Orvieto e i suoi itinerari

Siamo in Umbria e precisamente ad Orvieto.  Orvieto è una città piccola e meravigliosa. È in una posizione assolutamente unica, una città che sta in alto su un piccolo promontorio roccioso. E questo fa sì che sia visibile anche a grande distanza.  Un’isola in mezzo ad una grande distesa di terre.

Non è una meta comune perché “va conquistata” ed è una città da vivere a piedi, infatti, per scoprila c’è molto da camminare.

Si può arrivare in molti modi ad orvieto ma una cosa molto particolare da fare è salire con la funicolare che si trova ad Orvieto Scalo. Porta fino al centro di Orvieto in pochi minuti, in Piazza Cahen e le corse partono ogni 10 minuti all’incirca dalle 7 della mattina fino alle 20.30.

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orvieto Piazza del Popolo – foto di Francesca Capanni

Itinerari nel cuore di Orvieto

Ci sono molte cose da vedere ad Orvieto. Prima di tutto il duomo e la cappella di San Brizio. Il Duomo di Orvieto  fu iniziato nel 1290 ma fu un’opera di lungo respiro e i lavori terminarono intorno alla metà del 1500.

Indubbiamente la sua facciata è molto bella: nella parte bassa ci sono dei bassorilievi dove si raccontano le storie del vecchio e del Nuovo Testamento. In alto troneggia il bellissimo rosone. All’interno ci sono le due Cappelle famose: la cappella del corporale la cappella di San Brizio.

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Quest’ultima è un capolavoro del Rinascimento. Il tema è quello del giudizio universale uno spettacolo completamente affrescato davanti a cui si rimane a bocca aperta. Per entrare in duomo c’è un biglietto da pagare che permette di vedere anche Museo dell’Opera del Duomo, i palazzi papali e il museo Emilio Greco un prezzo del biglietto economico che ci permette di vedere molte cose.

Orvieto è anche la città del pozzo di San Patrizio

Il pozzo di San Patrizio e qualcosa di unico, un’opera di ingegneria che era stata costruita per far arrivare acqua alla città. Fu Giuliano da Sangallo il giovane per volere del Papa Clemente VII a ideare questo pozzo nel 1527 scavando nel tufo, la pietra morbida su cui si erge la città.

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Orvieto sotterranea – foto di Francesca Capanni

La particolarità del pozzo sono le doppie scale elicoidali per salire e scendere, ideate durante la costruzione per agevolare il lavoro.

Sicuramente questa non è una visita per tutti perché chi soffre di claustrofobia o chi non ama camminare (ci sono ben 258 scalini), potrebbe  trovare qualche difficoltà a fare questo percorso, però noi vi assicuriamo che vale la pena.

Pozzo di San Patrizio Oriveto 1

Orvieto sotterranea

E Orvieto è una città che racconta di se stessa sopra e sotto. Il sottosuolo la città sotterranea è, infatti,  altrettanto bello. Su questa rupe per circa 2500 anni le persone hanno lavorato e hanno scavato pozzi cisterne, cunicoli, grotte regalando oggi una magia incredibile.

Questo tortuoso percorso sotterraneo pare senza fine tra scale, piccoli passaggi stanze sovrapposte dove  la storia si fa leggere, si interseca e ci racconta moltissimo di un passato lontano e regala emozioni.

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foto Francesca Capanni

Orvieto ha un’anima antica, prima ancora degli Etruschi. Loro la chiamavano Velzna nel sesto e quarto secolo avanti Cristo. Un periodo in cui la città era molto Fiorente e di cui restano le Antiche pavimentazioni stradali in basalto.

Poi ci furono i romani e poi la prima comunità Cristiana.

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Foto di Francesca Capanni

Piazze di città

In città ci sono diverse piazze ma la più bella sicuramente Piazza del Popolo. Su questa si affaccia il palazzo del capitano del Popolo con la una grande scalinata (oggi è un centro congressi e quindi non visitabile)

Continuando a girovagare per il centro di Orvieto, sicuramente ciò che ci ha colpito è la torre del Moro che è uno dei simboli della città. Il nome viene da uno dei tanti proprietari, Gualtiero detto il Moro.  Oggi questa torre con la sua terrazza panoramica che permette di far vedere di tutta la città è diventata un centro di cultura e per arrivarci però va conquistata. Come tutte le torri ci sono da percorrere molti scalini.

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Il quartiere medievale

una cosa da vedere il quartiere medievale perché secondo noi rappresenta proprio un’altra parte di città. Anche perché poi fu la prima parte popolata di questa rupe. Qui si trova la ripida via Cava che si estende poi agli altri quartieri della Serancia e dell’Olmo dove ci sono  le chiese di San Giovenale e San Giovanni Evangelista la più antica di Orvieto. La chiesa di san Giovenale fu costruita nel 1004, sui resti di una chiesa paleocristiana dedicata a san Giovenale edificata a sua volta probabilmente sulle fondamenta un tempio etrusco dedicato a Giove.

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Orvieto sotterranea

Le porte di Orvieto

Via della Cava era la via di accesso più importante della città. Infatti, qui si trova una porta di accesso imponente, Porta Maggiore e si notano anche dei resti di un possente un muro etrusco. Qui ci sono anche gli ingressi del suggestivo po’ Pozzo della Cava è una piccola chiesa sempre della Cava che in realtà è un santuario Mariano italiano.

Per accedere a questa città c’erano delle porte e ci sono ancora anche se hanno perso l’antica funzione. Era importante per la protezione di una città come questa. Poi abbiamo la porta Soliana detta anche porta Rocca e un tempo chiamata porta a postierla con il stile particolare a strisce bianche e scure. Oggi l’accesso per lo più pedonabile, quindi non ha più il valore che aveva un tempo ma è da ricordare che nel 1297 il papa Bonifacio VIII mi fece collocare una statua che lo rappresentava.

Un’altra porta è la porta Vivaria oggi percorribile solo a piedi  che ci collega dalla parte centrale della città al percorso ad anello della Rupe da cui si può raggiungere anche la zona etrusca che è la necropoli etrusca del Crocifisso del tufo.

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L’ultima costruita è la Porta Romana che sostituiva L’Antica porta Pertusa e oggi invece diventato uno degli accessi principale alla città.

Fortezza di Albornoz

Sicuramente da vedere è La Fortezza di Albornoz la cui costruzione è iniziata e 1359 si trova vicino al pozzo di San Patrizio. La cosa che più colpisce è lo spettacolo sulla valle che si ammira dal giardino pubblico.

Musei di Orvieto

Se amate musei ( a noi piace più girare) Orvieto offre un bel panorama. Il Museo Archeologico Nazionale di Orvieto, offre una bella panoramica di reperti etruschi che sono state ritrovati durante gli scavi in quest zona. Ci sono ritrovamenti più antichi e i ritrovamenti delle ultime campagne di scavo perché questo territorio ogni giorno fa venire alla luce.

Il museo d’arte moderna Emilio Greco, invece offre un’esposizione di opere in bronzo di ovviamente Emilio Greco che pur essendo siciliano era molto legato alla città.

Poi ancora i musei archeologici civico e Faina e il museo diffuso Orvieto vie

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La mania dell’aceto balsamico che prende il cervello ai cuochi.
Dove mangiare

Comunque sia passeggiare per Orvieto ti catapulta in una dimensione antica ma camminando ci è venuta fame e così ci siamo fermati a mangiare in un ristorante che ci hanno indicato e dove la tradizione di  cucina tipica orvietana e modernità dovevano e ripetiamo dovevano, andare a braccetto (La Pergola Via Dei Magoni vicino al Duomo aperta dal 1975 ma decisamente non adatto a chi non è di “bocca buona”, a chi cerca tradizione e competenza e non si sente turista ma viaggiatore.

Il nostro consiglio: sul far della sera scesi dalla rupe risalite sulla collina che la guarda direzione Bolsena. Quando si accendono le prime luci della sera, avrete un panorama incantevole da ammirare e ricordare.

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foto di Roberta Capanni autunno
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