Père-Lachaise, il più famoso dei cimiteri parigini e il più visitato al mondo, eterna dimora di alcune delle menti più brillanti e geniali di tutti i tempi come Oscar Wilde, Jim Morrison e Frédéric Chopin. Tappa obbligatoria per scoprire il lato dark della Ville Lumière
Père-Lachaise: affascinante e romantico o lugubre e funesto?
Oltre 800.000 anime riposano nel più famoso cimitero di Parigi, nel 20esimo arrondissement. La vastità di questo luogo è stata una delle cose che mi stupito di più. E che continua a stupirmi tutte le volte che vi torno.
Le lapidi delle tombe famose si susseguono una all’altra. Come se fossero onde marine, scivolano giù dalla collina e pare quasi che tocchino la città.
Con i suoi 44 ettari, Père-Lachaise è l’ultima dimora di alcune tra le menti più illustri, Chopin, Moliere, Edith Piaf, Rossini, Oscar Wilde, Jaques Luis David, tanto per citarne alcuni. La struttura è talmente complicata che all’ingresso forniscono mappe cartacee con le coordinate per rintracciare i personaggi illustri. Una specie di caccia al tesoro per morti.
La prima volta che ho varcato i cancelli del cimitero era il Novembre 2008 ed ero a Parigi con amici per festeggiare il mio diciottesimo compleanno. Di comune accordo, abbiamo deciso di sfidare il freddo autunnale per rendere omaggio ai grandi del passato.
“Come un ago in un pagliaio” è il sentimento che pervade chi, con la testa seppellita nella cartina scruta i nomi tra le lapidi alla ricerca di dove è sepolto Jim Morrison o della tomba di Oscar Wilde.
Cari avventurieri di macabre e lugubri avventure, non disperate!
Prendetevi il tempo che vi occorre, percorrete i sentieri guardandovi intorno, ammirate la dolcezza dalla collina e accarezzate gli alberi con lo sguardo. E se vedete un crocchio di gente che si affolla intorno a una tomba, affrettatevi! Di sicuro c’è seppellito qualcuno di famoso!
Per questa affascinante e funerea caccia al tesoro, vi consiglio di soffermarvi un attimo all’ingresso, localizzare sulla cartina le tombe che desiderate visitare e poi avventurarvi nel formicaio di vite perdute, alla ricerca dei vostri VIP preferiti. Noi siamo andati un po’ a caso, ma avevamo bene chiaro in mente a chi desideravamo rendere ommaggio.
Ecco qui l’elenco dei nostri defunti preferiti.
Oscar Wilde giace cosparso da baci di rossetto
Dopo oltre un secolo dalla sua morte (1900), Wilde è oggi ricordato tanto per la sua bravura letteraria (ad esempio The Picture of Dorian Gray) quanto per la sua esuberante, per l’epoca, vita personale. Imprigionato perché accusato d’oscenità e di sodomia, fu costretto ai lavori forzati dove le uniche letture consigliate erano la Bibbia e The Pilgrim’s Progress, in prigione la sua salute cominciò a deteriorarsi e una volta uscito, in quasi completa povertà, andò in Francia dove, ridotto senza denti anteriori, mendicava monete.
Diverse speculazioni aleggiano intorno alla sua morte, alcune fonti dicono che fu la meningite a portarlo via, altre la sifilide, altre ancora un’otite che degenerò con cause drammatiche.
Sicuramente ci fu una prostituta, di nome Old Jess, ma se fu lei la causa della morte non c’è dato saperlo.
Inizialmente seppellito nel cimitero di Bagneux, fuori Parigi, nel 1909 i resti di Wilde furono poi trasferiti a Père Lachaise.
L’imponente monumento, eretto da Jacob Epstein, che accompagna la tomba riporta un epitaffio tratto dalla Ballata del carcere di Reading:
“Lacrime sconosciute riempiranno
l’urna della Pietà per lui.
Avrài lamenti degli uomini esiliati,
per gli esiliati esiste solo il pianto.”
Fan sfegatati hanno impresso sulla tomba marmorea baci rosa e rossi, altri hanno pensato bene di lasciare le loro firme o piccoli pensieri graffiando la pietra: spesso la linea tra vandalismo e ammirazione è molto sottile.
Jim Morrison e il concetto di immortalità
Chiunque dica che l’immortalità non esiste, ha torto. Quella fisica, s’intende.
Ed è davanti alla tomba di Jim Morrison che ci si rende conto della vastità, dell’importanza, che certe figure hanno avuto e che continueranno ad avere: alcuni cantanti, musicisti, artisti sono riusciti a toccare delle corde così profonde nell’animo umano che diventano leggendari, immortali, impermeabili al trascorrere del tempo. Morrison è sicuramente uno di questi: tant’è che ovunque nel mondo le ragazzine gli rubano le sue frasi per scriverle sui diari di scuola, sui banchi, nei cessi dei bar.
Ognuno di noi ha un paio di ali, ma solo chi sogna impara a volare
Jim Morrison è tutt’altro che morto: è vivo e vegeto e la tomba cosparsa di fiori e monili ne è la testimonianza. Alziamo il volume e cantiamo “come on baby, light my fire”.
Ahimè qualche fan ha tentato di portarsi via un pezzo di lapide, altri ci sono chiaramente riusciti, fatto sta che la tomba ha subito violenti atti vandalici ed oggi è circondata da una recinzione per scoraggiare i più audaci.
Attenzione a dove vi appoggiate! In modo molto originale, alcuni visitatori hanno decorato un albero vicino con gomme (masticate) colorate. Lucchetti simbolo d’amore eterno spuntano come funghi intorno alla tomba. Se tendete l’orecchio ascolterete amanti scambiarsi le promesse “se dovessi scegliere tra il tuo amore e la mia vita, sceglierei il tuo amore, perché è la mia vita” (J. Morrison).
Frédéric Chopin, il pianista romantico
Chopin, compositore polacco della prima metà dell’‘800, morì di tubercolosi alla giovane età di 39 anni. Tra le mie preferite, la composizione Fantaisie Impromptu, Op 66. Il cui suono sale, sale, sale in un groviglio di note fino a distendersi e a rilassarsi nella parte centrale, per poi riprendere l’inseguimento in un climax ascendente di colori e vibrazioni.
“Ogni difficoltà trascurata sarà un fantasma
che più tardi disturba il tuo riposo.”
Mentre il cuore riposa a Varsavia, nella chiesa di Santa Croce, i resti del musicista sono nel cimitero parigino, sorvegliati da Euterpe, la musa della musica che piange abbracciando una lira rotta.
Bizet e la bellissima gitana
Coetaneo di Chopin, Bizet dette musica alla Carmen, storia di una bella zingara che non crede alla costanza dell’amore, il suo, è un amore libero come un uccello ribelle.
«Giammai Carmen cederà!
Libera è nata e libera morirà!»
Abelardo ed Eloisa
I resti più vetusti del cimitero sono senza dubbio quelli di Abelardo ed Eloisa, una coppia che nel 1100 si giurò segretamente amore eterno. Dopo essersi dedicati poemi e poesie, lei rimase incinta, lui la rapì e la sposò, ma essendo un chierico, dovettero fare tutto di nascosto.
Quando furono scoperti, per evitare scandali, Abelardo mandò Eloisa a nascondersi in un monastero, ma la famiglia di lei, pensando che Abelardo l’avesse costretta a farsi monaca, decise di aggredirlo e di castrarlo.
Il figlio fu chiamato Astrolabio. Eloisa, divenuta badessa, guidò un oratorio e centro di cultura. Abelardo indossò l’abito dei monaci di Cluny e divenne insegnante monasteriale. Sembra che morirono senza rivedersi più, ognuno vestendo gli abiti della missione, nel 1817 i resti dei due amanti furono finalmente riuniti e da allora riposano insieme.
Ad onor del vero, tre su quattro, me inclusa, avevamo storia dell’arte tra le materie curricolari, per cui uno dei motivi che ci ha spinto a salire fino a Pére-Lachaise sono state le tombe degli artisti Delacroix e Jaques Luis David.
Eugène Delacroix: il Principe dei Romantici
Viaggiatore inarrestabile, Delacroix ha attraversato Europa e Africa guidato dal fascino che i paesi esotici emanano. Dai suoi viaggi ha tratto ispirazione e intingendo il pennello nella tavolozza del mondo ha tessuto su tela alcuni dei capolavori dell’epoca Romantica.
Jacques-Louis David: il regicida
David aprì la strada al neoclassicismo, chiudendo quindi il capitolo frivolo del Rococò che aveva segnato l’Ancien Régime. Fervente e attivo sostenitore della Rivoluzione Francese, fu imprigionato con l’amico Robespierre e dopo la caduta di Napoleone andò prima a Bruxelles poi in Olanda, infine fu investito da un carro all’uscita di teatro e morì. Accusato di regicidio (Luigi XVI) non poté essere seppellito in Francia, così trovò riposo a Bruxelles. Nella tomba presente a Père-Lachaise, si dice che vi sia seppellito il cuore del pittore, che riposa con il corpo della moglie.
Père-Lachaise: cimitero monumentale e multireligioso
Era il 1804 quando un decreto Napoleonico aprì le porte del cimitero Pere Lachaise ad altre confessioni religiose, in particolare Ebraismo e Islam. Purtroppo come spesso accade, un passo in avanti è accompagnato da dieci passi indietro: nel 1881 una legge abroga il decreto e proibisce a fedi diverse dal cattolicesimo l’interramento.
Camminando non si possono fare a meno di notare le meno “sexy” ma altrettanto interessanti e affascinanti tombe delle persone “normali”. Sebbene i loro nomi non siano passati alla storia, di certo le strutture marmoree che inneggiano alla vita non rimangono inosservate.
Infatti, il cimitero di Père Lachaise non è soltanto un’attrazione turistica, è il luogo dove ancora oggi vengono seppelliti familiari, amici, lavoratori, fornai, avvocati o professori. Abbiate rispetto per il dolore altrui, sebbene sia un’attrazione turistica è prima di tutto un luogo sacro di raccoglimento e preghiera.
Ovunque mausolei giganti, cappelle sfarzose, statue e persino una pagoda costellano le dimore ultime di celebri personaggi. Potenti monumenti sovrastano tombe d’ogni sorta, materiale e dimensione: alcune fatiscenti e in decomposizione, segno forse che la dinastia si è spezzata, altre perfettamente lucidate, probabilmente i vivi le stanno mantenendo pulite aggiungendo fiori di tanto in tanto. Tutto intorno, giganteschi, mostruosi, castagni e cipressi stanno di guardia alla collina e proteggono le anime di chi è stato seppellito qui, nel silenzio, in uno spiazzo verde che ammira e osserva le luci di Parigi. Qui, dove tutto tace, tutto è cheto, una tregua dal caos mondano della capitale francese, qui dove tutto è immobile, ovattato da un silenzio che ci ricorda la caducità della vita, e ci percuote da dentro affinché si viva appieno.
Info utili
Il cimitero è diviso in quadranti, come se fosse una battaglia navale o un’enorme scacchiera. Alcune delle tombe che abbiamo visto in questo articolo sono nelle seguenti divisioni:
Oscar Wilde: 89
Jim Morrison: 6
Frederic Chopin: 11
Niente paura, all’ingresso troverete una comoda mappa cartacea che vi condurrà lungo il percorso. Le tombe più turistiche, comunque, sono ben riconoscibili dal capannello di gente che si affolla intorno.
Come arrivarci
Metro: prendere la linea 2 o 3 e scendere alla fermata Père-Lachaise che corrisponde con l’angolo Est del cimitero alla stazione Philippe Auguste sulla linea 2.
Non tutti sanno che…
Se alla salita preferite la discesa, potete scendere alla fermata dopo, Gambetta, che peraltro è la più vicina alla tomba di Oscar Wilde e che vi lascerà in cima alla collina.
Il resto della visita sarà quindi tutto in discesa!
Mappa del Cimitero di Père-Lachaise
Per orientarsi al meglio all’interno di questo famoso cimitero per fortuna ci sono diverse mappe e cartine a disposizione dei visitatori, sia cartacee che per cellulare, ma qui sotto trovate la nostra mappa così per darvi una mano alla pianificazione della visita!
18 risposte
Sono stata diverse volte a Parigi, ma mai in questo cimitero. L’idea sinceramente mi inquieta un po’, anche se ci sono storie importanti e dalle tue foto si vede che è molto bello
Ciao Claudia, niente di inquietante, vedrai! Ti consiglio l’autunno, le foglie a sfumature rossastre rendono tutto più magico!
Ho passato un pomeriggio a vagare tra le tombe..luogo suggestivo..pieno di segreti !!!
Sono sincera: i cimiteri non mi affascinano, preferisco ricordare Morrison o Oscar Wilde attraverso le loro opere/canzoni, piuttosto che visitando una tomba. Trovo però molto belle, da un punto di vista artistico, le tombe di Chopin o di Abelardo ed Eloisa. Visto in questo modo, forse il cimitero potrebbe anche piacermi :)
sicuramente affascinante ma con quel sentiment di paura
Io penso che visitare un cimitero sia qualcosa di sacro e personalmente andare a visitarli, senza avere un caro a cui portare un fiore non mi entusiasma moltissimo. Ma l’articolo è molto interessante, anche perché mi hai fatto conoscere un luogo a me sconosciuto.
Tappa da visitare nel prossimo viaggio a Parigi, sono stata ben 3 volte e non l’ho mai visto!
Molto interessante questo post, quasi un itienrario nel cimitero di Parigi. Io ci sono stata tanti anni fa solo per vedere la tomba di JIm Morrison edopo aver camminato ore, averla tanto cercata, quando ci sono arrivata ci sono stata malissimo, mi aspettavo qualcosa in più. Era nascosta da una tomba enorme, era quasi anonima, ma Jim forse gradisce così! Complimenti per l’articolo
Sono stata a Parigi diverse volte ma non ho mai visitato questo cimitero. Mio fratello invece si è ha pure la foto accanto alla tomba di Jim Morrison. ?
Non sapevo ci fosse anche Oscar Wilde! Sapevo di victor Hugo !!! Ma lui no!
Io però fatico ad andare a visitare i cimiteri monumentali…pensa qui a Genova abbiamo il più grande d’Europa con tombe anche importanti…mai stata!
È più forte di me! Infatti anche a Parigi qui non ci sono andata!
Nicoletta
http://lavieestbellebynicoletta.com
Ciao Nicoletta, il Cimitero di Staglieno, uno dei miei preferiti! Sicuramente ci sarà presto un articolo :) Nell’attesa te ne consiglio la visita, c c’è pure la tomba di De Andrè
E` cosi` che mi piace imparare, non nei banchi di scuola ma spulciando i vari blog e cio` che appassiona le persone. E per questo, grazie.
Quando vivevo negli States, era comunissimo visitare i cimiteri e non sai quante strane scritte o quali personaggi ho visto li`.
Ciao Desire, verissimo, è la cultura anglosassone disseminare cimiteri in mezzo alle città.
Quando studiavo in Inghilterra si andava a ballare, letteralmente, sulle tombe! Infatti una delle chiese della città era stata sconsacrata e adibita a discoteca: bellissima!
Non sapevo nulla della tomba di Wilde e di questa stravagante usanza, la trovo adorabile. :)
Sono un po’ fifona ed onestamente andarlo a visitare mi mette un po’ in ansia ma per chi è amante o vuole conoscere e piace la storia ci sono tante così importanti.
Molto interessante questo post. Sono stata spesso a Parigi, ma non avevo mai pensato di andare a visitare questo cimitero. Ho fatto male e in effetti è inspiegabile che non l’abbia ancora fatto. Infatti nelle visite guidate vengono inseriti spesso i cimiteri perchè, come in questo caso, ti permettono di conoscere la storia e l’arte di una città attraverso le sue storie e i personaggi che l’hanno abitata.
Complimenti per l’articolo, che è fatto davvero molto bene. A Pere-Lachaise sono stata un paio di volte, e ogni volta mi ha tolto il fiato… mi sembra di partecipare, non invitata, a una riunione di grandi personaggi del passato ^^ è davvero emozionante. Si respira un’aria magica.
A Pere-Lachaise non ci sono mai stata, mi piacerebbe moltissimo far visita a questo cimitero immenso per lasciare un fiore a autori che mi hanno sempre affascinata.