Lago di Loch Ness : natura, mistero e leggende

Il lago di Loch Ness si trova nella parte più occidentale delle Highlands, e rappresenta senza dubbio una delle maggiori attrattive della Scozia, sia per la bellezza del paesaggio che per la sua celeberrima leggenda del mostro.

Lochness rappresenta il bacino con il più grande volume d’acqua di tutto il Regno Unito, in quanto si estende per 37 chilometri da Fort Augustus fino ad arrivare ai confini di Inverness.

Il nostro viaggio a Lochness

L’amore per la Scozia e per le Higlands è stato un amore a prima vista. Il senso di pace e di tranquillità provato visitando questi luoghi non lo avevo mai provato.
Loch Ness non è soltanto un luogo misterioso, ma anche un eco-sistema meraviglioso per la presenza di flora e fauna autoctone, impossibili da ritrovare in altri luoghi.

È stata la base perfetta per BEN 3 giorni nel nostro tour della Scozia e delle Highlands. Per l’esattezza abbiamo soggiornato a Fort Augustus in uno splendido monastero riconvertito in appartamenti per vacanze proprio sulle rive del lago.

The highlands Club Fort Augustus
The highlands Club Fort Augustus

Cosa vedere a Loch Ness

Loch Ness è senza dubbio un luogo straordinariamente bello, che merita di essere visitato anche senza pensare soltanto all’eventualità che sia abitato dal mostro.

Un mix fatto di scorci mozzafiato e luoghi intrisi di storia. Le mete più interessanti da visitare si trovano sulla sua sponda settentrionale, nelle vicinanze di Inverness, ma è consigliabile recarsi lungo l’intero perimetro del bacino, per ammirare anche luoghi poco frequentati dai turisti, ma estremamente suggestivi.

Alba sul lago di Lochness
Alba sul lago di Lochness

Questa zona delle highlands è diventata famosa grazie al mistero del mostro di Lochness e la zona divenne ben presto meta di veri e propri pellegrinaggi, per osservare da vicino un fenomeno a dir poco inquietante.
Dagli anni ’30 infatti si cominciarono a registrare le apparizioni di un immenso mostro, appartenente alla specie dei Pleiosauri, incredibilmente sopravvissuto fino a oggi.

La storia di Nessie

Nessie, così fu battezzata la gigantesca creatura, compariva periodicamente, emergendo dalle acque, e rimanendo visibile per un certo tempo, tanto da farsi fotografare dai turisti.

L’ipotesi che un pleiosauro possa essere sopravvissuto per migliaia di anni ha suscitato anche l’interesse di molti ricercatori che si sono dedicati a studi di zoologia e di anatomia comparata.

Mostro di Loch ness avvistamenti

Ma il mostro di Loch Ness esiste veramente? Chi ha avuto la fortuna di vederlo, descrive Nessie come un mostro lungo e sottile, dal tipico aspetto dei sauri del Pleistocene, di colore verde scuro e fornito delle caratteristiche gobbe nere.

Piuttosto simile a un gigantesco serpente, la creatura misteriosa del Lago Ness, secondo le leggende, vive adagiato sul fondale, emergendo in rare occasioni durante il giorno, poiché sembra prediligere l’oscurità degli abissi.

Ma, al di là di miti e leggende che lo riguardano, se Nessie esiste è un esemplare davvero rarissimo, soprattutto in relazione alla sua età.

La leggenda del mostro di Loch Ness. Il primo avvistamento registrato

Il suo primo avvistamento risale al 564, quando San Colombo (un monaco Irlandese) fu costretto ad assistere all’uccisione di un suo servitore, sbranato dal mostro emerso dal lago.

Nei secoli successivi, le leggende sul mostro si moltiplicarono, contribuendo a creare un vero e proprio mito sull’esistenza di questa creatura che per lunghissimi periodi scompariva letteralmente dalle acque, facendo dubitare della sua esistenza.

Soltanto nel 1930, quando ebbero inizio i lavori per la costruzione della A 82, la strada che costeggia l’intero perimetro del bacino lacustre, Nessie fu avvistato di nuovo.

Secondo l’opinione comune, in seguito all’intenso rumore prodotto dalle macchine che lavoravano per scavare e asfaltare, il mostro sarebbe stato svegliato dal suo lungo letargo.

La prima foto del mostro del lago

La prima immagine ufficiale fu scattata da R. K. Wilson, che nel 1934 immortalò la sagoma di un gigantesco animale a forma di serpente; tale documento fu poi clamorosamente smentito.
Nessiteras Rhombopteryx, questa è la denominazione scientifica di Nessie, secondo i testimoni avrebbe l’aspetto di un gigantesco rettile acquatico, con un lunghissimo collo e una piccola testa, e dotato di pinne e di numerose gobbe.

Attualmente gli osservatori che sono convinti dell’esistenza di Nessie si dividono in due categorie: quelli che credono possa trattarsi di un sauro sopravvissuto per millenni e quelli che invece lo reputano l’evoluzione vivente di specie ormai estinte.

In quanti l’hanno visto?

Le testimonianze ritenute attendibili sono più di mille, e possono venire consultate sul Registro Ufficiale degli Avvistamenti, disponibile presso l’Ente Turismo Scozzese anche se non esistono ancora prove scientifiche della sua presenza cercata anche attraverso sofisticati sonar

Pranzo sul lochness
lago loch ness

Loch Ness in barca alla ricerca di Nessie

Chi si reca a Loch Ness, di solito compie una gita in barca sul lago, la famosa Nessie Hunting Boat Trip, organizzata come un vero e proprio safari d’avvistamento della creatura.

Anche se molto scettico abbiamo deciso di osservare il lago dalla più sicura terra ferma.
In realtà il nostro hotel dava la possibilità di utilizzare delle canoe, ma la suggestione era comunque così alta che ho deciso che sarebbe stata un’imbarcazione troppo facile da mangiare per il mostro.

Loch Ness da Fort Augustus
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Presso il Loch Ness Centre and Exibition poi è possibile ammirare numerosi documenti e reperti relativi alla presunta esistenza di Nessie.


Lago di Loch Ness, Il castello di Urqhart

La visione di ampie distese naturali di preti verdeggianti, che si alternano a resti di suggestivi castelli, come il celeberrimo Castello di Urquhart, contribuisce all’indiscusso fascino di questa zona, caratterizzate da una depressione geologica di oltre 220 metri, dove si estende appunto il lago, che è il più profondo della Scozia.

Castello di Huqhart 1
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Dopo aver sistemato le valige e fatto uno spuntino, siamo risaliti in auto in direzione delle rovine del castello.

Urquhart, situato a pochi minuti dalla località di Drumadrochit, colpisce immediatamente grazie alla sua posizione, quasi sospesa sulle acque; le sue rovine infatti si ergono su una lingua di terra protesa verso il lago.

Paolo e Ornella Loch ness  castello di Urqhart
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Un importante reperto storico di quello che, anticamente, è stata una delle più grandi fortificazioni della Scozia, la cui prima struttura risale al XII secolo, dapprima costruita in legno e poi in pietra.

L’ambiantazione di questo castello è stata riprodotta in alcuni film, il più famoso che ricordo è in Highlander, l’ultimo immortale, quando il maestro di Connar Mc Loud viene ucciso.

Drumnadrochit

• Sulla riva settentrionale del Loch, si trova il piccolo villaggio di Drumnadrochit, formato da un agglomerato di abitazioni tipiche con tetti in ardesia e facciate bianche ricche di finestre.

È un punto di riferimento ideale per esplorare i dintorni, dato che sono presenti numerosi B&B e locande tradizionali dove è possibile alloggiare con poca spesa e se ci chiediamo cosa mangiare in Scozia, qui si potranno gustare le specialità gastronomiche locali.

Il museo di Loch Ness

Chi si reca in queste zone, non può trascurare una visita al famoso Museo di LochNess, che si trova appunto a Drumnadrochit.
Nel Museo sono a disposizione dei turisti moltissimi strumenti audio-visivi che consentono di documentarsi divertendosi.

La sezione più interessante è quella dedicata all’esplorazione del lago mediante perfezionati sonar, che sono riusciti a scandagliare le acque torbide e scure del bacino lacustre.

Fort Augustus

Fort Augustus, un’altra imperdibile meta, si trova sulla sponda meridionale del lago.

Come indica il suo nome, si tratta di un antico fortilizio, costruito nel 1715, e utilizzato come quartier generale del Comandante Inglese Wade.
Abbattuto quasi completamente nel 1876, attualmente ospita una suggestiva Abazia Benedettina, dove abbiamo soggiornato, che è stata edificata sulle sue rovine.

The highlands club Loch Ness
The highlands club Loch Ness

Un piccolo borgo molto caratteristico fatto di piccoli negozi e di caratteristiche case bianche che dividono il lago dal famoso canale di Caledonia.

Caledonian canal

• Il piccolo centro di Fort Augustus è diviso a metà dal Canale di Caledonia, costruito nel 1800 per evitare di percorrere il pericoloso tratto di mare tra la costa Scozzese e le Isole Orcadi.

Il canale, lungo circa 100 chilometri, collega tra loro numerosi Loch, offre l’opportunità di vedere 29 chiuse, ancora perfettamente conservate.

Caledonian canal Fort Augustus
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Valle di Stratherick

La Valle di Stratherick, è situata sulla sponda orientale del lago, l’abbiamo attraversata rientrando. aFort Augustus dalla zona dello Speyside e permette di immergersi in un contesto naturale dove gli animali vivono in assoluta libertà.

Cascata di Foyer

Partendo da Fort Augustus, è consigliabile arrivare alla Cascata di Foyer, un luogo naturale di straordinaria bellezza, soprattutto per la vegatazione rigogliosa che ricopre vaste aree di terreno circostante.

Cascata di Foyer
Cascata di Foyer

Villaggio di Spean

Proseguendo ancora verso sud e dirigendosi verso il pittoresco villaggio di Spean, è possibile ammirare un antico ponte che, con la sua architettura tipica di queste zone, si inserisce perfettamente nell’habitat naturale.

Riserva naturale di Glen Roy

La Riserva Naturale di Glen Roy, considerata a ragione un paradiso per gli amanti dell’ambiente, merita una sosta prolungata per vivere un’esperienza indimenticabile.

Infatti, oltre alle numerose specie autoctone di flora e di fauna che si trovano nell’area protetta, è possibile percorrere la Parallel Roads, consistenti in terrazzamenti paralleli disposti lungo il pendio collinare, la cui formazione risale con buona probabilità all’era glaciale.


Come organizzare un viaggio a Loch Ness

Chi ama la natura, i paesaggi incontaminati, la solitudine e il silenzio, oltre alla possibilità di visitare reperti storici di rara suggestione, non può che amare un soggiorno a Loch Ness.

Oltre alle mete sopra elencate, è possibile ampliare il proprio raggio d’azione e spingersi verso zone limitrofe, altrettanto interessanti.

Dove dormire

Per organizzare al meglio un viaggio in quest’area bisogna documentarsi preventivamente sulla disponibilità delle strutture recettive, noi abbiamo prenotato con 5 mesi di anticipo e le disponibilità erano quasi del tutto terminate. Siamo stati veramente fortunati a trovare The Sacresty, tra le poche strutture ancora disponibili – forse per il prezzo che poteva sembrare dispendioso. La zona offre l’opportunità di alloggiare presso locande e B&B, ma non in Hotel di lusso.

scozia tour terzo giorno
scozia tour terzo giorno

Fort Augustus e il lago di Lochness sono stati la nostra tappa più lunga del viaggio in Scozia.
Dopo aver visitato Edimburgo, poi il FIFE, siamo arrivati a Fort Augustus provenienti da …….

Le Higlands, com’é noto, sono un’area di particolare interesse naturalistico, dove è consigliabile effettuare escursioni per ammirare la bellezza di luoghi ancora selvaggi e Fort Augustus è stato un perfetto baricentro per visitare le Highlands occidentali e l’isola di Skye fino ad arrivare a Glencoe.

Glencoe è un villaggio da visitare, ma anche in cui soggiornare per poi partire verso mete vicine: la sua posizione strategica consente di raggiungere in giornata la maggior parte dei posti interessanti.

Glencoe Glen Etive
Glencoe Glen Etive

Chi desidera spingersi un pò più lontano, può programmare una gita a Glern Afric, considerata una delle valli più belle del paese.
Si tratta di una zona praticamente sconosciuta ai turisti, ma che merita un’escursione per la presenza di fitti boschi attraversati da numerosi corsi d’acqua.

Al suo interno si trova lo splendido Loch Afric che, con le sue acque scure e profonde, è in grado di affascinare chiunque.

Una vacanza in queste località deve pertanto essere considerata come una fantastica esperienza a contatto con la natura, con le tradizioni locali e con un’ospitalità che non ha paragoni.

I costi per un viaggio a Loch Ness sono contenuti, anche considerando l’impiego di mezzi di trasporto pubblici che in questa zona sono particolarmente convenienti.

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