Rotterdam cosa vedere due giorni tra storia e architettura

Esaurito il nostro tempo a Kinderdijk (Leggi il racconto della tappa precedente), dopo aver cenato, abbiamo ripreso il nostro Mercedes Vito pronti per il nostro secondo obiettivo: Visitare Rotterdam.
Naturalmente eravamo troppo stanchi anche solo per percepire la bellezza della città di sera e con una certa ansia nel raggiungere la nostra sistemazione in hotel.

Visitare Rotterdam e dintorni

La seconda tappa del nostro viaggio in terra olandese passa per la scoperta di Rotterdam e dei suoi luoghi circostanti. Mi avevano parlato molto bene di questa città, soprattutto dal punto di vista architettonico e le aspettative sono state ampiamente confermate.

Rotterdam cosa vedere Ponte Erasmus
Ponte Erasmus progettato da Ben van Berkel

Rotterdam dove dormire

Avevamo trovato prima della nostra partenza un’offerta all’Inntel hotel, un albergo di fattura moderna con un design molto particolare che ha una splendida vista sul porto e sul ponte Erasmus (Erasmusbrug), – posizione privilegiata per visitare Rotterdam –  per 80 euro in camera doppia, colazione esclusa.

Inntel Hotel Rotterdam
Rotterdam cosa visitare – Il nostro Hotel

La nostra sistemazione era fantastica, una camera d’angolo con vista, tutta a vetri dal quale potevamo osservare Rotterdam di sera e il ponte Erasmus tutto illuminato. Una sola pecca: il bagno aveva un’apertura a vetri sulla camera, cosa che non permetteva la completa privacy

Puntualizzo che la prima colazione era esclusa – particolarità di tutti gli alberghi che abbiamo prenotato –  perché il costo della stessa era di 21 euro. Paola e Piera sono rimaste praticamente fregate perché hanno l’abitudine di fare colazione con un caffè e una brioches, ma John ed io in modo particolare, abbiamo preso il tutto come una sfida della direzione a riuscire a mangiare i nostri 21 euro. Bene, abbiamo rischiato di dover pagare anche il supplemento.

Rotterdam cosa vedere

Quello che mi ha maggiormente colpito della città, è l’alto numero di palazzi moderni e il suo voler uscire dagli schemi.

Architettura Rotterdam

Rotterdam ha oggi un numero di edifici dal design spinto, caratterizzante e in alcuni casi molto eccentrico. La possibilità di ridisegnare completamente la città ha le sue origini nel periodo post seconda guerra mondiale, quando essendo anche allora uno dei principali porti europei, fu rasa al suolo dai tedeschi. Si racconta che gli unici edifici rimasti in piedi furono il municipio, la posta, la borsa e la chiesa di San Lorenzo.

Nel visitare Rotterdam, futuristico è il suo skyline attuale, che ha preso vita negli anni ottanta, ma è stato con la costruzione del nuovo centro direzionale sulla riva sud del fiume Maas, in una zona portuale dismessa che Rotterdam ha preso la connotazione che vediamo oggi.
Tutti i più grandi architetti hanno avuto il loro spazio di espressione a Rotterdam: Norman Foster, Renzo Piano, Bolles e Wilson, Rem Koolhaas, Mecanoo, UN Studio e ciò ha permesso alla città di vincere il premio di città dell’architettura nel 2007.

Case cubo
Case cubo

Il giorno seguente ci aspettava la prima vera tappa on the road in Olanda che ci avrebbe portato ad Amsterdam passando per Delft e poi lungo la strada dei tulipani per visitare il giardino botanico del Keukenhof, una bellissima attrazione da vedere soprattutto nel periodo della fioritura dei tulipani.

In circa 30 minuti di auto da Rotterdam abbiamo raggiunto Delft, dove abbiamo cominciato a vedere la vera Olanda con il sue costruzioni tipiche, il suo stile architettonico caratteristico e soprattutto la vita tra i canali!

Delft cosa vedere

Deft cosa vedere

torre cattedrale delft

Lasciata l’auto ci siamo incamminati per le stradine di Delft. Come primo contatto con la vera cultura Olandese è stato davvero suggestivo e devo dire tutti i dubbi e i preconcetti che avevo prima della partenza sono spariti in un secondo.

Seppur il tempo non fosse dei migliori ho avuto la possibilità di gustare a pieno le sensazioni di tranquillità e di relax che il posto mi trasmetteva. Il verde, i canali, l’estrema pulizia e ordine dei luoghi sono veramente rilassanti.

Il paese è molto bello e le cose da vedere tante, ma il tempo a nostra disposizione per rispettare le tappe prefissate ahimé poco.
La piazza del municipio di Delft rispetta in pieno l’architettura tipica olandese e come abbiamo avuto modo di scoprire durante il viaggio la struttura cittadina è quasi sempre la stessa: il municipio, imponente, elegante e sempre ben curato; un grande spazio pubblico e dal lato opposto la cattedrale come a voler condividere la vita amministrativa con quella religiosa.


La grande piazza è circondata da bar, ristoranti e da negozi di prodotti tipici, segno che i turisti che arrivano qui sono molti, ma soprattutto da negozi che vendevano il prodotto artigianale principe di Delf:

Le Ceramiche di Delft

Cos’è la ceramica di Delft? Alberto Angela direbbe: “Se avete la pazienza di seguirmi…”

Quando siamo arrivati non la conoscevamo, non avevo ancora finito di leggere la storia sulla mia fidata Lonely Planet, che Ornella aveva deciso di investire in ceramica!

Ha la sua origine nel XVI secolo, inizialmente come imitazione della ceramica cinese e come in quasi tutti i casi, noi italiani siamo portatori sani di cose belle.

Infatti i primi a produrre questo tipo di maiolica furono artigiani italiani che si stabilirono in Olanda alla fine del XVI secolo.

Le splendide ceramiche bianche e blu, in particolare il Blu di Delft ricordano nel colore gli azulejos portoghesi e spagnoli e nello stile decorativo la manifattura italiana, ma soprattutto cinese.
Questo a testimonianza dei grandi scambi commerciali e culturali dell’Olanda nel passato messi in atto dalla Compagnia delle Indie.

Ceramiche di Delft

Molto ricercati sono i piatti decorati e soprattutto le tulipaniere, vasi speciali per mettere in mostra i tulipani. La produzione comprende anche oggetti di uso comune come la splendida pipa tradizionale in ceramica che mi sono comprato come souvenir.


SCOPRI TUTTO L’ITINERARIO

LEGGI LA TAPPA PRECEDENTE: I mulini a vento Olandesi

LEGGI LA TAPPA SUCCESSIVA: Il Giardino botanico Keukenhof

Rotterdam
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