Tra le cose belle che ho sempre provato studiando c’è la possibilità di conoscere cose, persone e luoghi nuovi e questa curiosità la riscontro anche adesso: Urbino cosa vedere, facendo l’insegnante, imparare per me è una entusiasmante necessità che mi ha permesso anche di scovare luoghi fantastici da visitare.
Per esempio da anni seguo i corsi di coding organizzati dall’Università di Urbino in modalità Mooc a cura del prof. Alessandro Bogliolo. Grazie alle lezioni e ai riferimenti spesso presenti alla città marchigiana sede della prestigiosa Università, ho deciso di trascorrere qualche giorno a Urbino durante le vacanze primaverili.
Urbino dove si trova
La città di Urbino si trova nelle Marche precisamente nella provincia di Pesaro e Urbino. Fu una delle città più importanti del rinascimento italiano e lo stile architettonico ne rispecchia a pieno le caratteristiche.
Dal 1998 il suo centro storico è dichiarato Patrimonio dell’Unesco
Cosa vedere a Urbino
Urbino si presenta come un vero e proprio gioiello incastonato tra le dolci colline con cui il territorio accoglie il turista. Racchiusa in preziose mura storiche, vi si accede facilmente dalle rampe elicodali egregiamente conservate nel bastione ai piedi dei Torricini del Palazzo Ducale.
Salendo per le antiche rampe si ha subito la sensazione della verticalità che caratterizza Urbino, a conferma del sogno geometrico e Rinascimentale di Federico da Montefeltro. Le rampe sono molto spaziose e ben illuminate, percorribili ( e personalmente testate) anche con il passeggino da bambini. Percorse le rampe si sbuca su una delle strade più caratteristiche del centro, la via del teatro: da un lato si estende il Teatro Raffaello, costruito sul bastione nel 1800, dall’altro lato il Palazzo Ducale con tutta la sua imponenza e il suo fascino.
Di Urbino colpisce molto la cura con cui i monumenti, l’intero centro e le strade sono tenute e che nel loro insieme rappresentano uno dei patrimoni dell’Unesco più significativi in Italia.
Il Palazzo Ducale di Urbino
Come prima meta abbiamo scelto la visita al Palazzo Ducale. In realtà è una vera e propria cittadina fortificata, capace di affascinare grandi e bambini Nel palazzo ducale è ospitato il famoso quadro “la città ideale”, simbolo indiscusso del Rinascimento a livello artistico, urbanistico e emblema per la gestione del potere durante quell’epoca. Lo stesso Palazzo Ducale sarebbe dovuto essere simbolo di tutto ciò e difatti lo è diventato. Il Palazzo Ducale è un vero e proprio scrigno di tesori d’arte e di storia della ricerca scientifica: in queste stanze numerosi artisti hanno soggiornato e lavorato alla corte del Duca di Urbino. Numerosi sono gli ambienti e gli scorci che colpiscono durante la passeggiata nel palazzo e nei suoi giardini: un posto speciale merita “lo studiolo” ricco di intarsi lignei finemente decorati con i giochi prospettici del rinascimento.
La Galleria Nazionale delle Marche
Il Palazzo Ducale di Urbino ospita la Galleria Nazionale delle Marche: l’esposizione include opere pittoriche dal 1300 al 1600, soprattutto dipinti e quadri su diversi materiali. Cosa rende speciale questa galleria? Oltre al luogo in cui è ospitata, che è la sua culla naturale, di certo la possibilità di un approccio sistematico e molto intuitivo con la storia della pittura italiana.
Sala dopo sala l’andamento cronologico delle opere raccolte, fa percepire, anche ai turisti meno esperti d’arte e ai bambini, i grandi assi su cui si è sviluppata la pittura italiana. I temi, i colori, la gestione della luce e delle ombre, la prospettiva di ambienti e personaggi scorrono davanti agli occhi come una successione naturale e completa. In questi passaggi si evincono così i grandi temi e mutamenti della pittura ma anche la storia politica e culturale del nostro Paese dal Medioevo fino al primo Barocco. Le opere sono esposte nei piani in cui il Duca e la famiglia abitavano, trasmettendo così anche il concetto di abitazione nel primo Umanesimo.
Fra le opere più importanti che abbiamo potuto ammirare “La muta” di Raffaello, “La profanazione dell’ostia” di Paolo Uccello e “Resurrezione e ultima cena” di Tiziano e, ovviamente, “La città ideale”.
Al pian terreno, intorno a un grazioso chiostro che nella parte posteriore offre panchine e tavoli per delle amabili soste, è ospitata una raccolta archeologica di epigrafi dall’antica Roma al primo medioevo riguardante sia la comunicazione pubblica che sacra.
Durante il nostro soggiorno abbiamo avuto la possibilità di visionare una mostra dedicata al genio di Leonardo, che ha Urbino ha soggiornato, e ai suoi esperimenti, dai pendoli alle onde gravitazionali, passando per gli esperimenti di forza e di visione nella fisica: “Nel segno di Leonardo”.
Una delle caratteristiche della Galleria Nazionale è la proposta di alta accessibilità al museo: accanto alle opere pittoriche più importanti sono affiancati dei calchi che ne riproducono le masse corporee e le disposizioni insieme a delle spiegazioni in Brail. Questo offre la possibilità anche alle persone non vedenti di poter godere dell’esperienza estetica di un quadro, come prevede il progetto del MIBAC “Omero” finalizzato alla realizzazione di un museo tattile statale.
Il Duomo di Urbino
Usciti dal Palazzo Ducale abbiamo percorso la piazza del Rinascimento fino all’adiacente Duomo di Urbino.
Il Duomo di Urbino, edificato nelle sembianze attuali in stile neoclassico a fine 1700.
La casa di Raffaello
Seguendo la strada principale da Piazza della Repubblica a Pian del monte, incrociamo un reticolo di vicoli, strade e piazzette che costituiscono un labirinto di palazzi e scorsi suggestivi. Sulla strada si trova la casa natale di Raffaello in cui sono raccolte alcune opere giovanili dell’artista: mostre temporanee e struttura tipica di una casa e bottega rinascimentale sono gli elementi che si possono notare visitandola. La casa natale dell’artista è stata acquisita alla fine dell’ottocento dall’Accademia Raffaello.
Parco delle Resistenza e Fortezza Albornoz
Alla fine della strada c’è un parco attrezzato, mentre procedendo verso la Fortezza Albornoz e Parco della Resistenza, incontriamo punti panoramici mozzafiato.
Sulle tracce di personalità e eventi.
Numerosi sono i personaggi legati a Urbino per soggiorni diversi. Fra questi il poeta Pascoli, che proprio nella poesia “L’aquilone” rievoca gli anni trascorsi al collegio cittadino. Tra gli eventi più importanti che si svolgano a Urbino ricordiamo “Urbino e le città del libro” dal 18 al 20 maggio e il Festival dell’aquilone, nella prima settimana di settembre.
Nell’ultima settimana di Agosto si svolge la “Coding Summer School” aperta a insegnanti e a tutti gli appassionati di pensiero computazionale.
Cosa mangiare a Urbino
A Urbino si trova il gustoso intreccio tra i prodotti locali e le felici contaminazioni delle vicine Romagna e Toscana. Uno degli emblemi di questo incontro culinario è la piadina di Urbino chiamata “Crescia sfogliata”.