Monte Castello di Vibio è considerato uno dei più borghi più belli della dell’Italia. Siamo in Umbria, provincia di Perugia, a un’altitudine di 422 m. Questo borgo è considerato l’emblema della vita semplice, dei paradisi perduti.
Come si può notare la prima parte del suo nome deriva dalla struttura tipica di fortilizio medievale mentre, Vibio è la denominazione che è stato costretto ad aggiungersi nel 1863 come accadde a molti altri paesi omonimi. Il borgo ha origini romane e il nome svelto deriva dalla Gens Vibia che in epoca romana occupava questa zona.
Siamo vicino a Todi e fin dal Medioevo il castello è stato oggetto di dispute e, infatti, fu raso al suolo diverse volte e poi ricostruito. Nel 1475 Todi ottenne dal papà il Vicariato di Monte Castello e il borgo divenne libero comune solo nel 1814.
Esplorare il territorio dintorno a Monte Castello di Vibio
Il luogo è, come dire, ameno. Da notare che grande parte del territorio di Monte Castello di Vibio è inserito in un parco fluviale, quello del Tevere. Qui troviamo anche il lago di Corbara che è un bacino idroelettrico del Tevere, , le gole del Forello e l’Oasi naturalistica naturalistica di Alviano, che con i suoi 900 ettari di estensione, è una delle Oasi più grandi del WWF.
Il territorio comunale è bagnato dal torrente Faena e naturalmente dal Tevere e il borgo fa parte della comunità montana Monte Peglia e Selva di Meana. Quindi oltre che vedere e respirare la pace e godere della vista da queste parti ci si diverte con escursioni e trekking.
Il teatro della Concordia
Se il borgo è delizioso ed emana serenità (ricordiamo che non a caso è stato inserito tra i più belli d’Italia) ha anche una sua particolarità. Qui, infatti, si trova il Teatro della Concordia cioè è il più piccolo teatro all’italiana. Un teatro storico conosciuto in molte parti del mondo
Costruito nel 1808 per volontà di famiglie del paese è stato riaperto nel 1993 dopo ben 42 anni di chiusura. Oggi il tetro ospita anche cerimonie, meeting e sono in tanti a scegliere questa cornice per coronare i loro giorni più felici.
Un borgo e il suo teatro
A Monte Castello di Vibio ci si arriva tramite una strada che termina al borgo e non prosegue. Si sale ammirando il panorama di colline coperte da olivete.
Il borgo è considerato un paradiso perduto e già nel 1500 si diceva che era una specie di oasi di pace, dove tutto viaggiava al ritmo della natura.
Per entrare nel borgo ci sono diverse porte di accesso una di queste è Torre Porta di maggio la più esposta al vento primaverile ovviamente. Sulla torre notiamo i merli guelfi che denunciano che questo luogo era proprietà del papato.
Passeggiare per queste stradine è davvero rilassante. Camminando troviamo chiesa di Santa illuminata di Monte Castello di Vibio dove all’interno c’è un SS Crocifisso, una scultura linea del 1400 che è molto venerato per le Grazie che ha regalato.
Ammiriamo la torre campanaria e la cisterna del XVI secolo ( riaperta negli anni ’80) in piazza Vittorio Emanuele. Ci sono molti palazzi e anche altre chiese da vedere ma il gioiello che colpisce è davvero il minuscolo teatro della Concordia.
È bello pensare che famiglie, un po’ forse isolate tra queste colline, avessero sentito l’esigenza, la voglia di costruire un luogo dove poter fare cultura, dove ascoltare musica, poesia, concerti e rappresentazione
99 posti a sedere in tutto, di cui 37 in platea è 62 nei palchi, tutto in legno, tutto decorato e affrescato.
Se andate a vedere il teatro della Concordia, ricordate di guardare gli orari perché a seconda del mese sono diversi. Per esempio da novembre a marzo il teatro è visitabile solo il pomeriggio dalle 15 alle 17:30.
Cosa vedere nei dintorni, cosa mangiare e quando andare
Vicino al borgo vale la pena vedere il castello di Doglio, che si trova a pochi chilometri una frazione piuttosto piccola: un antico castello dove oggi abitano pochissime persone.
L’agnello allo scottadito è la specialità locale. Qui si svolgono diversi eventi e quindi potreste, per esempio, decidere il visitarlo il 14 e il 15 di agosto per fare una bella passeggiata gastronomica. In questo periodo le vie del borgo si animano di bancarelle con prodotti locali e degustazioni.
E ancora la terza settimana di giugno si festeggia Sant’Antonio da Padova, festa specialmente nella frazione di Doglio. A cavallo tra giugno e luglio, invece, si svolge la festa della Madonna delle Carceri con una cerimonia religiosa è una sagra popolare dove il protagonista è l’anello l’agnello allo scottadito.