Ho visitato la Camargue e Saintes Maries de la Mer durante uno dei miei viaggi in Provenza con Ornella. Una terra da amare: Selvaggia,ricca di tradizioni. Dove la natura sembra aver preso il sopravvento.
Di bei posti, posso dire di averne visti: dai tropici ai paesaggi alpini ma confesso che la Camargue ha un posto speciale nel mio cuore.
Si è trattato di una scoperta quasi casuale dal momento che non avevo programmato alcuna visita ma, trovandomi in Provenza tutti coloro che ho sentito durante il nostro viaggio mi hanno consigliato di farci una visita. È stato così che Ornella ed io siamo partiti da Arles, dove alloggiavamo, alla scoperta della magnifica Camargue.
Camargue dove si trova
Da Arles la Camargue dista solo pochi chilometri ma vi assicuro che lo spettacolo è davvero unico: arrivare lungo la strada che passa in mezzo alle dune costiere fino ad arrivare a Saintes Maries de la Mer riserva numerose sorprese come branchi di cavalli al galoppo, fenicotteri rosa che sostano nei numerosisimi stagni e una natura che sembra incontaminata.
Siamo arrivati a Saintes Maries de la Mer, un piccolo villaggio di pescatori senza una meta, ignorando il fatto che è un importante meta di pellegrinaggio per il popolo gitano.
Incuriosito dallo strano nome della cittadina, ho incominciato ad indagare sulle sue origini.
Saintes Maries de la Mer
Non so in quanti conoscono che l’origine di Saintes Maries de la Mer risale al IV secolo e ospitava un tempio eretto in onore di Ra, il famoso dio egizio.
Prima di raccontare le particolarità di questo villaggio quasi fiabesco, è bene dire che si trova in una posizione ideale per visitare in maniera approfondita questo territorio adiacente al delta del Rodano che è la Camargue, un’area protetta per salvaguardare l’importante ecosistema qui presente.
Una chiesa dedicata alle tre Marie
Saintes Maries de la Mer, deve il suo nome al plurale (Sante Marie del mare) perché leggenda narra che dopo la resurrezione di Gesù, Maria Maddalena accompagnata da Maria Jacobè e da Maria Salomè arrivarono proprio in questo luogo insieme a Sara la nera, la loro serva; ed è proprio quest’ultima figura che viene onorata da Rom, Sinti e Gitani il 24 maggio attraverso un vero e proprio pellegrinaggio che da tutta Europa ha la Camargue come destinazione finale.
La stessa leggenda ci narra che Sara era la serva di Maria Salomè, mentre un’altra racconta che era una donna di origine egiziana che ebbe una visione: una barca con tre donne e un uomo abbordo che stava naufragando e ne vide il luogo e andò in soccorso dei naufraghi.
Cominciò così l’evangelizzazione della Francia con Sara che chiese il battesimo per se e il suo popolo.
Visitare Saintes Maries de la Mer
Abbiamo cominciato la visita di questo villaggio dalle case bianche, da quello che è il suo fulcro: la chiesa romanica dedicata alle Sainte Marie de la mer
L’edificio risale al XII secolo ed è in puro stile romanico e fu rinforzato e fortificato durante il Quattrocento, assumendo i toni severi di una fortezza.
Se sali sul suo tetto, potrai godere di una panoramica di tutta l’area circostante e renderti conto dell’intricato tessuto urbano che si articola proprio a partire dalla chiesa.
La cripta di Santa Sara
Se pur Sara la Nera non sia realmente una santa riconosciuta dalla chiesa risulta essere una delle figure più venerate dal popolo gitano. Emozionante scendere nella cripta dove riposano i resti di Santa Sara.
La festa a lei dedicata, chiamata anche ‘le Pèlegrinage des Gitans’ avviene il 24 maggio e si prolunga anche il giorno dopo. L’evento richiama migliaia di pellegrini da tutta Europa per partecipare ad una delle tante processioni che vedono i resti della Santa, attraversare la cittadina e arrivare al mare per la benedizione.
I festeggiamenti si articolano con corse di cavalli, corride non cruente, giochi tradizionali, musica e danze gitane e migliaia di persone che animano la cittadina provenzale.
La corrida non cruenta in Camargue
La corrida in Camargue si svolge sia durante la festa delle Sante, che nei giorni festivi a Saintes Maries de la Mer e la loro particolarità è che sono non cruente: il toro alla fine del gioco se ne torna solo un po’ stanco e arrabbiato nel suo recinto, ma comunque sulle sue zampe.





Inizialmente non ero tanto propenso a partecipare, ma dopo averla vista devo dire che ci siamo davvero divertiti per come si svolgono questi spettacoli di tauromachia dove l’abilità di giovani vestiti di bianco con una fascia in vita rossa sfida il toro cercando di strappargli una coccarda che tiene proprio in mezzo alle corna.
Visitare la Camargue
Posso assicurarti che è una scoperta davvero ricca di emozioni che continua con la visita della Camargue, una terra rimasta veramente allo stato brado che fa la felicità di tutti gli appassionati di birdwatching e della natura.
La prima cosa che ti consiglio è quello di andare all’ufficio di turismo, com abbiamo fatto noi e di prendere tutte le mappe che sono messe a disposizione dei visitatori per avere la comodità di visualizzare le varie mete del tuo itinerario.
Etang du vaccares
A circa quattro chilometri da Saintes Maries de la Mer, a Pont de Gau, trovi il Parco Ornitologico che riguarda una vastissima area della Camargue adiacente all’Etang du Vaccarès, un acquitrino dove trovano un ideale habitat tante specie di volatili.
Prendendo uno dei tanti sentieri (tutti ben segnalati) abbiamo trovato delle postazioni appositamente realizzate per ammirare la fauna residente come gli aironi porporini, i fenicotteri rosa, merli d’acqua, castori e cavalli allo stato brado.
Inutile sottolineare il fatto che il rispetto per tutti gli animali e per l’ambiente che avrai modo di visitare, deve essere una costante della tua escursione ricordandoti che, in questo caso, l’ospite sei tu.
Escursione in Camargue
È una terra meravigliosa che puoi girare anche grazie ad una bici noleggiata o a un’escursione a cavallo con la quale arrivare al faro che si trova ad una decina di chilometri dalla città.
Il faro di Gacholle lo abbiamo raggiunto in auto, seguendo la strada D36B e, una volta arrivato, puoi visitare la mostra permanente che ti farà conoscere la fauna presente in questo tratto di costa.
Se preferisci l’avventura, puoi lasciare perdere la bici e la tua automobile e fare una escursione a cavallo, andando in uno dei maneggi che ci sono nel territorio e con la compagnia di una esperta guida, andare alla scoperta di luoghi davvero unici.

In alternativa, scegli un’escursione in barca in uno di quei tour che risalgono al foce del fiume per ammirare, da un insolito punto di osservazione, la natura selvaggia in tutta la sua bellezza.
Aigues Mortes
Dopo aver assaporato la natura incontaminata, siamo risaliti in auto per dirigerci verso la città fortificata di Agues Mortes.
Lo spettacolo è incredibile: la cinta muraria arsa dal sole ci ha accolto al nostro arrivo
Il fascino della Camargue
Se ti lascerai conquistare dal fascino della Camargue, sarà inevitabile vagabondare per assaporarne le atmosfere. il solo problema che abbiamo affrontato è che, trattandosi di territori ancora allo stato naturale, non puoi far conto su fast food o bar ‘dietro l’angolo’, per cui devi organizzarti all’occorrenza: acqua, snack per saziare l’appetito ma anche scarpe da trekking, un abbigliamento comodo e pratico, occhiali da sole e creme protettive devono far parte di un sobrio ma completo bagaglio dove non dovrebbe mancare un binocolo e una macchina fotografica.
A differenza di quanto abbiamo scoperto in loco e del tutto casualmente, il mio consiglio è quello di stilare una sorta di itinerario day-by-day, perché la Camargue è così varia e bella che puoi dedicarle anche tre o quattro giorni per ‘assaporarla’ un poco.
Provenza da vedere
Se vuooi conoscere più a fondo una delle terre più romantiche che abbia mai visitato leggi tutti i nostri itinerari sulla Provenza

7 risposte
Questi luoghi mi hanno sempre affascinata, sin da piccola! Penso prorpio che sarà una delle mie prossime gite!
Tutta quella zona mi affascina! In particolare i cavalli che corrono.in.libertà in mezzo alla natura, sono di grande ispirazione!
Non sono mai stata ma dopo questo articolo sono molto curiosa di saperne di più!
La Camargue è rimasta nel cuore anche a me, mi sono piaciuti paesaggi naturali, le cittadine piccole e colorate, ma soprattutto mi ha colpito l’aria tranquilla che si respirava. Come dici tu, ottimo è prendere la macchina e girarla alla scoperta di angoli nascoste, di cavalli e di piccole osterie dove mangiare.
Ho trascorso tre vacanze in Camargue e leggere questo post mi ha riportato in quei luoghi meravigliosi. Oltre ad acqua e snack consiglierei anche repellente per insetti e anti zanzare. ?
Anch’io, con mio marito, mia sorella e mio cognato, abbiamo visitato la Camargue qualche anno fa e ne conservo un ottimo ricordo. Abbiamo alloggiato in uno dei tanti Mas, tipici di questa zona, proprio a qualche chilometro da Saintes Maries, a contatto diretto con la natura e con la fauna straordinaria. Punto di partenza eccellente per visitare tutta la Camargue e le più belle città della Provenza come Arles, Orleans, Nimes, Avignone e tanti caratteristici villaggi che s’incontrano lungo le strade solitarie ed assolate, piene di campi di girasole. Ultima ma non minore chicca sono i campi di lavanda, di cui conservo un indelebile ricordo sia visivo che olfattivo. Insomma, mille cose ancora potrei raccontare…Consiglio vivamente questa meta per un viaggio all’insegna della cultura, della natura, della serenità e del relax.
Grazie per i tuoi suggerimenti, se vuoi scrivere qualcosa per il nostro blog sei la benvenuta! :)