato Shoreditch con le loro opere: Shok-1, Monsu Plin, Stik, Lewis Campbell, Roa, e – se si è abbastanza fortunati da trovarne uno prima che venga cancellato o vandalizzato – nientemeno che Bansky.

Londra, i cui colori predominanti sono il grigio e il marrone (soprattutto quando il tempo è piovoso o nuvoloso, ovvero quasi sempre), grazie a questo vero e proprio museo all’aperto regala a chi passeggia un’esplosione di fantasia e creatività che ti fa quasi rimpiangere di non essere altrettanto bravo con le bombolette spray. Personalmente, infatti, ho sempre invidiato chi, con pochi tratti, riesce a delineare volti e paesaggi, a raccontare storie, a trasmettere emozioni.


 Negozi unici

Per chi, come me, è sempre alla ricerca di qualcosa di veramente originale, Shoreditch è una garanzia. Se avete la fortuna di possedere una bella barba (o un fidanzato che ce l’ha, come nel caso dell’amica che ha seguito una delle mie esplorazioni), How to Beard fa per voi!

Ma la scelta è veramente vastissima: dal famoso Cereal Killer Cafe gestito da due gemelli hipster che definire strafighi è troppo poco, alla ferramenta stile anni ’50, allo shop di abbigliamento rigorosamente indie, alla bigiotteria artigianale, alla sartoria che utilizza tessuti degli anni ’30…


 Contrasti

Ovviamente non sono tutte rose e fiori: se moltissime stradine di Shoreditch offrono un’oasi lontana dalla folla e dalle grandi catene di distribuzione, molti degli spazi commerciali di Brick Lane sono occupati da fondi illuminati da impietose luci al neon e strabordanti di paccottiglia a buon mercato. Ma anche questa è Londra, con i suoi contrasti e la sua sterminata offerta di cose da fare e da vedere.


Street art e Vintage shopping a Londra

Street art e Vintage shopping a Londra dovevado.net
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