Alla scoperta dei parchi nazionali americani

I parchi nazionali americani e la West Coast campeggiavano in cima alla mia lista delle “cose da fare” da ormai troppi anni e quando mi è stato proposto un semplice viaggio a San Francisco non ho esitato un attimo prima di accettare. Mi sono ben guardato però dall’avvisare il mio povero compagno di viaggio che ero intenzionato a trasformarlo in un’avventura leggermente più impegnativa e mi sono subito messo al lavoro, il risultato è stato un tour di 13 giorni che oltre a San Francisco ci ha portato ad attraversare sei stati e visitare nove dei tanti parchi presenti in quest’area. Risultato di scelte non facili proverò a portarvi con me in quella che è stata una delle avventure on the road più belle e cariche di emozioni che abbia mai vissuto…

Per i dettagli di ogni singola tappa vi rimando agli articoli che usciranno nelle prossime settimane, in questo mi limiterò solo a raccontarvi il percorso che abbiamo seguito.

Visitare San Francisco

Golden Bridge - San Francisco

Eccomi qua, carico ed emozionato come sempre alla vigilia di ogni partenza! La prima tappa del nostro itinerario è San Francisco (non poteva essere altrimenti o rischiavo di essere linciato prima ancor di partire) dove arriviamo riposatissimi dopo “sole” 16 ore di volo (2 e 30 sono state di scalo a Londra). E’ l’ora di pranzo ed il resto della giornata insieme alle due successive ho deciso di lasciarle a disposizione per la visita della città e per riprenderci dalle 9 ore di fuso orario.

Il Sequoia National Park

Il quarto giorno siamo pronti ad alzarci di prima mattina, ritirare la nostra auto ed abbandonata la città dirigerci a sud per poter ammirare da vicino gli alberi più grandi al mondo nel  Sequoia National Parkil primo dei parchi nazionali americani del mio tour.

All’ingresso di questo come degli altri parchi nazionali americani che abbiamo visto, anche voi troverete un casello dove pagare ad un ranger la quota di ingresso di 35$ a macchina, vi è utile sapere però che esiste un abbonamento annuale che al costo di soli 80$, sempre per ogni auto, vi garantirà l’accesso in tutti i parchi nazionali americani senza ulteriori spese (più avanti vi indicherò quelli non inclusi perché privati) che vi consiglio di chiedere al momento dell’ingresso del primo che deciderete di visitare.

Yosemite National Park

Trascorsa la giornata nel parco dove siamo arrivati intorno alle 11 del mattino ci spostiamo verso Kingsburg dove, dopo circa un’ora di strada, arriviamo giusto in tempo per cenare e raggiungere l’hotel dove passiamo la notte. Da qui siamo già di strada per raggiungere lo Yosemite National Park  il giorno seguente dove trascorriamo la giornata fra boschi, cascate ed enormi monoliti granitici. Una sola giornata non permette certamente di esplorare tutti i sentieri del parco ma scegliendo quelli giusti riuscirete comunque ad ammirarne le attrazioni principali.

Yosemite National Park

Lasciamo il parco e percorrendo la Highway 120 raggiungiamo Bishop dove pernotteremo in uno dei pochi motel presenti in città. Fate molta attenzione perché questa strada panoramica regala si paesaggi meravigliosi ma raggiunge 3.000 metri di quota ed è chiusa per neve per la maggiora parte del’anno! Generalmente il periodo di chiusura va da Novembre a Maggio ma informatevi prima di partire sul sito del parco per evitare spiacevoli sorprese.

West Coast - Nevada - Dead Valley
Death Valley – La Valle della Morte

Death Valley National Park

Come ormai avrete capito la sera andiamo a letto presto, la mattina le sveglie non sono certo da vacanza relax e come se non bastasse oggi dovremo attraversare nientemeno che uno dei luoghi meno ospitali della Terra. Nonostante sia soltanto l’inizio di giugno la temperatura raggiunge già i 44 °C, la vegetazione è praticamente inesistente e l’aria condizionata dell’auto è diventata la nostra nuova migliore amica.
Penserete: “Ma chi ve l’ha fatto fare?” ed in effetti per un attimo il dubbio è sorto anche a noi ma in realtà dopo solo poche ore siamo già follemente innamorati della Death Valley.

Las Vegas

Attraverso un susseguirsi di ambientazioni surreali ed affascinanti ce la lasciamo alle spalle e raggiungiamo, quando ormai il sole sta tramontando, Las Vegas dove trascorriamo la notte.

Siamo a Las Vegas e siamo stanchi dopo un’intera giornata trascorsa nel caldo torrido del deserto ma questa sera il letto non ci avrà! Le luci della città del divertimento per eccellenza meritano una passeggiatina serale ed è impossibile resistere alla tentazione di una puntatina in uno dei tanti casinò che la animano.

Bryce Canyon National Park

Il giorno seguente ci concediamo il lusso di una sveglia ad un orario più vacanziero e dopo una colazione veloce siamo di nuovo in strada, direzione Bryce Canyon! Ci fermiamo per pranzare lungo il tragitto ed arriviamo al parco nel tardo pomeriggio quando il sole che inizia la sua discesa tinge le rocce che lo caratterizzano ancor più di rosso offrendo uno spettacolo indimenticabile.

Bryce Canyon

La notte la trascorriamo in un motel li vicino, poco fuori dalla cittadina di Panguitch, letteralmente in mezzo al nulla e set perfetto per un film su qualche serial killer americano. Questo, come gli altri piccoli paesi dove ci siamo fermati e dove abbiamo potuto vedere un piccolo spaccato della vera America, è stato un aspetto fondamentale per rendere indimenticabile questa nostra esperienza.

Antelope Canyon

Bryce Canyon
Effetti di luce nel Antelope Canyon

Quello che visitaimo il giorno seguente è uno dei luoghi più belli, unici ed indimenticabili da poter vedere nella vita: l’Antelope Canyon! Attraverso un tour guidato (il parco è privato e non può essere visitato diversamente) veniamo accompagnati fra le strette sponde di questo luogo magico ed anche se la durata della visita è piuttosto ridotta è più che sufficiente per stampare nelle nostre menti i colori e le forme unici di questa meraviglia.

Monument Valley

Proseguiamo verso il parco successivo, l’unico in cui ci siamo concessi il lusso di dormire ma solo perché tramonto e alba sono i momenti migliori per apprezzarne la bellezza.
La Monument Valley è una tappa obbligata per chi si appresta ad affrontare un giro da queste parti, anch’essa di proprietà degli indiani Navajo non è inclusa nell’abbonamento e l’ingresso costa 20$ per un’auto con a bordo massimo 4 persone. Dormire qua è stata un’ottima scelta sia per le bellezza del posto che per la tranquillità che lo circonda.

Arches National Park

Proseguendo il nostro percorso sulla Route 163 è impossibile non fermarsi per godere di un’ulteriore vista della valle da un’altra prospettiva non meno affascinante. La strada ci porterà ci porterà in un paio d’ore all’Arches National Park che come potete facilmente capire dal nome è caratterizzato da gran numero di enormi archi di roccia naturali.

Monument Valley
In direzione della Monument Vally

Mesa Verde National Park

Dopo averlo visitato ci spostiamo a dormire nella graziosa cittadina di Monticello pronti per proseguire verso il punto più ad est di questa nostra avventura. Un po’ fuori mano e forse per questo meno conosciuto il Mesa verde National Park è unico nel suo genere. Siamo ormai in Colorado ed abbiamo l’opportunità imperdibile di visitare i villaggi indiani costruiti nelle caverne naturali che caratterizzano queste zone. Le foto che avevo visto prima di partire e che mi avevano convinto a spingermi fino a qua sono niente in confronto all’emozione di vederli dal vivo!

Mesaverde National Park

Grand Canyon National Park

Ahimè il tempo è tiranno e dobbiamo ripartire nel primo pomeriggio, la strada da fare e lunga e dobbiamo raggiungere Flagstaff in Arizona da dove poi partire all’indomani alla volta dell’ultimo dei nove parchi che abbiamo deciso di visitare. Per esser certi di non rimanere delusi dopo così tante bellezze non potevamo che lasciarci per il finale un grande classico: il Grand Canyon!

Grand Canyon

Abbiamo deciso di visitarlo dall’ingresso ovest dove dopo un tour in elicottero abbiamo potuto anche visitare le ricostruzioni di un villaggio indiano ed uno di cowboy, molto turistico ma divertente.

Passiamo qua l’intera giornata per tornare poi quando ormai è sera a Las Vegas dove trascorrere l’ultima folle notte prima del nostro volo che il giorno seguente ci riporterà a casa! (in realtà sulla via del ritorno mi sono regalato una sosta di quattro giorni a New York ma questa è una storia che vi racconterò un’altra volta… ;)  )

State pensando perché tornare fino a Las Vegas? Per questa ed altre informazioni che potranno tornarvi utili nell’organizzazione del vostro itinerario personale vi consiglio di leggere anche Sognando la West Coast: consigli utili prima di partire…dove racconto un po’ di informazioni utili scoperte durante l’organizzazione di questo viaggio e che potranno fare sicuramente comodo anche a voi!

Parchi nazionali americani
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