Montalcino cosa vedere? E’ questa la domanda che tutti si fanno visitando il piccolo borgo famoso per il suo vino più pregiato: il Brunello di Montalcino.
Montalcino svetta su un colle e guarda l’ampia vallata dell’Ombrone e dell’Asso. Una città laboriosa diventata famosa in tutto il mondo per il suo vino superbo e spesso ci si arriva proprio per il Brunello. È grazie a questo vino di grande levatura che il paese oggi è conosciuto da tutti. ma c’è qualcosa di più a Montalcino: c’è magia.
Di probabile origine etrusca. Diverse le ipotesi del suo nome: Mons Lucinus nome in onore dalla dea Lucina o riferimento alla parola latina lucus, che significa “bosco sacro” o Mons Ilcinus, dal latino mons (monte) e ilex (leccio), cioè “monte dei lecci”. Il leccio, riportato anche nello stemma, ha però dato spazio alle coltivazioni.
Montalcino dove si trova
Il borgo medievale di Montalcino è circondato da una possente cinta muraria e dominato da un antico castello rimasto intatto sin dal Medioevo. Si trova ovest di Pienza, incantevole cittadina storica, da dove percorrendo i paesaggi fiabeschi della Val D’Orcia fatti di colline coltivate a vite e a frumento, si arriva alla collina che ospita il borgo.
Salire a Montalcino per la strada panoramica fa pensare ad un paese ricco e prospero. Un paese che sembra essersi fermato nel tempo.
Le piccole strade in pietra, i balconi fioriti, lo scorrere lento delle ore, il sole che gioca tra le pietre delle case.
Ma basta parlare con chi ha tanti anni sulle spalle per capire cosa era questo paese ancora negli anni ’50 quando c’era la mezzadria e il lavoro dei campi era duro.
La repubblica di Montalcino
La sua libertà medievale, come comune indipendente e orgoglioso di esserlo, la si vede camminando tra le sue vie. Montalcino e Siena sono sempre state legate e così la città finì nelle lotte tra questa e Firenze. Qui poi si rifugiarono anche una parte dei nobili senesi cacciati dalla città dando vita ad una Repubblica.
Il Brunello di Montalcino
Montalcino oggi è conosciuta in tutto il mondo per il suo Brunello. Quando alla metà del 1800 Clemente Santi di Montalcino selezionò e iniziò a vinificare la varietà di Sangiovese conosciuta dai locali come “Brunello” forse non immaginava di arrivare a tanto. Nel 1865 presentò la prima bottiglia col nome Brunello di Montalcino inventando di fatto questo grande vino da invecchiamento.
Ma si deve a Ferruccio Biondi Santi se il successo è stato planetario. Quel sangiovese in purezza fatto invecchiare almeno 5 anni ha regalato la fama a questo paese tra la Provincia di Siena e il non lontano Monte Amiata.
Camminare per le vie del Borgo
Cosa vedere a Montalcino girando per le sue viuzze a piedi? Il borgo medievale è circondato da una possente cerchia di mura ed è curato come se fosse un paese finto e invece è tutto vero. Già salendo, vigne e boschi si alternano e fanno a gara con il verde argenteo degli olivi.
Dopo aver camminato per il paese ciò che non si può perdere è la Rocca o Fortezza di Montalcino. Imponente si erge nell’ampio spiazzato, solitaria e fiera. Costruita verso il 1300 inglobando le antiche mura cittadine, la Fortezza ancora oggi colpisce per la sua imponenza. Fu costruita come difesa militare sulla via Francigena ed è una tipica costruzione difensiva medievale.
La pianta è pentagonale e domina dall’alto un territorio che spazia dal Monte Amiata, fino alle Crete e Siena e tutta la Val d’Orcia fin giù alla Maremma. Qui si abbraccia davvero una parte di Toscana.
Si entra nella rocca dalla Porta del Cassero. Nella costruzione fu inglobata una cappella che si può ancora notare al suo interno. Se non lo avete mai fatto il mio consiglio è prendere parte ad uno degli spettacoli estivi che si svolgono nel cortile interno (famoso il Jazz & Wine Festival).
La magia è assicurata e se ci associate un assaggio di Brunello di Montalcino sono sicura che non ve ne dimenticherete. Qui, infatti, si trova infatti anche l’enoteca. C’è anche un giardino interno visitabile a pagamento mentre altre parti sono visitabili gratuitamente.
Montalcino cosa vedere – La torre dei Priori
Un altro pezzo imperdibile di Montalcino è la Torre dei Priori lunga e stretta che si affaccia su piazza del Popolo la piazza principale della città anche questa lunga e stretta. Il Palazzo dei Priori del XIV secolo porta gli stemmi dei podestà. Si aggiunge la Loggia rinascimentale e le tante offerte di ristorazione.
Cosa mangiare a Montalcino
Cosa mangiare a Montalcino? I tipici prodotti toscani e senesi in generale come i pici o altre specialità (Io ho sempre mangiato bene e bevuto ancora meglio alla Taverna dei Barbi).
Qui tra le altre cose c’è una superba cantina tutta da visitare e poco distante, sempre nella proprietà, il Museo del Brunello con immagini e attrezzi d’epoca)
Ma prima di allontanarvi dal centro ricordate di visitare le chiese di Sant’Agostino, Sant’Egidio e San Francesco e il palazzo vescovile.
Personalmente ho apprezzato molto anche il Museo del vetro. Allestito nel Castello di Poggio alle Mura fortilizio trecentesco nel cuore della proprietà vitivinicola a Montalcino. Interessante perché il fragile vetro oggi contiene il succo più prezioso, il vino, anzi Il re Brunello.