Viareggio è la città toscana detta la Perla del Tirreno. Siamo in provincia di Lucca. Un itinerario per esplorarla è quello da fare in primavera prima che inizi la piena estate quando la città di riempie di amanti del mare.
Un itinerario che abbraccia sia la costa che la parte retrostante dove si nascondono tante meraviglie. Viareggio vista da questo punto di vista non usuale mostra tutta la sua bellezza e potenzialità fatta di storia, natura e sapori. Senza dimenticare il suo carnevale famoso in tutto il mondo.
Che sia un itinerario intrapreso all’inizio della bella stagione o alla fine della primavera avrete sicuramente un bel ricordo da mettere nel taccuino del cuore. Prima di addentrarci nel territorio che si stende alle sue spalle visitiamo la città.
Ecco un itinerario classico per capire cosa fare in vacanza a Viareggio
Viareggio Itinerario in città
Cosa vedere a Viareggio
Torre Matilde
Partiamo dal luogo più storico la Torre Matilde. Fu costruita nel 1534 per difendere le merci che erano nei magazzini e del borgo che stava nascendo. Qui c’erano molti carcerati costretti a lavorare e infatti la torre è stata carcere e poi bagno dei forzati. Una zona che era acquitrinosa e che ha iniziato uno sviluppo a partire dal 1740 anno in cui iniziarono le bonifiche.
Viareggio è un porto che si trova alla foce del Canale della Burlamacca, emissario del Lago di Massaciuccoli. Oggi a Viareggio ci sono cantieri navali tra i più famosi del mondo.
Dalla Torre Matilde per la storica Via regia che collegava Lucca con la costa, si arriva in passeggiata.
Il Molo di Viareggio
Dalla passeggiata prendiamo il molo di Viareggio che si inoltra verso il mare. Qui con calma si può passeggiare e respirare l’aria del mare tra silenziosi pescatori e gabbiani. Sul molo la scultura dell’ Attesa, monumento in bronzo di Inaco Biancalana che ricorda le origini della città fatta da costruttori di barche e pescatori.
La passeggiata
La passeggiata di Viareggio in realtà è il Viale Giosuè Carducci. Due chilometri e oltre di ampia passeggiata completamente senza auto con tanti bei negozi da vedere. Dalla Via Marco Polo procedendo verso nord si arriva alla Terrazza della Repubblica fino ad incrociare la Fossa dell’Abate. al confine con Lido di Camaiore.
In passeggiata si possono ammirare i molti edifici in stile Liberty che raccontano un altro periodo importante per la città.
Da dove deriva il nome? Dai magazzini londinesi di Sir. Arthur Liberty che vendevano oggettistica e tessuti ispirati a questo stile.
Viareggio e il Liberty
Lo stile Liberty, caratterizzato da fiori e piante e motivi arabeggiati a Viareggio trovò un ambiente perfetto per la sua espressione. La città è sempre stata una meta di grandi artisti in cerca di ispirazione e relax e per questo molti dei suoi palazzi riflettono questo stile e raccontano un periodo.
Cosa vedere tra i palazzi Liberty di Viareggio
- SuperCinema Savoia del 1927 che accoglieva il famoso Caffè Savoia, dove si ritrovavano intellettuali e artisti del periodo.
- Il Teatro Eden costruito nel 1930. Oggi è un cinema ma un tempo era un vero teatro il cui palcoscenico era calcato da grandi artisti.
- Emporio Magazzini Duilio 48 finito nel 1930. Un grande magazzino che aveva la sede principale a Firenze ( da vedere anche quello fiorentino). Bello e ricercato con i motivi ornamentali tipici.
- Chalet Martini una delle costruzioni più antiche della città datato 1899. E’ in legno come lo erano tanti edifici andati distrutti nell’incendio del 1917 di cui Viareggio fu vittima. Guardandolo si comprende come doveva apparire la passeggiata in quel periodo.
- Il Gran Caffè Margherita del 1929 che è il più conosciuto, un simbolo della città con le sue cupole colorate. Oggi è un caffè e una libreria Mondadori ma prendersi un caffè qui fa sempre un bell’effetto.
- Due bagni: Bagno Balena Bagno Martinelli e del 1928. Rimaneggiati ma ancora in grado di regalare la memoria di ciò che fu.
- Grand Hotel Royal bellissimo e immenso e un tempo era un’abitazione privata. Costruito nel 1925
- Ville e villini sparsi per la città: da Villa Tina a Villa Argentina che ospita mostre ed è visitabile. Villino Chizzolini del 1910 sul viale a mare e riconoscibile per le ceramiche che raffigurano scene di caravelle sul mare. Villino Caprotti del 1914, che oggi è sede della Fondazione Centro Matteucci per l’Arte Moderna.
Viareggio e le sue pinete
La Pineta di Ponente e pineta di Levante ma dalla città si accede a quella di Ponente. Qui si passeggia e ci si gode il fresco quando fa caldo.
Viareggio zona mercato
Prendendo Via Fratti da Villa Argentina si arriva al Mercato delle città. Qui pescherie e negozi, bontà e profumi di cibo che si mescolano. Un autentico Viaggio nella Viareggio reale.
Al mercato si possono trovare vere specialità si può mangiare in qualche risto-pescheria e acquistare i prodotti di Gombitelli. Qui una bottega meravigliosa vende i prodotti del salumificio Triglia dove, da molte generazioni, si producono salumi. E assaggiati avrete voglia di andare nel delizioso borgo di Gombitelli dove il salumificio si trova nell’entroterra di Camaiore.
Villa Paolina
Con Villa paolina la storia delle città torna a parlare. Siamo in Piazza Shelley facilmente raggiungibile dal mercato. Paolina era la sorella di Napoleone Bonaparte che qui, davanti al mare, volle la sua villa.
Da Viareggio a Massaciuccoli
Nei dintorni dei Viareggio si trovano perle rare. In questo nostro articolo troverete altri itinerari da fare introno a Viareggio.
Viareggio cosa mangiare
I sapori di Viareggio sono quel del mare ma la cucina di terra si insinua regalando ottimi piatti. Partendo da qui consiglio i Tordelli versiliesi con il loro ripieno di carne ma anche la famosa trabaccolara, piatto tipico viareggino. Il nome viene da prende il nome dal trabaccolo, cioè dall’imbarcazione che i pescatori di San Benedetto del Tronto portarono a Viareggio nel 1920 circa.
Da non perdere il Cacciucco Viareggino che si differenzia da quello livornese per la consistenza e anche per qualche “C”. Poi ancora gli spaghetti con i nicchi cioè arselle, telline, ecc…E per dolce una torta di zucchine: La scarpaccia dolce.