Il duomo di Firenze è la chiesa di Santa Maria del Fiore. La terza chiesa più grande al mondo. Oggi fa parte di un unico complesso con la Cupola del Brunelleschi che la sovrasta, il Campanile di Giotto che si trova al lato destro della facciata, il Battistero di San Giovanni, Santa Reparata(sotto al duomo stesso) e il Museo dell’Opera del Duomo.
Il Duomo di Firenze è imponente. Soprattutto lo è la sua Cupola che lo rende unico. Una chiesa ampia dove non si può accedere se non facendo una lunga fila. . La chiesa appare spoglia nella sua vastità: lunga 153 metri, larga 90 alla crociera ed alta 90 metri.
Questa cattedrale è un racconto della città. Qui Lorenzo il Magnifico fu aggredito e vide la morte dell’amato fratello Giuliano. Era il 26 aprile del 1478. Qui ogni anno a Pasqua in piazza si svolge “Lo scoppio del carro” con l’arrivo dentro al Duomo della “colombina” che parte dal carro detto il “brindellone”.
Se la colombina con razzo torna indietro al carro da cui è partita sarà una buona annata.
La chiesa intitolata alla Madonna
Fu intitolata a Santa Maria del Fiore tardivamente perchè essendo stata costruita sulla vecchia chiesa di Santa Reparata i fiorentini continuarono per secoli a chiamarla così. Firenze è città dedicata alla Madonna e non pare strano questo nome anche se proprio tra il campanile di Giotto e la chiesa c’è un bassorilievo che raffigura l’angelo che si presenta a Maria con un giglio simbolo di Firenze.
- Duomo di Firenze: la facciata
- Visita dall’esterno del duomo di Firenze: Le porte laterali
- L’interno di Santa Maria del Fiore
- La Cupola del Brunelleschi
- Il museo dell’opera del Duomo
- Da Santa Reparata alle terrazze
- Come accedere: prenotazioni possibilità
Duomo di Firenze: facciata
Essendo la terza Chiesa più grande del mondo ha tanta storia da raccontare. Non sarà però la facciata di marmi policromi a farlo. Infatti la facciata è una delle parte più giovani: fu finita solo nel 1884.
Infatti la facciata, iniziata alla fine del 1200 da Arnolfo di Cambio, nel 1400 era ancora incompiuta. Il Granduca Francesco I dei Medici decise di smantellare e rifarla.
L’indecisione però si protrasse per secoli. Alla fine del 1660 il granduca Cosimo III fece fare un grande dipinto sulla facciata del duomo che ci rimase per un secolo e mezzo.
Tra varie indecisioni nel 1884 con un concorso si decise di fare la facciata in stile neogotico, quella che vediamo oggi, su disegno dell’architetto fiorentino Emilio De Fabris.
Visita dall’esterno del duomo di Firenze
Le porte laterali
Un consiglio è quello di ammirare bene questa chiesa anche dall’esterno. Va circumnavigata! Questo permette non solo di ammirare la Cupola del Brunelleschi ma anche i marmi e le porte laterali. Bellissima la Porta della mandorla che si trova a nord con un bassorilievo dell’Assunta di Nanni di Banco del 1421.
Sempre dalla parte nord si trova la Porta della Balla. Qui le mura fiorentine di aprivano su Borgo di Balla (Via dei Servi oggi) dove c’erano i famosi tiratoi dell’Arte della Lana. A sud invece troviamo la Porta dei Canonici.
Duomo di Firenze interno
Santa Maria del Fiore dentro è immensa davvero. Lunga 153 metri, larga 90 e alta che lo sguardo si perde. Sotto questa chiesa se ne trova un’altra quella del periodo Paleocristiano.
Santa Maria del Fiore ha alle spalle molta storia. Una costruzione lunga secoli partita l’8 settembre 1296. L’architetto che fece il progetto era il grande Arnolfo di Cambio. Il suo progetto però fu poi rimaneggiato e ci furono vari interventi nei secoli, tra ampliamenti e cambiamenti vari.
Nel 1439 per rinforzare la stabilità della Cupola della Cattedrale, il Brunelleschi ideò alla base del tamburo le Tribune morte, capolavori di architettura rinascimentale. Di qui inizia il percorso delle terrazze di Santa Maria del Fiore a 32 metri di altezza e un panorama unico sulla piazza.
Per accedere alle terrazze occorre prenotarsi QUI.
La chiesa fu costruita con i soldi del Comune (ma non solo) e all’interno contiene un ciclo di affreschi e statue rappresentativi. Sulla parete di destra ci sono gli artisti che hanno contribuito alla costruzione: Giotto, Brunelleschi. Arnolfo di Cambio è visibile sulla parete sinistra e con lui il progettista dell’ultima facciata cioè Emilio De Fabris.
Ci sono anche altri artisti e non manca il busto di Antonio Squarcialupi, amato organista del 1400
La chiesa ha un pavimento bellissimo. Pochi ci fanno caso ma questo, fatto su disegno del Cronaca prima e di Giuliano di Baccio d’Agnolo e Francesco da Sangallo poi. A mio avviso è stupendo.
Si vede bene che il Granduca Cosimo I volle dar vita ad una cattedrale elegante e ricca. Non solo fece sostituire con questo lavoro meraviglioso il vecchio pavimento in cotto ma fece costruire anche gli altari di marmo alle pareti e sostituire il coro ligneo del Brunelleschi.
Furono usati marmi policromi della Toscana e il grande lavoro dette l’avvio all fondazione nel 1588 del famoso Opificio delle Pietre Dure.
Sulla facciata dall’interno si nota un orologio diverso dal solito dipinto da Paolo Uccello nel 1442. E’ diviso in 24 spicchi e non in 12 e le ore sono in numeri romani in senso antiorario. Questo perchè a quel tempo le ore si iniziavano a contare a partire dal tramonto.
La Cupola del Brunelleschi
Nel 1418 fu indetto un concorso pubblico per la progettazione della cupola: Filippo Brunelleschi e Lorenzo Ghiberti che si erano già scontrati per le porte del Battistero nel 1401 proposero i progetti migliori. Ma Brunelleschi progettò una costruzione innovativa che dava stabilità all’enorme cupola che sarebbe nata. Decise di fare una doppia cupola, una calotta autoportante e l’uso di macchinari adatti e talvolta inventati e costruiti al momento secondo necessità.
La cupola interna è più spessa di quella esterna e tra le due c’è una scala che permette di accedere alla lanterna che chiude la cupola. La parte esterna fu rivestita da mattoni di cotto dell’Impruneta messi a spina di pesce e divista in otto spicchi divisi da costoloni in marmo. Intorno, tranne che in un punto, rimane la pietra di costruzione perché “Michelangelo” definì la balaustra che si stava costruendo “una gabbia per grilli”.
Nel 1439 per rinforzare la stabilità della Cupola della Cattedrale, il Brunelleschi ideò alla base del tamburo le Tribune morte, capolavori di architettura rinascimentale. Di qui inizia il percorso delle terrazze di Santa Maria del Fiore a 32 metri di altezza e un panorama unico sulla piazza.
Per accedere alle terrazze occorre prenotarsi QUI.
Da qui si posso osservare da vicino dei dettagli marmorei, avere una sita sulla piazza diversa ed è anche una “specie di dietro le quinte” della costruzione. Però se soffrite di vertigini (come per la salita alla Cupola) vi sconsigliamo vivamente di farlo.
Il Museo dell’Opera del Duomo
Per comprendere questa cattedrale, a mio avviso, bisogna prima vedere il suo museo. Il Museo dell’Opera del Duomo, infatti, è il racconto di ciò che vedremo. Qui si trova anche una ricostruzione della prima facciata incompiuta del Duomo quella avviata da Arnolfo di Cambio e rimossa nel 1587.
Apro qui una parentesi ma approfondiremo nell’articolo specifico, sul Museo dell’Opera del Duomo. Va assolutamente visitato. 6.000 metri di quadrati distribuiti in 28 sale e suddivisi su tre piani. Racconta non solo la storia della cattedrale di tutto il complesso museale.
Da Santa Reparata alle terrazze
Visitare questa chiesa toglie il fiato tanto è grande. Ci vuole tempo, non bisogna perdersi neanche un pezzetto. Da sotto e da sopra.
Alla chiesa sotto, Santa Reparata, detta cripta si accede fra il primo e il secondo pilastro del lato destro della navata centrale, s’imbocca una scala che scende agli scavi. È interessante vedere anche mura dei vecchi edifici e alcuni pavimenti delle case della Firenze romana.
Da anche visitare le terrazze che si trovano su Santa Maria del Fiore. L’accesso alle terrazze è un passaggio segreto: una porta nascosta nella parete proprio di fianco alla Porta della Mandorla. Sono praticamente le coperture delle navate laterali e hanno una balaustra di marmo traforato come quelle del campanile all’ultimo livello.
Come accedere: prenotazioni e possibilità
Prima di iniziare la visita vi consigliamo di prenotarvi (QUI). Si fa on line ma la cosa migliore sarebbe farlo con una guida esperta perché le parti più belle e segrete non sono accessibili senza guida. Non costa pochissimo ma ne vale la pena. L’accesso alla cattedrale è gratuito ma il resto è a pagamento e si può scegliere cosa vedere.
Firenze non è certo una città che si visita in poche ore. La sua chiesa più grande prende più di una giornata se si considera tutta la chiesa compresa Santa Reparata e le terrazze. A questo si aggiunge il Museo dell’Opera del Duomo (altamente consigliato), la Cupola del Brunelleschi, il campanile di Giotto.
E naturalmente non si può venire via da questa città senza aver visto il Battistero. Il “Bel San Giovanni” di dante, infatti è assolutamente da non perdere. Ma a Firenze sinceramente è tutto “da non perdere”!