La Città della Domenica a Perugia, luogo in cui l’elettronica è bandita per far spazio alla natura, agli animali e ai giochi tradizionali. Per chi vuole passare un po’ di tempo in famiglia, il parco della città umbra è il posto ideale per trascorrere una bella giornata. Tra animali, missili spaziali e ponti sospesi i bambini (e non solo loro) avranno di che divertirsi.
Decidiamo di visitare la Città della Domenica nella nostra ultima vacanza in Umbria, durante i giorni di soggiorno a Passignano. E’ una bella giornata di sole di ottobre e da Roma arrivano anche le cuginette di Diego e Flavia, Elena e Viola, per passare una divertente avventura insieme. L’idea era venuta a me, visto che da ragazzo i miei genitori avevano sfruttato l’occasione di una piccola vacanza in Umbria per portare me e mio fratello al parco. E il mio ricordo, seppur sfocato, era di una giornata dalle mille emozioni.
Le aspettative non deludono. Il parco è come lo ricordavo. Si accede dal grandissimo parcheggio tramite una scala. Biglietti e via, siamo dentro. E’ una giornata di festa, il sole splende, eppure con noi ci sono solo due altre famiglie con bambini. Meglio: più spazio per godersi il parco. Non ci sono, ci avvisano all’ingresso, attività collaterali, che invece in genere accompagnano le visite al parco. Funziona solo, ad orari stabiliti, ci avvisa il signore che ci fa i biglietti, il trenino che fa il giro del parco.
Gli animali della Città della Domenica
Oltrepassata la biglietteria si è subito immersi nel parco. Enorme, alberato, pieno di punti ristoro dove poter fermarsi per fare un picnic o per riposarsi. Di riposarsi c’è bisogno: il parco è un continuo sali-scendi di colline, con stradine in alcuni punti impervie. I bambini si divertono un mondo tra gli alberi e gli animali, ma di certo la stanchezza dopo un po’ si fa sentire. Se non bastasse noi avevamo il passeggino al seguito, per Flavia, e la fatica si è triplicata.
Nel parco della Città della Domenica scorazzano liberi centinaia di cervi e cerbiatti
Nel parco scorazzano liberi centinaia di cervi e cerbiatti. Se ne stanno docili sotto gli alberi al fresco, saltellano tra loro inseguendosi, scappano (ahime!) dai bambini che li rincorrono. Uno spettacolo vero vedere così tanti animali liberi, in un parco di ettari e ettari, sia per i più piccoli che per noi adulti.
Inoltre una zona della Città della Domenica è allestita per alcuni altri animali, non molti alla verità (meglio così, non è certo un zoo). Ci sono pappagalli e gufi, un cammello e qualche bisonte, scoiattoli, capre, pavoni, cigni, conigli, asini…
La Città della Domenica, un luogo fatato
Addentrandosi per il parco si incontrano tante piccole e grandi attrazioni. L’elettronica, le lucine a led e i monitor, qui non ci sono (in realtà due macchinette ci sono nella sala giochi del ristorante). Tutto è costruito con legno e metallo. Molto è lasciato alla fantasia e all’immaginazione dei bambini. Sicuramente è molto bello e suggestivo il Missile: un enorme cilindro che termina a punta nel quale è possibile entrare. Si arriva, attraverso una scala a chiocciola interna, fino in cima al missile, pronti per l’avventura. O, per gli amanti della fotografia, pronti a fare uno scatto panoramico dall’alto. Io non sopporto le altezze, per cui…
Il missile della Città della Domenica
Molto carine sono anche le casine sugli alberi dei Nani di Biancaneve, il Villaggio di Pinocchio nel quale ci sono raffigurate, con statuette all’interno di piccole stanze, diverse scene della favola. Molto sono piaciuti ai bambini anche le casine nei tronchi di Cip e Ciop, il fortino Apache con i cannoni per poter difendersi, la Casa di Biancaneve, il Bosco delle Fate, la Torre di Merlino, e il cavallo di Troia: anche dentro questo è possibile entrare, e l’occasione è stata buona per raccontare a Diego e Flavia un po’ di storia…
Città della Domenica, non solo per bambini..
Fa un po’ paura, ma alla fine diverte i più piccoli anche quello, il Mostro Boccuccia. Si deve entrare infatti dentro una grande bocca in pietra di un drago. E, una volta dentro, schiacciando un bottone il corpo del drago comincia a roteare, e il gioco è mantenere l’equilibrio. L’unico sistema meccanico e elettrico di tutto il parco, in pratica. Devo dire che mi sono sentito un po’ scemo a provare il Mostro Boccuccia ed accorgermi anche che mi stavo divertendo parecchio. Poi ho visto altri 4-5 ragazzi, dopo di me, fare la stessa cosa. E mi sono rincuorato: almeno sono in buona compagnia…
A proposito di giochi che i grandi non disdegnano affatto – oltre al Mostro Boccuccia – altre due attrazioni da segnalare. Uno dei due parchi giochi attrezzati con altalene e simili ha anche un grande scivolo alto una dozzina di metri. I bimbi si divertono come matti, e anche noi grandi (io e mia cognata Daniela, nella fattispecie) non abbiamo affatto disdegnato.
Così come molto carini sono sia il Labirinto, dal quale in effetti non è mica facile uscire. Sia il Ponte Matto, un ponte sospeso sul quale si sprecano le risate.
Il ponte matto della Città della Domenica Il labirinto
Dove mangiare
A costellare il percorso del parco ci sono diverse aree di sosta. Portandosi da casa panini e bibite (come abbiamo fatto noi) ci si pò fermare praticamente in qualsiasi punto per poter fare un pic nic e rifocillarsi. Nell’area comunque sono presenti due aree ristoro, con bar, ristorante e servizi. Una all’ingresso, vicino alla biglietteria e alla stazione del treno. L’altra dal lato opposto.
Terminato lo spuntino, altra scarpinata per il parco. Poi, per fortuna, ci ricordiamo che di lì a poco parte il trenino. E finalmente, seduti, possiamo goderci l’intero parco, i suoi animali, le sue attrazioni. Un ultimo giro sui giochi che hanno appassionato di più i bambini, e si rientra, alla volta di Passignano.
Il biglietto di ingresso varia (a seconda della stagione) da 16.50 euro a 10.50. I bambini sotto i 70 centimetri non pagano, quelli dai 70 centimetri ad un metro pagano biglietto ridotto di 2,50 euro. Importante: evitare di portare animali domestici. Visto che nel parco girano tanti animali liberi è infatti vietato l’ingresso con cani o altri animali al seguito.
Appena fuori la Città della Domenica c’è anche il rettilario. I bambini erano già stanchi, il biglietto (3 euro e 50) si pagava a parte e abbiamo quindi deciso di lasciar stare (del resto avevamo visto da poco quello di Roma di rettilario, al bioparco). Attorno al parcheggio però ci sono altre piccole attrazioni per i bambini, vecchi cannoni e carri militari lasciati in esposizione, sui quali i bimbi possono salire.
Ultima nota: dall’alto della collina sulla quale si trova la Città della Domenica si scorge, chiaramente, lo stadio Renato Curi di Perugia, meta della mia prima trasferta al seguito della Roma… anche quello mi ha strappato un sorriso (fu vittoria giallorossa…)
Città della Domenica, come arrivare
La Città della Domenica di Perugia o città dei ragazzi si trova in via Col di Tenda 140, località Ferro di Cavallo (06125 Perugia)
In auto
- da Nord: Autostrada A1, uscita di Valdichiana e raccordo per Perugia costeggiando il lago Trasimeno; immissione sulla SS 75 uscita Ferro di Cavallo, seguire indicazioni
- da Sud: Autostrada A1, uscita di Orte, raccordo Orte-Terni, immissione in SS E45 direzione Perugia; uscita Ferro di Cavallo, seguire indicazioni
- da Nord-Est: Superstrada E45 (Cesena – Orte) uscita Ferro di Cavallo, seguire indicazioni
In treno
- da Nord: linee ferroviarie “Milano-Bologna-Firenze-Roma” ”Firenze-Terni”.
- da Sud: linee ferroviarie ”Roma-Ancona” ”Roma-Firenze-Bologna-Milano”.
La Città della Domenica si trova a 4 Km dalla stazione ferroviaria di Perugia località Ferro di Cavallo raggiungibile attraverso servizio taxi.
In aereo
Aeroporto internazionale dell’Umbria-Perugia-Sant’Egidio:
- voli giornalieri da e verso Milano Malpensa;
- voli stagionali nazionali e internazionali;
- voli internazionali con scalo a Milano Malpensa