Vedere Parigi seguendo un romanzo: I Miserabili

Non è facile fare questo viaggio ma volevo farlo da tempo. Vedere Parigi seguendo un romanzo, uno di quelli straconosciuti. Premetto che sono stata molto indecisa perché il commissario Jean-Baptiste Adamsberg, nato dalla fantasia di Fred Vargas, mi aveva accompagnato anni or sono sulle sue tracce parigine.

Ma i Miserabili poi hanno “vinto” perché, quella Parigi è antecedente alla ristrutturazione, rinnovamento o risanamento che dir si voglia del Barone  Haussmann per volontà di Napoleone III. Una città quindi da ricercare nelle piccole tracce rimaste…

Parigi - Île de la Cité
Parigi – Île de la Cité

Quindi che il viaggio abbia inizio

Prima di tutto ricordiamo il romanzo di Victor Hugo. Siamo intorno al 1830 e Parigi è in rivolta. Barricate e morti ammazzati erano all’ordine del giorno, tra vie malsane e tanta povertà tenuta ben lontana da nobiltà e nuova borghesia. I protagonisti sono l’ex galeotto redento Valjean, Cosette praticamente la figlia adottiva, il terribile oste Thénardie, e l’ispettore Javert.

Una storia triste ma in realtà con molti risvolti interessanti in una Parigi che come dicevo non c’è più ma… non tutto è perduto se ci sorregge la fantasia.

Place des Vosges
Place des Vosges

La casa in cui Hugo scrisse il romanzo

La cosa migliore è partire dalla casa dello scrittore nel Marais, nell’elegante Place des Vosges  al 6 costruito nel 1705. Al secondo piano dell’Hôtel de Rohan-Guemenee, che oggi è archivio nazionale e ospita una collezione di scritti e altre cose appartenute allo scrittore, Victor Hugo visse 16 anni della sua vita. da vedere.

Da qui fu testimone delle sommosse popolari che racconta nel suo capolavoro “I Miserabili”.  Dobbiamo immaginarlo mentre scriveva tranquillo nei Giardini di Tuileries quando iniziarono gli scontri. Quindi possiamo andare alle Tuileries.

L’incontro tra Marius e Cosette

Le Jardin du Luxembourg sono invece il parco in cui Marius vide Cosette si incontrano. La bambina che Valjean ha protetto per tutta la sua vita, a quel punto ha 14 anni e lui crede che lo studente universitario, liberale, repubblicano e bonapartista di buona famiglia ma praticamente diseredato a seguito di una lite, per motivi politici, con il nonno, nostalgico e spietato monarchico, non sia il miglior partito.

Jardin du Luxembourg
Jardin du Luxembourg


La prima casa parigina

La prima  casa parigina del Valjean era nei pressi di Place de l’Italie prima della ristrutturazione e4ra una zona isolata adatta a chi non voleva farsi notare al contrario di oggi che è incasinatissima.

Al civico 7 di Rue Plumet, una villetta con giardino,  abitava Jean Valjean  con  la “figlia” Cosette appena uscito dal convento Petit-Picpus. Un convento che però nonj è mai esistito ed è fantasia dello scrittore però c’è un quartiere Picpus, sotto Place de la Nation, nel XII arrondissement che un tempo era un villaggio. IIl nonno despota dell’innamorato Marius,  Monsieur Guillenormand,  abitava invece in Rue des Filles-du-Calvaire.

Il monello Gavroche ha sicuramento strappato una lacrimuccia per la sua fine e quindi ricorderete le sue gesta. Nella Piazza de la Bastille  c’era la statua a forma di elefante voluta da Napoleone ma che fu abbattuta nel 1846.

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Panthéon
La prigione e la fuga

Volete sapere dove si trovava la prigione in cui il nostro protagonista viene rinchiuso per esserci alleggerito l’anima ma da cui poi evase in maniera rocambolesca insieme al primo tutore di Cosette, ovvero l’avido oste  Thénardier? Era in Rue Sévigné.

Un altro passaggio indimenticabile è quello in cui l’ispettore Javert si rende conto che l’ex galeotto a cui dà la caccia da oltre un decennio è anche una brava persona e allora, esce di scena e si suicida buttandosi nella Senna, fra il Pont au Change e il Pont Notre Dame.

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Le fognature

Le fognature di Parigi sono delle grandi protagoniste del libro. Javert trova Valjean e Marius allo sbocco della rete fognaria e fa sì che lo metta in salvo. Quindi visitare le fogne di Parigi è sicuramente una cosa da fare perché fa comprendere molto della città.  La città già dal 1370, costruì il primo sistema fognario coperto, che sfociava in un rio e con Napolene si arrivo a 30 chilometri di rete fognaria.

Chi conosce Parigi sa bene che la sua parte medievale è ben poca cosa. Restano le chiese ma le strade…Solo il raffinato quartiere di Marais, conosciuto anche come SoMa, ha qualcosa da dire a proposito. Nell’area verde di Place des Vosges dove Hugo scrisse il romanzo si può respirare aria parigina trendy ma anche qualcosa di più. E qui si trova anche la chiesa Gesuita di Saint-Paul-Saint-Louis dove Cosette e Marius si sposarono  come fa figlia di Hugo)

Per andare a trovare L’autore nella sua ultima dimora bisogna invece andare al Panthéon  dove ha traslocato dal bellissimo cimitero del Père Lachaise,  il 1 giugno 1885  per riposare accanto a illustri colleghi come Alexandre Dumas padre ed Émile Zola.

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