Lari è un borgo da visitare senza fretta. Un borgo particolare con il suo castello perfetto e le sue antiche origini. Non è la prima volta che vedo Lari perché qui, nel periodo giusto, si svolge la festa della ciliegia di Lari, una particolarità di ciliegia dolce coltivata in tutta la zona.
Inoltre, qui c’è un antico pastificio artigianale (Martelli) i cui prodotti sono richiesti in tutto il mondo forse l’unico pastificio al mondo che è rimasto all’interno di un borgo così piccolo. Non va neanche dimenticato e il salumificio, sempre artigianale, di grande levatura, IL Ceccotti che fa stagionare i suoi prodotti nelle antiche cantine medievali e ha una clientela internazionale.
Un borgo antico
Siamo nel comune di Casciana Terme e questo piccolo borgo affonda le radici in epoca etrusca. Lasciata l’auto in uno dei parcheggi che si trovano intorno alle mura, abbiamo preso la porta Maremmana. La doppia porta che intrappolava gli invasori!
Le altre porte, volterrana e fiorentina, erano più facili da aggredire però basta stare ai piedi del Castello dei Vicari (del 1600 anche se è documentato anche nel medioevo), per comprendere che forse era davvero difficile espugnarlo anche se i fiorentini, nel 1406, ci riuscirono. Un castello che aveva funzioni importanti ed era sede del Vicariato Fiorentino.
Da qui si vede tutto il Valdarno
Lari domina su tutto il Valdarno, la vista è superba. Il Granduca di Toscana Leopoldo II amava Lari e diceva che da qui si vedeva la Toscana più bella. Non possiamo dargli torto ma aggiungiamo anche la Toscana più buona dopo aver assaggiato le bontà di Martelli e Ceccotti.
Infatti, sotto i portici a cura del bar che si trova in piazza, abbiamo degustato sia la pasta artigianale che le creazioni del Ceccotti che si trovano praticamente a pochi metri. Il tutto “annaffiato” da un bel rosso sincero delle tenute Lunelli in zona (Lunelli è l’azienda che produce il Ferrari).
Passeggiare in tranquillità a lari
Salendo da porta maremmana, una stradina breve ma ripida, si arriva alla base del castello, in mattoni rossi. Ci troviamo in via dei pastifici perché qui i pastifici erano due un tempo una storia che va oltre i cento anni!
Passeggiare intorno al castello prima di salirci e poi scendere per le stradine che puntano a valle è un’operazione da fare con cura. Bisogna godersi il panorama e l’atmosfera tranquilla di questo borgo. Dentro il castello c’è un museo che però quando siamo arrivati noi era chiuso.
Peccato che poi si è messo a piovere altrimenti avremmo continuato volentieri la nostra visita. Per un po’ ci siamo riparati sotto i portici poi, la pioggia insistente ci ha fatto desistere. Ma torneremo ancora.