Abruzzo in camper e con il cane

Il camper è sempre stato una voglia, qualcosa da provare per capire “come si sta”. Vi racconto questa avventura meravigliosa per farvi programmare una bella vacanza in camper! Viaggiare, specialmente con due cani non è facile e quindi, ec oggi, con l’arrivo del “nuovo” cane, il camper ci sembra la soluzione migliore.

Temerari come siamo, a giugno scorso siamo partiti con un cane su un vecchio camper. Vecchio d’annata con i sui 31 anni ben portati. La nostra direzione era l’Italia centrale ma senza una meta precisa.

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Lago di Fiastra (Marche) foto di R. Capanni

Ci siamo quindi diretti nelle Marche, regione che conosco bene, per poi dirigersi verso il cuore montano dell’Italia: Il Gran Sasso. Temerari, dicevo, perché il vecchio Merlino (questo il nome del camper) seppur in buona forma non sapevamo come avrebbe affrontato le salite.

 Viaggiare in camper è il vero viaggio

Siamo partiti  verso la metà di giugno. Abbiamo caricato armi e bagagli, riempito serbatoi e dispensa ed eccoci in strada. Se le Marche ci hanno coinvolto con la loro bellezza, l’Abruzzo ci ha accolto con la sua natura un po’ selvaggia, i suoi borghi storici, le sue ferite da terremoto non ancora (e chissà quando) rimarginate.

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In viaggio verso il Gran Sasso – foto di R.C.

Merlino si è comportato benissimo. Lasciato il Lago di Fiastra, un bacino azzurro ma artificiale delle Marche, ci siamo diretti verso  i Monti Sibillini per poi puntare verso la costa dell’Abruzzo. I navigatori, si sa, puoi tararli come vuoi ma se decidono che la strada più corta è quella che passa dal bosco, lì ti portano.

La sterrata nel bosco

Merlino ha dovuto affrontare oltre venti chilometri di sterrata che attraversava un bosco. La strada pareva sempre più stretta ma il panorama era bellissimo. Tra un boschetto e l’altro si aprivano panorami che regalavano pace e respiro. Merlino sobbalzava, la temperatura dell’acqua saliva così in cima a quello che sembrava un passo lo abbiamo fatto riposare e siamo ripartiti.

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Laghetto con poca acqua visto il gran caldo dell’estate 22- Foto di R. Capanni w

 Siamo passati dai Monti Sibillini che presentavano accenni delle meravigliose fioriture che troviamo in tutte le foto e le cartoline Instagrammate al pari della lavanda della Provenza. Abbiamo incontrato Castelluccio di Norcia e le sue ferite. Il terremoto qui e in altri paesi ha lasciato tracce visibili. Le case distrutte e le nuove case in legno, stile montagna, dignitose, addobbate di fiori a raccontare ciò che ancora deve essere ricostruito.

rosteto campeggio
Agricamper Nohara Beach a Cologna Spiaggia – Roseto degli Abruzzi –

Alla fine siamo tornati su una strada asfaltata. Non vedevamo l’ora di farci un po’ di riposante mare! A Roseto degli Abruzzi abbiamo trovato un meraviglioso campeggio per camper sul mare. Proprietari accoglienti e “rigidi” (se non si è così non puoi ospitare camper con cani e far star bene tutti!). Spiaggia piccola ma con il cane, colazione e aperitivi vista mare e arrosticini fatti da loro! Un posto ampiamente suggerito per chi ama la tranquillità.

Direzione Campo Impetratore

Siamo stati benissimo per qualche giorno ma il camper ti porta ad esplorare e quindi siamo partiti alla volta del Gran Sasso. Andare verso Campo Imperatore con Merlino è stato bellissimo. Il panorama si snodava davanti e ai lati con lentezza e maestosità.  Eravamo nel parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e intorno a noi c’erano solo vallate.

campo imperatore Foto Roberta Capanni
Campo Imperatore

Imboccare la strada che porta a Campo Imperatore è come entrare in un altro mondo, un’altra Italia. Nessuna costruzione, solo il rumore del vecchio Merlino e, fermandosi, quello del vento. Un paesaggio da film e infatti, queste montagne sono state il palcoscenico per diversi film.

Panorami da film

Distese ampie, curve e panorama. Ogni tanto un gregge o una piccola mandria, senza presenza umana. Vento, ciuffi d’erba e pietra e il caldo della torrida estate 22 che qui lasciava almeno respirare.
Ad un certo punto la presenza umana si è fatta viva. Per salire verso il piazzale di Campo imperatore si paga un biglietto: prezzo onesto 12 euro per stare quanto ci pare.

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Il famoso Grand Hotel che ospitò Mussolini oggi lasciato andare anche se in una posizione stupenda. Hotel visto da dietro Foto di R. Capanni


Merlino non ha avuto difficoltà e arrivati al piazzale abbiamo trovato tanti camper tutti rivolti verso la vallata, alle spalle del vecchio hotel degli anni ’30 oggi scheletro di se stesso.
Quando scende la sera qui tira vento. Gli avventori di un giorno se ne vanno, le bancarelle chiudono e c’è solo silenzio. Se hai un camper te lo godi tutto.

Se l’Italia boccheggiava qui abbiamo portato fuori il cane con la giacca a vento. Una varietà infinita di flora, fiori dai vari colori che si muovevano al vento illuminati dalle stelle. Abbiamo dormito così, in libera” sotto un cielo di stelle rotto solo dal faro eccessivo del nuovo rifugio e ostello. E abbiamo dormito benissimo.

Da qui le escursioni verso le cime sono una delle cose più belle da fare. (Qui altri dettagli)

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Il delizioso borgo di Santo Stefano di Sessanio

Direzione Santo Stefano di Sessanio

Di Santo Stefano di Sessanio avevo letto più volte e avevo proprio voglia di vederlo. Così scesi dalle notti magiche del Gran Sasso abbiamo fatto un giro per andare a vederlo. Vicino al borgo un ampio parcheggio erboso ci ha permesso di parcheggiare comodamente. C’eravamo solo noi, un furgone  camperizzato tedesco e due auto. Ci siamo rifocillati e siamo entrati a piedi. Il paese è sicuramente da vedere perché sembra fermo nel tempo. Qui troverete il resoconto della nostra visita.

Senza meta

D’estate però il richiamo del mare è forte e così dopo qualche giorno di esplorazione dell’Abruzzo, passando tra paesi feriti dal terremoto e paesaggi intensi, ci siamo diretti verso il mare.  Una scelta data anche da alcune difficoltà. Infatti non sempre è possibile vedere paesi e castelli in Abruzzo se sei con il camper. Se la costa si è attrezzata, l’interno non lo è e anche là dove dicono di ospitare i camper le aree sono sperdute, isolate senza nessun attacco per acqua e scarichi. Quanto fa caldo ed hai un cane non puoi fare chilometri sull’asfalto per trovare un bar o un ristorante aperto o vedere un paesino.

Quindi tornati sulla costa abruzzese abbiamo puntato verso la Basilicata ma, strada facendo abbiamo cambiato idea: destinazione Calabria. Il camper è non è libertà?

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Calabria costa crotonese. Foto di R.C.
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