Castiglione di Garfagnana cosa c’è da vedere

Sono arrivata a Castiglione di Garfagnana, in provincia di Lucca, una domenica di novembre. Il tempo non era bellissimo, la notte era piovuto e nel borgo non c’erano feste. Il momento ideale per godersi le stradine e l’atmosfera di un autentico borgo medioevale.

Arrivare con l’auto a castiglione di Garfagnana è facile (sono arrivata dalla provinciale 72) e, cosa importante, è facile parcheggiare. Fuori dalle mura, a pochi metri dalle porte di entrata, ci sono due parcheggi di cui quello cicino alla Porta degli Inferi, con una bella vista panoramica.

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Porta del Ponte Levatoio – Foto di R.C.

Il borgo e le sue possenti mura

Il borgo, circondato dalle mura, è un raro esempio di paese integro che rimanda alla potenza e alla maestosità che queste fortificazioni avevano. Il fiume Serchio scorre sulla riva sinistra e l’altezza è di 545 metri s.l.m e intorno ci sono vette che raggiungono i 1700 metri. Uno spettacolo!

Questo spezzone di roccia è stato un punto di interesse difensivo fin dall’antichità. I Romani costruirono il loro castrum, Castrum Leonis, e il castello del Leone nei secoli mantenne la sua importanza strategica. Siamo, infatti,  sulla via del passo di San Pellegrino che unisce la regione storica della Garfagnana a quelle che guardano verso l’Adriatico.

Conteso tra le città maggiori della Toscana, la fortificazione fu sottomessa a Lucca ma gli abitanti hanno sempre avuto voglia di libertà.

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Foto di R.C.

Le mura sono possenti e ancora oggi incutono “rispetto. La bellezza di castiglione di Garfagnana è che oggi e “ieri” convivono donando un senso di pace con la storia. Passeggiare nelle strade del borgo, in questo periodo non affollato, è da consigliare.

La cerchia di mura risale al 1371 di base, poi ampliata e consolidata. Le pietre, raccontano una storia fatta di inverni difficili, di resistenza, di orgoglio di appartenenza. L’oggi, ci parla attraverso le case restaurate, le finestre con i fiori, i ristoranti e i negozi dove i grandi prodotti locali, fanno bella mostra di sé.

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Castiglione di Garfagnana iin una tranquilla domenca di novembre

Visita nel borgo

Sono entrata a Castiglione dalla Porta degli Inferi e subito l’atmosfera del borgo ti viene incontro. Lateralmente troviamo i vicoli salgono sulla sinistra ma, proseguendo si raggiunge la piazza principale Piazza Vittorio Emanuele II dove si trova il municipio.

Lungo la strada mi sono imbattuta nella sede della Filarmonica Alpina di Castiglione di Garfagnana fondata nel 1858. Castiglione, infatti, è stato riconosciuto come “Paese della Musica”.

Nella piazza principale, c’è il pozzo, un tempo appartenuto alle famiglie agiate della città, che serviva la popolazione. Qui si apre un’altra porta che ci riporta sulla strada provinciale.

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Castiglione di Garfagnana cosa c’è da vedere 8

Le chiese di Castiglione di Garfagnana

Proseguendo la visita dentro al borgo, sempre seguendo la strada principale che lo taglia, sulla destra abbiamo preso la strada in salita che porta verso una delle due chiese fondate intorno all’anno 1000: San Michele.

Si passa sotto un arco e la strada è quella che serviva ai carri per affrontare la salita ma non spaventatevi, si fa facilmente. La sorpresa vi attende sopra, nello spazio su cui si apre la chiesa. San Michele mantiene il suo fascino, specialmente all’esterno. Fondata nel 1168 mostra il carattere dell’edilizia religiosa di stampo lucchese.

La chiesa ha la facciata a capanna, ingentilita da archetti pensili tardo gotici. Colpisce il colore della pietra grigia e del marmo rosso. Raccolta e godibile la piazzetta che si apre davanti alla chiesa. Da un lato ci sono le mura della seconda fortificazione.

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San Michele – Foto di R.C.

Costeggiando la chiesa si scende per tornare sulla via principale che avevamo percorso prima di girare per salire a San Michele. Pochi passi e sono diretta verso l’altra chiesa, la più antica, San Pietro. San Pietro è addossata al costone. Rimaneggiata nel tempo, specialmente negli anni ’50 del 1900 nello spazio antistante,  questa chiesa rimanda immagini di un lontano passato.

Siamo sotto gli alti bastioni la cui imponenza mette, oggi, quasi suggestione ma che, un tempo probabilmente faceva sentire gli abitanti del borgo sicuri e protetti.

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Foto di R.C.

Consiglio di salire verso il Parco della Rimembranza e di godere dell’atmosfera e del panorama e, se non siete vegetariani di fermarvi a mangiare alla trattoria “I Macelli” che si trova proprio nel borgo.

Fuori dal paese, verso il cimitero, potete vedere un delizioso oratorio, lontano dalla strada principale: la Chiesa della Madonna delle Grazie alla Corba del XVI secolo.

A me piace visitare i borghi più belli d’Italia, fuori stagione. Se sono godibili così figuriamoci quando il tempo è bello! Castiglione poi offre delle occasioni speciali come la festa medievale che si svolge all’inizio di agosto. Il paese torna indietro nel tempo e si cammina tra accampamenti come quello vicino a San Pietro, duelli, Madonne che camminano accompagnate dai loro servitori, giullari, cavalieri in singolar tenzone e naturalmente locande!

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San Pietro in agosto durante la festa medievale

Cosa mangiare a Castiglione di Garfagnana

In Garfagnana  si mangia bene ed è risaputo. Dalla minestra di farro IGP della Garfagnana alla Polenta di Formenton Otto File, dai necci che riportano ad un passato fatto di castagne essiccate nei metati fino fino alla gustosa Pitonca fatta con tanti ingredienti e farina di mais , fritta e servita a quadrati e ancora salumi come il Biroldo e la pregiata Mondiola e le frittelle e cagio.di varie farine e con i buonissimi formaggi di queste montagne.

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