Il viaggio di cammino. Una moda? No, ma è pur vero che sempre più persone si dedicano al viaggio a piedi e intorno è nata anche tutta la letteratura di viaggio con i suoi appassionati.
Uno dei cammini più famosi è quello di Compostela che può essere fatto tutto o in parte ma che richiede tempo e pratica.
Quello di cui vorrei parlare oggi è il cammino che unisce Toscana ed Emilia Romagna ed è chiamato la via degli Dei. 100 chilometri di marcia attraverso L’Appennino con panorami dal sapore antico. A piedi o anche in mountain bike la Via Degli Dei è uno dei percorsi da fare.
Già il nome ha la sua aura magica ma questa era una delle vie che gli Etruschi, fondatori di Fiesole, usavano per raggiungere Felsina, nome dato dagli Etruschi a Bologna (poi cambiato dai romani in Bononia).
I Romani la sfruttarono e infatti il percorso si rifà all’antica strada militare romana Flaminia Minore, percorso poi ripreso nel Medioevo anche se in maniera ridotta. Divenne, infatti un semplice sentire tra le montagne attraversato da viandanti e cavalieri.
Oggi lungo la Via degli dei si vedono ancora resti del tracciato della Flaminia minor nei pressi di Pian di Balestra.
Una via facile da fare
Il percorso, ricostruito a partire dagli anni ’90, attraversa numerosi luoghi di interesse naturalistico e paesaggistico a quote intorno ai 1000 m s.l.m. Se vi sembra faticoso posso dirvi che si fa facilmente in pochi giorni e, zainetto in spalla, ci si può godere, nella bella stagione, una bella vacanza di cammino.
Le nove tappe
In queste tappe potrete assaggiare buona cucina e riposare beatamente. Qui vi mettiamo cosa offre la zona. Ricordate di prenotare perché nella bella stagione questa antica via è molto frequentata.
Bologna – Chi viene dal Nord partirà da Bologna chi viene dal sud Partirà da Firenze ma, comunque sia il vostro punto di partenza, un giorno per visitare la città lasciatelo libero.
Si inizia con la mitologia. Si sale verso il Monte Adone per poi affrontare il Monte Venere, in latino Venus, Veneris una delle maggiori dee romane.
Si incontra poi la Flaminia Militare. L’antica strada militare, la troveremo per alcuni tratti.. stiamo calpestando un selciato del 187 a.C.
Passo della Futa. Questo passo regala scorci stupendi. Di qui è passata anche tanta storia anche recente e un saluto ai caduti che riposano in uno dei più famosi cimiteri militari della Seconda Guerra Mondiale è d’obbligo.
Osteria Bruciata o Passo del Giogo? tra i passi della Futa e del Giogo c’è un altro passo, oggi totalmente abbandonato: il Passo dell’Osteria Bruciata. Pare che fosse proprio sulla Flamina e sappiamo che ci sono tante le leggende che ruotano intorno a questo luogo.
Già in una carta del 1585 relativa ad una disputa giudiziaria su alcuni terreni si parla del passo dell’Osteria Bruciata e di una costruzione “ruinata” che si trovava al passo.
Luoghi dove fermarsi a meditare
Monte Senario e il suo convento sono una delle tappe dove fermarsi. Convento, monastero, eremo. Sette secoli di storia per questo luogo di culto amato dai fiorentini, dove i frati producono ottimi liquori artigianali, miele e altre bontà della zona.
L’Etrusca Fiesole, arroccata su uno dei colli che guardano la piana di Firenze, è ricca di reperti archeologici e merita di essere visitata. Tracce delle possenti mura etrusche, tombe, resti più tardi del periodo longobardo e naturalmente il bel teatro romano che nella bella stagione offre spettacoli di grande livello.
Prima di scendere verso Firenze ecco un’ultima “fatica” da affrontare ma che vi ripagherà dello sforzo.
Da piazza Mino da Fiesole cioè la piazza principale raggiungete la collina di San Francesco, attraverso una strada in pietra che vi porta fino al convento. Qui godetevi il panorama prima di scendere verso la culla del Rinascimento: Firenze
Firenze è un museo a cielo aperto e non si può visitare in un giorno. Quindi prendetevi tempo. E se avete lasciato l’auto a Bologna prendete il treno dal centro di Firenze e in 30 minuti ci sarete.
Per affrontare il cammino oltre a tante guide vi consiglio di leggere il sempre prezioso Paolo Ciampi con la sua narrativa di viaggio accattivante.