Sicilia: costa orientale a maggio

La Sicilia è bella sempre ma in maggio, quando ancora non ci sono le orde di turisti, è veramente spettacolare. Oggi parliamo di un itinerario che riguarda dalla Sicilia Orientale perché ci sono luoghi da non perdere in questa zona dell’isola. È quella dove  troviamo, Taormina Noto, Siracusa ed è una delle più visitate di tutta l’isola.

Proponiamo un itinerario dove ci vuole almeno una settimana per poterlo godere appieno.

Un itinerario che parte da Catania, dove si può arrivare con l’aereo. Scelta adatta se si ha poco tempo altrimenti un bel viaggio in treno o in auto prendendosela comoda. Con il traghetto la tratta che raggiunge Catania parte solo da Napoli.

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Catania-Foto di flsoprani

Un consiglio potrebbe essere quello, se abbiamo poco tempo, di andare a prendere l’aereo poi a noleggiare una macchina per poterla visitare in comodità. Da ricordare che i mezzi pubblici non sono il massimo della puntualità anche se, pur con qualche  difficoltà in più,  il vostro si trasformerà in vero un viaggio di esplorazione.

Una settimana di Sicilia può rendere “dipendenti”. Sì perché la Sicilia è come l’Africa: crea dipendenza.

Il nostro Viaggio sulla Costa Orientale parte da Catania che è la seconda città più grande dopo Palermo. Poi girovagheremo tra Siracusa, Noto, Marzamemi, Ragusa  varie altre località. Portatevi di tutto: farà caldo ma non è detto che non vi imbattiate in qualche temporale perché ormai, si sa, il tempo fa sempre i capricci.

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Marzamemi

Catania

Catania, dicevamo è la seconda città della Sicilia. Come tutte le città ha una periferia piuttosto anonima, ma il centro della città è pieno di palazzi barocchi magnifici, di chiese, teatri, mercati. Dall’aeroporto se arrivate con l’aereo c’è un comodo servizio di autobus che arriva in centro città. Ci sono molti b&b, c’è anche un ostello. Gli hotel di ogni tipo non mancano.

Da vedere sicuramente

Piazza Duomo con il duomo di Sant’Agata che è uno dei patrimoni dell’umanità UNESCO. Una piazza barocca con il famoso Elefantino che è un elefante di lava con un obelisco egizio. La tradizione vuole che protegga dalle eruzioni dell’Etna.

Il duomo di Sant’Agata contiene la cappella della Madonna dove ci sono le ceneri dei Re aragonesi Federico II e III.

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Catania e dietro l’Etna

Un’altra piccola chiesa da vedere, e proprio vicina, è quella della Badia di Sant’Agata. Il consiglio è quello di salire sulla terrazza sopra la chiesa e poi sulla Cupola. Perché da qui si ha una vista bellissima su tutta la piazza, sulla via Etnea e, ovviamente, sul maestoso vulcano. La “Montagna” è sia maschio che femmina ma la diatriba è accesa.

Tornando alla nostra visita anche il monastero benedettino di San Nicolò, dove oggi si trova il dipartimento di scienze umanistiche dell’università di Catania, può essere e dovrebbe essere visitato.

Vicino al Duomo c’è una cosa particolare da vedere:   il mercato del pesce detta pescheria. Fate in modo di capitare nell’orario del pranzo perchè  intorno ci sono moltissime trattorie dove appunto si mangia pesce.

Da non perdere la via  Crociferi. Qui si affacciano i palazzi più belli di tutta la città. In particolare si trova Villa Cerami, settecentesca, con il suo Scalone monumentale e un giardino incredibile.

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Catania duomo di Sant’Agata

Il Castello Ursino, non lontano dalla Pescheria, è  particolare perché in origine si trovava su una scogliera sul mare, ma poi un’eruzione, quella forte del 1669 fece sì che lo sbocco al mare non ci fosse più. Rimase però  il Torrione. Oggi all’interno del museo del Castello Ursino, c’è il museo civico  per non dimenticare che questa era L’Antica fortezza di Federico II.  

In pieno centro di Catania poi troviamo il teatro del II secolo avanti Cristo. Nel tempo sopra c’era stato costruito di tutto. In realtà i teatri erano due uno più grande e uno più piccolo.

Le Antiche costruzioni sono state tolte in anni recenti e  oggi il teatro Invisibile visitabile e anche utilizzato per spettacoli e concerti.

Vi piace la musica di Vincenzo Bellini?  Bene dovete sapere che qui c’è il museo belliniano che si trova proprio in via Dei Crociferi. E qui c’è la casa natia di Vincenzo Bellini. Perché  vi nacque nel 1801 e Catania gli ha anche dedicato il teatro.

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Gole dell’Alcantara

Andare a Catania e non andare in via Etnea è come non andare a Catania, perché via Etnea è la via dello struscio. Parte da piazza Duomo e arriva fino alle pendici dell’Etna e qui ci si può gustare qualcosa di buono come qualcosa di tipico un arancino, per esempio, oppure assaggiare una delle famose brioches che si trovano le pasticcerie di Catania.

Una zona oggi da vedere è quella dell’area delle ciminiere. Un tempo quest’area era occupata dalla zona industriale, c’erano le  raffinerie di zolfo.  Grandi edifici costruiti in mattoni e pietra lavica con ciminiere. Oggi è un centro culturale zo perché ospita musei mostre e centri Congressi e  fra i musei ce n’è uno importante che è quello dello sbarco in Sicilia del 1943.  Bella anche la collezione di radio d’epoca collezione Romeo e il museo del cinema.

Intorno Catania

Intorno poi a Catania ci sono moltissime cose da fare ricordiamo che c’è il vulcano c’è L’Etna che il vulcano Euroasia dell’area Euro asiatica. Più alto è attivo 3323 m, L’Etna è un gigante un gigante che l’isola ama molto. Si può salire verso l’Etna partendo da Nicolosi, Linguaglossa che sono alle pendici.

Si può fare in passeggiata in trekking, ci vogliono circa 3 ore e mezza per arrivare ai rifugi ma  c’è anche una funivia e degli autobus che arrivano su.

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Etna

Per arrivare proprio in cima alla vetta ci sono escursioni sempre piuttosto importanti che vanno fatte con la guida, ovviamente e si possono raggiungere i 2400 m.

Da ricordare che sull’Etna non è caldo perché è molto alto. Quindi anche in estate se vedete che il tempo è caldissimo pensate sempre a portarvi lo stesso una giacca a vento.  Non dimenticate di visitare le gole perché se siete state nelle Gole dell’Alcantara e qui, preparatevi al freddo intenso almeno alle gambe nonostante ampi stivaloni.

Siracusa

Siracusa e la città di Archimede ed è imperdibile. Da vedere c’è la zona della Neapolis, cioè la zona archeologica che è fra le più vaste di tutto il Mediterraneo. Da sempre museo a cielo aperto ma oggi anche un grande polmone verde.

Qui troviamo l’anfiteatro romano, il teatro greco immersi in un’ area bellissima di flora Mediterranea tipica della Sicilia. Quindi, mirto, origano, melograni, palme carrubi arance limone, ma anche olivi, cipressi.  Anche voi non vorrete più venire via.

origia foto di Anna Vicentini
Ortigia – Siracusa –


Imperdibile l‘Orecchio di Dionisio (o Orecchio di Dionigi) è una grotta artificiale che si trova nell’antica cava di pietra detta latomia del Paradiso, sotto il Teatro Greco di Siracusa. Una grotta calcarea alta circa 23 m, con un andamento a S che lo rende anche un luogo di amplificazione acustica dei suoni.

A Siracusa, oltre la parte archeologica, è da vedere il duomo che si trova nella parte più alta dell’isola di Ortigia che è il centro storico di una città. La Cattedrale Metropolitana della Natività di Maria Santissima

è un edificio molto bello tutelato dall’Unesco con parti barocche e tracce elleniche. Era l’Athenaion, il tempio di Atena e infatti ci sono ancora, incorporate nell’attuale duomo di Siracusa, le colonne del tempio.

Un’altra chiesa da vedere e la chiesa di Santa Lucia alla Badia questa chiesa ospita un quadro del Caravaggio che dipinse durante il suo soggiorno nella città.

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Andare in Sicilia non vedere un museo dedicato al pupi è una cosa che non si deve fare, infatti, i pupi che che rappresentano i cavalieri cristiani, pirati Saraceni, streghe e tanti altri personaggi, sono una cosa tipica solo della Sicilia. Quindi è da vedere il museo aretuseo dei pupi che si trova a due passi dal Duomo.

C’è anche il teatro che è tuttora operativo che fa rivivere la magia dell’Opera dei Pupi che è una forma d’arte reale.

Da non perdersi neanche il museo archeologico Paolo Orsi. Che uno dei più importanti d’Europa. Si trova a Villa Landolina che è una grande struttura circondata da un bellissimo Parco Verde.

Siracusa ha anche le sue catacombe che sono seconde solo a quelle di Roma e rappresentano e danno l’idea della grandezza della città. Una necropoli iniziata nel IV secolo è arrivata fino al quinto secolo dopo Cristo.

Ricordatevi sempre che molte di queste attrazioni durante l’ora di pranzo sono chiuse.

Da vedere anche il castello Maniace che si trova all’estremità dell’isola di Ortigia, cioè l’imboccatura del Porto Grande di Siracusa. Castello datato intorno all’anno 1000 è consolidato successivamente da Federico II di Svevia 1232. Dopo l’Unità d’Italia è stato un castello militare.

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Orecchio di Dionisio

Ortigia  è l’isola che costituisce la parte più antica della città di Siracusa. È circa un chilometro quadrato ed è stata abitata fin dall’età del bronzo. Ricca di fonti naturali l’isola che aveva lo stesso nome dell’isola egea che oggi si chiama Delo aveva come protettrice Artemide cioè Diana. Fu lei a trasformare la ninfa Aretusa (simbolo dell’intera città e amata dal dio Alfeo, figlio del dio Oceano, al quale voleva sfuggire) nella rinomata fonte che ancor oggi scorre dentro le rocce di Ortigia fino in prossimità del mare dove si fonde.

Ortigia è piena di chiese e di palazzi e di epoche si si susseguono essendo stata abitata fin dall’età del bronzo.

Cosa vedere vicino Siracusa

Vicino a Siracusa, non si può non andare a vedere la spiaggia di Fontane Bianche. C’è chi l’ha definita i Tropici del Mediterraneo e sinceramente non me la sento di dargli torto. L’acqua ha un colore incredibile.  Si trova a 15 Km dalla città ma, non è da visitare in alta stagione perché è veramente un caos assoluto perché molta molta gente lo frequenta, ma in maggio e nei giorni non di festa è da visitare.

Non solo sabbia in quest’area ma anche scogliera e non lontano da Fontane Bianche c’è l’area Marina, Protetta del Plemmirio.

Marzamemi
Marzamemi

Non dimenticate di fare un salto al Borgo Marinaro di Marzamemi che si trova a pochi chilometri dall’ oasi naturalistica di Vendicari. Con la sua piazzetta quadrata, Marzamemi, è una vecchia Tonnara, un luogo un piccolo borgo e qui si mangia, ovviamente il pesce, Il tonno in particolare in maniera meravigliosa. È bello andarci al tramonto per fare un aperitivo vista mare.

Noto

Noto abbiamo parlato dell’Oasi naturalistica di Vendicari e quindi sicuramente noi non possiamo non vedere noto che è la capitale barocca dell’Italia tutelata dall’Unesco dal 2002. Insieme a tutti gli altri paesi della Val di Noto. Siamo ad appena 31 km da Siracusa ai piedi dei monti Iblei. La sua costa, fra Avola e Pachino, dà il nome all’omonimo golfo.

Noto è anche una delle mete più gettonate di tutta l’isola.  Dopo il terremoto 1693 fu ricostruita in maniera splendida e ci lavorarono i maggiori architetti e lo stile delle sue chiese lo ritroverete specialmente a Ragusa e Modica.

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Cattedrale di San Nicolò

A Noto si entra dalla Porta Reale e poi ci si dirige al Monastero del S.S. e chiesa di San Francesco d’Assisi con gli interni meravigliosi. La Basilica Cattedrale di San Nicolò dopo il crollo della cupola nel 2007  lascia un po’ di delusione però va vista. Davanti da ammirare il Palazzo Ducezio e gustare un gelato nella famosa pasticceria Caffè Costanzo. Da vedere anche la Chiesa di San Domenico

Cosa vedere vicino Noto: Vendicari

Se siete in questa zona della Sicilia sicuramente lo siete anche per vedere la riserva di Vendicari . Portatevi asciugamano se fa caldo ciabattine e scarpe comode per camminare perché vale la pena. Avete spiagge a disposizione: spiaggia di Calamosche, spiagge di Marianelli, la tonnara, la torre sveva, la cittadella Maccari, i resti delle saline.

Cava D’ispica. Ve lo avevo detto qui ci son molte cose da vedere e forse la settimana non basta. Se amate la preistoria c’è Cava D’ispica. Siamo tra Modica e Ispica e trovereteuna vallata o meglio una gola lunga 13 km, immersa nella tipica vegetazione della macchia mediterranea, custodisce necropoli preistoriche, catacombe cristiane, oratori rupestri, eremi monastici e nuclei abitativi di tipologia.

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Vendicari

Modica

Visto che siamo in questa parte della Sicilia. Non possiamo saltare, Modica. Abbiamo Modica Alta e Modica Bassa. Una città piccola con molti bar frequentati anche ancora dalla gente che ci abita. Tanto barocco ma anche storia come quella che ti balza incontro nella necropoli del Quartiriccio.
A Modica troverete il suo cioccolato, fatto a freddo, oggi IGP

Intorno a Modica suggerisco una visita a Scicli dove troverete il  capolavoro barocco che è il palazzo beneventano e il Municipio perché compare negli episodi di Montalbano.

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Ragusa – Foto R. Capanni

Ragusa

Chiudiamo questo giro con Ragusa ultima ma non ultima almeno per quanto mi riguarda perché Ragusa è la città che lascia il segno.  Distrutta anche questa nel 1693 fu ricostruita sempre in linea barocca.

In realtà parliamo di Ragusa Ibla che è la città antica. Una città di impianto medievale che quando fu ricostruita si mantennero le viuzze che salivano sulla roccia su cui la città era nata.

La piazza centrale di Ragusa Ibla è veramente bella. Qui si trova la chiesa di San Giorgio, ma bisogna camminare nei vicoli perché lì che si sente la Sicilia vera.

La Cattedrale San Giovanni Battista, il Duomo di San Giorgio e naturalmente il giardino Ibleo che è il più antico dei quattro Giardini principali di Ragusa. E da qui ci sono delle magnifiche vedute sui Monti Iblei e su tutta la valle del fiume.

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Ragusa – Foto R. Capanni

Un angolo di pace, nato nel 1858 grazie al Marchese di Santa Barbara ma l’aspetto che vediamo oggi è stato gli è stato dato intorno al 1930.

Quindi, ricapitolando, abbiamo Ragusa Ibla che è la città vecchia e Ragusa Superiore perché venne ricostruita un po’ più in alto dopo quel famoso terremoto.

Da vedere la chiesa delle Santissime Anime del Purgatorio una delle poche sopravvissute a quel famoso terremoto del 1693. Da ammirare anche il palazzo della cancelleria e le chiese di Santa Maria delle scale e Santa Maria dell’Itria con la sua cappella la sua cupola blu cobalto che svetta e che si trova nel quartiere vecchio nel vecchio quartiere ebraico della città.

L’officina dei Maestri Artigiani dove si fanno i carretti siciliani ( cinabro carrettieri) è l’ultimo consiglio.

Bene, se vi è piaciuto questo giro, Noi vi abbiamo dato alcune indicazioni ma come sempre sta al viaggiatore trovare le sue parti preferite che non è detto siano i monumenti principali. Il viaggio è dentro il viaggiatore.

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